Aiuto odio mio figlio

Salve non so più cosa fare e come comportarmi.
Mio figlio ha 6 anni, non ascolta, urla picchia la sorella più piccola ma la cosa che mi sta mandando fuori di testa è che non va al bagno.
È capace di farsela addosso 3 volte in 20 min.
Si rifiuta di andare al bagno nonostante dovrebbe andare a orario sotto consiglio medico.
Dice che non gli scappa e si oppone in tutti i modi.
Finché poi si sente la puzza in tutta casa.

Fatto sta che se io lo lascio nudo lui va sia a fare pipì che cacca al bagno.
Se è vestito no.
Quindi lui lo sente quando gli scappa.

Non so più cosa fare oscillo tra rabbia odio crisi isterica e depressione.
Non so più come fare per calmarmi.
O urlo o piango non so più cosa fare.
Passo dal "capirà" a "lo fa apposta".

Mi sento male e mi sento totalmente sbagliata.
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
direi che urge il parere di un* psicolog* dell'infanzia, e mi meraviglio che il medico da lei consultato per i problemi di suo figlio non glielo abbia prescritto.
Nell'attesa della visita le suggerirei, se è possibile, di non essere più lei a seguire suo figlio in queste necessità, perché la sua esasperazione sembra alimentare una tendenza del bambino al comportamento oppositivo-provocatorio.
Baby sitter, nonni, papà dovrebbero sostituirla, con regole chiare e fermezza imperturbabile.
Quanti anni ha la sorellina?
Il bambino dovrebbe essere in prima elementare: come risolve questa faccenda a scuola?
Ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza
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Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie per la risposta. La piccola ha 3 anni è al primo anno di asilo. Lui è in prima elementare e d' accordi con la scuola lo cambiano. Lui è seguito in neuropsichiatria dall'ultimo anno di asilo per una sospetta iperattività ma sulla quale per ora non si sono espressi dicendomi che è presto per fare quella diagnosi, in genere la valutano dopo i 7 anni.
Non mi occupo da sola del tutto. Ma lui se la fa addosso anche se è dalla zia o a un compleanno. I miei genitori abitano al piano di sopra e mi aiutano molto. Mio marito anche.
Sono anche al 9 mese di gravidanza e il tutto insieme mi sta schiacciando. Ogni tanto mi chiedo se non sto avendo una sorta di depressione pre parto, ma non so nemmeno a chi chiedere un aiuto/consiglio. 2 giorni fa ho pianto davvero tutto il giorno senza nessun motivo e sono stata a letto tutto il giorno, non ho nemmeno mangiato.
Vorrei un consiglio su come posso reagire con lui. So bene che sgridarlo non aiuta, ma io non so come convincerlo.
Prima non sapevo se non era capace a tenerla o se lo faceva a posta, ma ora che fa caldo succede che lui dopo la doccia scorrazza in camera nudo prima di vestirsi, e se deve andare al bagno ci va.
Gli ho chiesto perché se è nudo va al bagno e se è vestito no. Mi ha risposto che se è nudo non vuole sporcare la sedia anche se guarda un cartone, mentre se è vestito questo pensiero non se lo pone. (Anche se può benissimo mettere pausa e lo sa fare) .
Sono arrivata al punto di desiderare di partorire solo per avere i 3 giorni di ricovero come pausa da tutto.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
le sono vicina e la comprendo.
Il suo stato di gravidanza va supportato in maniera puntuale dai familiari e da un* psicolog*.
Vada all'ospedale dove deve partorire e chieda un ricovero precoce, per assicurarsi un po' di riposo, e non solo: un giorno di pianto, senza mangiare, dovrebbe essere già considerato una condizione patologica, e nel suo stato potrebbe produrre patologie peggiori.
Il neuropsichiatra che segue il bambino deve darvi dei rimedi pratici per questa situazione; altrimenti chiedete di vedere un* psicolog*. Provi a leggere il disturbo oppositivo-provocatorio in rete.
La abbraccio con sincera solidarietà.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza
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Risposta utile1
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 696 14
Mi unisco alla collega nel consigliarle un approfondimento specialistico per suo figlio, anche chiedendo un secondo parere neuropsichiatrico. Il Disturbo dell'Attenzione/Iperattività (la sospetta iperattività di cui parla) ha come criterio diagnostico l'esordio entro i 12 anni; dai manuali non viene indicata un'età minima e solitamente si evidenzia con l'ingresso alla scuola materna.

Capisco che il problema della gestione stia diventando per lei - comprensibilmente - insostenibile, ma il punto non è tanto trovare il modo di "convincerlo" (che peraltro il solo dover essere cambiato dalle maestre alla scuola elementare sarebbe un motivo valido per smettere, se potesse): va proprio capito, con l'aiuto di una/o psicoterapeuta dell'età evolutiva, che cosa stia succedendo a questo bambino, cioè va approfondito l'inquadramento diagnostico, in modo poi da attuare gli interventi (educativi e terapeutici) più adeguati.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it

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