La disfunzione erettile può essere conseguenza un eccesso di egoismo?

Sono una donna di 48 anni.
Conosco il mio compagno da anni, stiamo insieme da 2 anni, per il primo anno siamo stati amanti e la sessualità andava benissimo.
Lui si dedicava molto a me con l' obiettivo di farmi provare piacere.
In questo primo anno non ho riscontrato nessun problema di tipo erettivo; poi siamo diventati una coppia ufficiale e, dopo circa 6 mesi, ho incominciato a notare che io suo pene rimaneva abbastanza floscio durante la stimolazione, sia manuale che orale.
Questo ha ridotto drasticamente i nostri rapporti penetrativi, lui ha comunque l' orgasmo senza erezione, ma io non provo più piacere perché non c'è più penetrazione.
La nostra sessualità e' diventata quasi tutta manuale o orale.
Ogni tanto lui prova ad entrare ma il pene scappa o, se riesce a rimanere, io non sento molto perché e' poco eretto.
La nostra sessualità e' diventata frustrante e, visto che sono del mestiere, mi sono fatta varie ipotesi, tra cui quella dell' egoismo: cioè, da qualche settimana a questa parte, lui e' molto concentrato sulle sue necessità e questo e' stato motivo di una grossa discussione (prima e unica discussione x il momento).
Allora, io mi chiedo, può essere che questa disfunzione sessuale sia sintomo dell' egoismo, dato che mi lascia ogni volta al termine di un tentato rapporto completo, mi sento frustrata.
All' inizio ho pensato ad una sua difficoltà a rimanere in un legame serio perché lui ha sempre avuto relazioni che non duravano mai più di 1 anno.
Dice di non aver mai detto ti amo a nessuna, ma solo a me... però ho molti dubbi e vorrei essere aiutata a far chiarezza.
Se ne parlassi con lui, temo che si offenderebbe a morte o direbbe che non e' vero.
Vi chiedo spunti nuovi di riflessione.
Grazie
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

Prima di lasciarsi andare a considerazioni psicologiche, è opportuno considerare l’aspetto organico..
E dunque, consiglierei vivamente una visita andrologica con i relativi approfondimenti.

Nel caso tutto ciò risultasse nella norma, allora occorre considerare le problematiche psicologiche.
Tenga conto che essere amanti ed essere una coppia ufficiale cambia completamente le carte in tavola. Intendo dire che viene a mancare la trasgressione, e che gli aspetti relazionali subiscono notevoli modifiche.
Che ne pensa in proposito?

Per quanto riguarda lei, non è in grado di raggiungere l’orgasmo con la stimolazione esterna?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Gentile dottoressa,
prima di tutto la ringrazio infinitamente per avermi risposto.
Mi sento abbastanza angosciata da questa situazione e dal fatto di aver conosciuto lati di quest' uomo che non mi aspettavo (com' e' fisiologico che sia) e che, ad essere obiettiva,non mi piacciono per nulla...anche se duole doverlo ammettere
Sì, la parte organica l' ho presa in considerazione come ipotesi ma tendenzialmente la escludo per vari motivi, 1. Il calo erettivo si e' verificato da una settimana all' altra; 2. Lui ha fatto finta di nulla e mi e' venuto da pensarlo che lui e' abituato che vadano così i suoi rapporti.
3. Nell' ultima relazione che ha avuto prima di me, dice che negli ultimi tempi la sessualità era pari a zero. Subito pensavo che la volessi raccontare, ora gli credo ciecamente. 4.Parliamo di un uomo di 54 anni che non si e' mai sposato, solo due convivenze brevi e che dice di non aver mai chiamato nessuno amore. Chi lo conosce ne parla bene perché e' una brava persona, molto mite, delicato, che ascolta e non parla a sproposito. Tutti motivi per cui mi sono innamorata di lui.
Sicuramente l'aspetto trasgressivo non l' avevo preso in considerazione, forse perché io continuo a desiderarlo tanto. Purtroppo non solo la stimolazione manuale e/o orale da parte sua nei miei confronti mi fa sentire piacere, mi lubrifico, ma non arrivo all' orgasmo. Non solo, ultimamente, si dedica poco a me: dopo qualche minuto, vorrebbe che io stimolassi lui e basta, poi finis!!
Sono molto molto triste, arrabbiata e delusa. Vorrei parlargli x capire meglio, ma non so come affrontare il discorso.
La ringrazio ancora
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
".. mi e' venuto da pensarlo che lui e' abituato che vadano così i suoi rapporti."

