Sto letteralmente annullando me stessa e la mia vita per lui
Buonasera gentili esperti.
Mi rivolgo a voi per un consiglio, perché si tratta di un periodo molto difficile per me.
Da 5 anni sto letteralmente buttando la mia vita con una persona che si è trasferita a casa mia senza probabilmente provare nessun tipo di sentimento per me.
Sono rimasta sola poiché appena prima di conoscere lui ho subito la perdita del mio amato padre, che era per me una guida e un punto di riferimento.
Con mia madre ho tutto sommato un buon rapporto, ma non è mai stata presente per me durante la mia crescita e la mia difficile adolescenza (separazione dei miei per colpa di un suo tradimento).
Sono andata via di casa molto giovane, appena compiuti 18 anni, per non pesare su di loro ed essere autonoma.
Ho pertanto sviluppato un bel curriculum, e gestito vari negozi ed avuto tante esperienze di lavoro, ma ad oggi mi ritrovo disoccupata perché non ho più la voglia di chiudermi in un punto vendita mentre la persona con cui sto mi tradisce e se la spassa in giro (purtroppo è successo).
Nonostante mi abbia fatto del male e sia arrivato anche a mettermi le mani addosso in svariate occasioni (mi permettevo di buttargli la sua sostanza stupefacente - la cocaina, che evidentemente è l'unica cosa in grado di amare), io Purtroppo non riesco a mandarlo via.
Perché per il piccolo periodo in cui ci siamo lasciati io ho sofferto come un cane, per cui la sua vicinanza per me è importante nonostante mi faccia del male...non nascondo che sto sviluppando pensieri distruttivi, ma non sul voler morire, perché Nonostante tutto amo la vita e veder morire un genitore che voleva vivere mi ha insegnato a non mollare mai, ma a volte vorrei semplicemente sparire, mi sento soltanto un peso per la persona che ho cercato di aiutare con tutte le mie forze e vorrei tanto sapere perche prova tutto questo divertimento nel vedermi annullare la mia vita per lui
Mi rivolgo a voi per un consiglio, perché si tratta di un periodo molto difficile per me.
Da 5 anni sto letteralmente buttando la mia vita con una persona che si è trasferita a casa mia senza probabilmente provare nessun tipo di sentimento per me.
Sono rimasta sola poiché appena prima di conoscere lui ho subito la perdita del mio amato padre, che era per me una guida e un punto di riferimento.
Con mia madre ho tutto sommato un buon rapporto, ma non è mai stata presente per me durante la mia crescita e la mia difficile adolescenza (separazione dei miei per colpa di un suo tradimento).
Sono andata via di casa molto giovane, appena compiuti 18 anni, per non pesare su di loro ed essere autonoma.
Ho pertanto sviluppato un bel curriculum, e gestito vari negozi ed avuto tante esperienze di lavoro, ma ad oggi mi ritrovo disoccupata perché non ho più la voglia di chiudermi in un punto vendita mentre la persona con cui sto mi tradisce e se la spassa in giro (purtroppo è successo).
Nonostante mi abbia fatto del male e sia arrivato anche a mettermi le mani addosso in svariate occasioni (mi permettevo di buttargli la sua sostanza stupefacente - la cocaina, che evidentemente è l'unica cosa in grado di amare), io Purtroppo non riesco a mandarlo via.
Perché per il piccolo periodo in cui ci siamo lasciati io ho sofferto come un cane, per cui la sua vicinanza per me è importante nonostante mi faccia del male...non nascondo che sto sviluppando pensieri distruttivi, ma non sul voler morire, perché Nonostante tutto amo la vita e veder morire un genitore che voleva vivere mi ha insegnato a non mollare mai, ma a volte vorrei semplicemente sparire, mi sento soltanto un peso per la persona che ho cercato di aiutare con tutte le mie forze e vorrei tanto sapere perche prova tutto questo divertimento nel vedermi annullare la mia vita per lui
Gentile utente,
Dai consulti precedenti, sappiamo della sua complessa situazione.
A fronte dei lutti che l'hanno colpita e che Lei ha fatto (o forse tuttora sta facendo) fatica ad elaborare, le consigliamo di approcciarsi in una maniera differente alla psicoterapia.
Nel precedente consulto ci dice di aver "provato almeno quattro diverse specialiste" e che "nessuna di loro sembra aiutarmi concretamente o interessarsi a fornirmi una vera soluzione al mio caso".
Tenga conto che la psicoterapia è una esperienza, un percorso. Non la prova di un elettrodomestico.
E che il/ la terapeuta non fornisce "soluzione al caso"; bensì attiva, favorisce, sostiene processi di cambiamento che è compito della persona stessa mettere in atto.
Lui non sappiamo quale diagnosi sia stata fatta, e quindi neppure quale sia stato l'obiettivo delle varie psicoterapie. Percepiamo però dal suo consulto che il focus di esse era la terapeuta, anziché il lavoro che lei ha (avrebbe) fatto su se stessa.
Leggendo il suo titolo "Sto letteralmente annullando me stessa e la mia vita per lui",
esso evoca l'immediatamente dinamiche interiori legate all'attaccamento, e quindi problematiche a livello profondo.
Può darsi che, in questo caso, anziché una terapia cognitivo comportamentale sia più utile un approccio psicodinamico, sempre che lei sia disponibile d impegnarvisi a fondo.
Ci sappia dire.
IMPORTANTE: tenga conto che, per essere autorizzati a curare, gli psicologi e le psicologhe devono necessariamente essere *Psicoterapeuta*. Tale dato essenziale lo troverà nell'Albo psicologi digitando il nominativo dell* specialista.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dai consulti precedenti, sappiamo della sua complessa situazione.
A fronte dei lutti che l'hanno colpita e che Lei ha fatto (o forse tuttora sta facendo) fatica ad elaborare, le consigliamo di approcciarsi in una maniera differente alla psicoterapia.
Nel precedente consulto ci dice di aver "provato almeno quattro diverse specialiste" e che "nessuna di loro sembra aiutarmi concretamente o interessarsi a fornirmi una vera soluzione al mio caso".
Tenga conto che la psicoterapia è una esperienza, un percorso. Non la prova di un elettrodomestico.
E che il/ la terapeuta non fornisce "soluzione al caso"; bensì attiva, favorisce, sostiene processi di cambiamento che è compito della persona stessa mettere in atto.
Lui non sappiamo quale diagnosi sia stata fatta, e quindi neppure quale sia stato l'obiettivo delle varie psicoterapie. Percepiamo però dal suo consulto che il focus di esse era la terapeuta, anziché il lavoro che lei ha (avrebbe) fatto su se stessa.
Leggendo il suo titolo "Sto letteralmente annullando me stessa e la mia vita per lui",
esso evoca l'immediatamente dinamiche interiori legate all'attaccamento, e quindi problematiche a livello profondo.
Può darsi che, in questo caso, anziché una terapia cognitivo comportamentale sia più utile un approccio psicodinamico, sempre che lei sia disponibile d impegnarvisi a fondo.
Ci sappia dire.
IMPORTANTE: tenga conto che, per essere autorizzati a curare, gli psicologi e le psicologhe devono necessariamente essere *Psicoterapeuta*. Tale dato essenziale lo troverà nell'Albo psicologi digitando il nominativo dell* specialista.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 508 visite dal 06/05/2025.
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