Cosa dire a una bambina di 9 anni che si vede grassa?

Buonasera, mia figlia di 9 anni da qualche mese ogni tanto piange perché dice che è grassa e che vorrebbe essere magra come le sue compagne di classe.
Premetto che lei non è filiforme ma non è neanche grassa, anzi, ha un fisico tonico in quanto fa ginnastica 3 volte a settimana.
Pesa circa 33-34 kili per 135 di altezza.
Effettivamente le gambe non sono sottili ma ha davvero un fisico armonioso.
Inoltre dice che sta cercando di mangiare un po’ meno (è sempre stata di appetito) ma dice anche che non riesce a non mangiare i biscotti a colazione e a merenda.
Io non so come affrontare la cosa, anche perché in famiglia già facciamo una dieta abbastanza equilibrata e sto attenta a non comprare cibi ipercalorici e poco sani.
Finora ho cercato di non dare troppo peso a queste sue esternazioni e ho provato a mettere in luce quelli che lei riconosce come suoi pregi ma mi pare che non abbia alcun effetto.
Forse devo davvero controllare di più la sua alimentazione magari togliendole i dolci e diminuendo le dosi così da farle perdere un paio di kili?
Da qualche settimana è anche seguita da una psicologa per problemi di bassa autostima e rabbia.
Ho molta paura che possa sviluppare un disturbo alimentare.
Grazie
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Dr.ssa Maria Graziano Psicologo 46 2
Gentilissima utente,
la risposta al suo quesito si trova proprio nelle ultime righe della sua lettera. L’insicurezza e la bassa autostima portano sua figlia a non sentirsi bella e fare dei confronti con le altre, non si sente all’ altezza. Ma all’altezza di cosa? Di essere amata? L’insoddisfazione e la rabbia della piccola non nascono dal suo corpo ma da uno stato interiore che si trasferisce al corpo. Leggo che la bimba viene seguita da una psicologa per la rabbia e la bassa autostima, mi domando se anche voi genitori vi siete rivolti ad uno specialista, spesso o quasi sempre, le problematiche infantili derivano da problematiche relazionali all’interno della famiglia, che una volta risolte determinano la conclusione dei problemi infantili. Se ancora non lo avete fatto, il mio consiglio è di consultare uno psicoterapeuta esperto in dinamiche familiari, potreste anche chiedere un supporto genitoriale ad esempio. Carissima utente, a cosa servirebbe metterla a dieta se non a confermare l’insicurezza sottolineando "che lei non è magra come le altre?" . Piuttosto resti emotivamente vicina a sua figlia comprendendo la causa delle sue emozioni. La vera bellezza è la manifestazione del benessere psicofisico della persona, nella sua totalità mente-corpo. Lei scrive di essere molto attenta a non acquistare cibi ipercalorici, mi chiedo se queste attenzioni non tendano a sottolineare inconsciamente che "magro è bello" . Il mio aiuto è limitato dalle poche informazioni a disposizione, non conosciamo né lei, né la bimba, né l’ambiente familiare. In ogni caso, non mi preoccuperei di due chili in una bimba di 9 anni che si prepara allo sviluppo adolescenziale ma piuttosto mi soffermerei su eventuali insoddisfazioni, frustrazioni, incomprensioni, sulle difficoltà di dialogo e sulle sue emozioni negative. Vorrei suggerirle un’alternativa alla colazione, la coinvolga nella preparazione di qualcosa di buono come delle crepes da farcire assieme, magari la domenica mattina, una cooking therapy familiare che unisca le emozioni positive, il cibo come nutrimento affettivo, la gioia della condivisione, l’amore incondizionato.
Tanti auguri.

Dott.ssa Maria Graziano mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta. Noi genitori inizieremo un percorso non appena mio marito cambierà lavoro così da poter essere più presente in famiglia, spero entro maggio. Il fatto di non acquistare cibi ipercalorici lo faccio per una questione di salute ma in realtà faccio anche molte eccezioni proprio non far associare alla bambina l’idea di alimentazione sana alla dieta dimagrante . L’idea di cucinare insieme è bellissima, in effetti glielo propongo troppo raramente.
Grazie ancora.