Nel merito occorre proprio parlare con lui, solo lui può rispondere a tale suo dubbio.

La difficoltà potrebbe stare nel suo essere attualmente "molto molto triste, arrabbiata e delusa".
E questo stato d'animo generalmente porta ad interagire in modo accusatorio, oppure con tono risentito e alterato.

Ciò rimanda direttamente la Sua richiesta implicita:
".. non so come affrontare il discorso."
Occorrerebbe farlo con una certa serenità d'animo e di modi mettendo temporaneamente da parte i sentimenti suddetti per lasciare emergere la curiosità di *capire*,
per permettere a lui di esprimere eventuali proprie difficoltà, ed - in ogni caso - dire di sè la propria verità.
Rappresenterebbe il punto di partenza per un possibile approfondimento di coppia, sia nelle dinamiche relazionali sia in quelle erettili; alla ricerca di soluzioni, se ne esistono e se interessa ad entramb* cercarle e applicarle.

Ritiene di riuscire a farlo?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Grazie mille dottoressa.
Sì, penso di riuscire a farlo. Abbiamo già incominciato a comunicare diHo Sì, penso di poterci riuscire. Grazie di cuore
Sì, penso di poterci riuscire.
Sì, penso di poterci riuscire. Grazie di cuore per le sue riflessioni e x il modo che ha di comunicarle. Ho provato ad approfondire in questi giorni solo la dinamica della nostra coppia e, con enorme sorpresa e sollievo, lui ci e' stato e adesso siamo più sereni.
Come dice lei, se voglio approfondire anche la dinamica sessuale, sarà necessario parlarne con lui senza generalizzzioni. Questo lo trovo più difficile, ma ce la posso fare, anche grazie a queste sue riflessioni rassicuranti.
Lei ha super ragione, solo lui può rispondermi, a volte ho la presunzione di avere tutte le risposte.
Le auguro un buon lavoro e un sereno weekend
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Mi fa piacere che abbiate individuato un canale comunicativo possibile per entramb*
ed abbiate iniziato ad utilizzarlo.
Se tutt* due ci tenete, troverete il modo per percorrere tale strada, senza spaventarsi troppo per eventuali scivoloni: sulle vie nuove e in salita è possibile, no? Ci si rialza e si prosegue pur magari con qualche ammaccatura.

Ricambio l'augurio, di cuore.
Se ritiene ci tenga aggiornati qui.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
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Non so come ringraziarla dottoressa.
E' stata molto cara ed e' stato molto utile per me chiedere questo consulto. Questo weekend anche la sessualità e' andata meglio. Ci siamo parlati un pochino. Grazie alle sue parole mi sono un po' rassicurata e lui di sua spontanea volontà si è aperto, mi ha parlato di sé e mi ha detto che mi ama, di dirgli le mie necessità e i miei dubbi e lui ci riflettera'. Che lui, nonostante l'età, e' stato tanto tempo solo nella sua vita e non e' molto abituato a stare in coppia. L' ho sentito sincero e vicino. Sinceramente, non me l' aspettavo. Io, d'altra parte, grazie a questo consulto, sono rimasta in ascolto. Vi aggiorno sicuramente, anche con la speranza di aiutare che, come me, ha cercato in rete un aiuto. E' stato bello ricevere queste sue risposte, si percepisce che vive il suo lavoro con passione. Grazie ancora di cuore
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

ci dice: "E' stato bello ricevere queste sue risposte, si percepisce che vive il suo lavoro con passione".
Grazie, mi ci ritrovo!

Ma non dimentichi di ringraziare anche se stessa.
I consulti qui, infatti, possono risultare molto utili
- quando chi scrive si pone in atteggiamento di ascolto profondo delle risposte che riceve;
- quando accetta che tali risposte non siano magari quelle che lui/lei "vuole" a tutti i costi;
- quando prova a mettere in atto le indicazioni ricevute, sia che esse riguardino i comportamenti, sia gli atteggiamenti interiori;
- quando fornisce riscontri sentiti.
Lei ha fatto tutto ciò.

Se ritiene ci tenga al corrente.
"Con la speranza - come Lei dice - di aiutare chi, come me, ha cercato in rete un aiuto."

Carissimi saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
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