ansia

Salve,
in verità mi vergogno anche a chiedere un qualche consiglio su tutto ciò che sto vivendo ma a tratti sento che non ce la faccio piú.
Sono giovane e mi sembra assurdo sentirmi cosí.

Da poco piú di due anni ho avuto una bambina, che amo.

Ma da quanto ho partorito sento proprio che non sono piú la stessa ed ultimamente mi sembro proprio come una estranea nella mia propria vita.

Sento che con il passare del tempo aumentano i miei momenti di ansia (?) assoluta, sopratutto la sera.

Non riuscivo già a fidarmi delle persone, ma adesso che ho una figlia la mia é quasi una sofferenza il doverlo fare.
Ho paura le facciano del male e che nessuno la protegga come faccio e/o farei io.
Non ho paura delle malattie, o cose del genere ma proprio di qualche maltrattamento.

In piú, ultimamente sento dei veri e propri episodi di ansia, panico?
Non saprei nemmeno se é quello ma sento che alla sera mi viene da piangere e mi passano in testa tutti i pensieri negativi.
Pensieri che non solo riguardano mia figlia ma la mi famiglia ma sopratutto me stessa.
Sento che mi batte forte il cuore, ma sopratutto un vuoto assurdo che non saprei descrivere.

Vorrei spegnere il cervello per almeno qualche secondo, minuto, ora... non lo so... ma sentirmi cosí mi fá anche non vivete al 100% la mia vita quotidiana.

Sono andata in erbolisteria a prendere un "sedativo" naturale per la sera che per il momento sembra funzionare ma a momenti mi da l'impressione che peggiori i miei momenti di angoscia.
Pochi giorni fà non riuscivo a dormire, e sono finita con il rimanere sveglia fino alle 3 del mattino a piangere con mio marito che cercava di consolarmi senza ovviamente capirne la causa.
Causa che superficialmente ho spiegato, ma che sono sicura non abbis capito a pieno.
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
lei ha certo sentito parlare della depressione post-parto, ma probabilmente non crede di esserne affetta perché sono passati due anni dalla nascita della sua bambina.
L'esperienza però insegna che lo stato ansioso-depressivo innescato da certe condizioni organiche può prolungarsi, in soggetti predisposti o in circostanze che lo favoriscono.
Le suggerirei di cercare al Consultorio familiare, alle ASL, nel reparto maternità dove è nata sua figlia, un* psicolog* esperto.
Lei comprende certo l'importanza di recuperare energia ed ottimismo, per sé e per non far gravare sulla sua famiglia una condizione dell'umore alterata.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ci ho pensato a rivolgermi ad un professionista ma non vorrei gravare sulla mia famiglia ovvero non vorrei mettere a rischio l'evolversi, in modo negativo, della situazione nel consultare chi di competenza. Sono giovane e di storie abbastanza assurde ne ho sentite. Motivo per il quale ho optato per questa modalità di approccio.
Però, é vero che dovrei risolvere al fine di non trasmettere negatività alla mia stessa famiglia.
Sono abbastanza combattuta, ma la ringrazio di cuore per la sua risposta.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile signora,
proprio le cose che scrive fanno pensare alla gravità e all'urgenza.
La invito a riflettere su queste sue frasi: "non vorrei mettere a rischio l'evolversi, in modo negativo, della situazione nel consultare chi di competenza".
In che senso la sua condizione potrebbe "evolversi in modo negativo", ossia peggiorare, consultando uno specialista competente?
Non a caso la invitavo a chiedere aiuto nell'ospedale in cui è nata sua figlia: il reparto maternità avrà un curante di riferimento per i disturbi mentali che possono seguire un parto.
Esistono poi gli altri centri pubblici che le ho indicato e anche i privati.
Inoltre non dovrà abbandonarsi senza criterio alle cure di un improvvisatore, perché può verificare anche in un primo colloquio se il/la professionista è preparato/a e attendibile, oltre a poter chiedere notizie online o ai colleghi e agli infermieri del centro in cui tale curante lavora.
Infine sono certa che suo marito vorrà condividere con lei l'attenzione per la qualità del percorso di cura.
Il non voler tentare nemmeno è frutto della sua paura irrazionale, ma nulla le vieta di iniziare, ponendo in essere tutte le opportune cautele nella scelta del curante.
Io spero di sentirla ancora attraverso questa pagina molto più serena dopo l'idonea terapia.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto