Grossi problemi a trovare una ragazza

Buongiorno,

Vi scrivo perché mi piacerebbe conoscere un vostro punto di vista, non penso certo di trovare soluzioni miracolose al mio problema.


Ho 39 anni e sono vergine.
Ho una malocclusione dentale di terza classe, un leggero (credo) strabismo che si manifesta soprattutto quando sono rilassato e la scoliosi.
A poco è servito portare il busto per anni e diversi apparecchi dentali, però non mi ammalo mai e godo di buona salute.


Io nella vita mi sono sempre impegnato molto per cercare di colmare queste mie "lacune", più di altri che hanno la fortuna di essere nati belli o comunque carini.
Vado regolarmente in palestra, sono magro e alto, ho un po' di muscoli, vado regolarmente a correre e partecipo a gare, ho un ottimo lavoro, sto molto bene economicamente, ho tanti altri interessi e potrei definirmi una persona interessante, ed esco anche con delle ragazze, però...

Però poi diventano tutte amiche, e io il perché lo so: perché io comunque sono brutto.
Ahimè penso che, per quanto io possa lavorare su me stesso, io sarò sempre quello che ha un casino in bocca e quell'occhio un po' così.


Mettiamoci anche che non ho aspettative molto basse, anzi, perché comunque io nella vita sono rispettato da tutti, a lavoro sono un leader, faccio sport, frequento tanti ambienti, quindi alla fin fine non considero ragazze che non fanno un po' di attività o che comunque non tengono a loro stesse, né starei mai insieme a una persona che non sia attiva, ci perderei soltanto.


Magari è tutta una questione mentale, ma vedo che poi le ragazze diventano tutte mie amiche.
Secondo me semplicemente non sono abbastanza piacente (per nessuna), o ne conosco troppo poche, per il tipo di lavoro che svolgo, prevalentemente maschile, e quindi la percentuale di successo si abbassa.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
mi occupo professionalmente da anni proprio del problema che lei lamenta, e fino a poco tempo fa su Medicitalia c'era l'avviso del mio penultimo corso sulla Seduzione Gentile.
Lei nella presentazione di sé stesso arriva a queste conclusioni: "non sono abbastanza piacente (per nessuna), o ne conosco troppo poche, per il tipo di lavoro che svolgo, prevalentemente maschile, e quindi la percentuale di successo si abbassa".
Le ricordo che la maggior parte degli incontri oggi avviene tramite social, ma soprattutto aggiungerei a questi dati quello che lei ha premesso: "non ho aspettative molto basse, anzi, perché comunque io nella vita sono rispettato da tutti, a lavoro sono un leader, faccio sport, frequento tanti ambienti, quindi alla fin fine non considero ragazze che non fanno un po' di attività o che comunque non tengono a loro stesse, né starei mai insieme a una persona che non sia attiva, ci perderei soltanto".
Uhm. Il problema a volte nasce da qui. Lei sembra essere di gusti non solo difficili, il che può averle precluso un vasto esercizio di seduzione, ma anche un po' superficiali. Sembrerebbe, infatti, che siano solo l'aspetto fisico e le cure esteriori ad attrarla verso una ragazza.
Ora, senza assolutamente sottovalutare la funzione di questi indici del benessere anche psicologico, si può essere delle sciocchine palestrate o delle persone insensibili e anaffettive con abiti firmati.
Tutte le volte che qualcuno parla della propria "bruttezza" penso a due colleghe psicologhe che quando si presentano ai congressi o appaiono in video sembrano inguardabili, ma quando cominciano a parlare, si vorrebbe stare in loro compagnia per sempre.
Nel suo caso, in genere ad un aspetto infelice si sopperisce con altri elementi: disponibilità, sorriso, sex appeal, voce suadente e virile, igiene e abbigliamento impeccabili... e infine il contenuto dell'involucro, da curare più di tutto il resto.
Interessanti, come fisicamente piacevoli, non si nasce, ma si diventa.
La conclusione "poi diventano tutte amiche" può conseguire a suoi errori nella conduzione del rapporto. Molti uomini aspettano troppi segnali dall'altra parte, senza capire quando è il momento di essere invece propositivi, il che prevede un profondo mettersi in gioco.
Prenda in considerazione l'idea di partecipare ad un corso su questo genere di comunicazione; ne troverà anche online.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com