Brutto rapporto con le amiche

Buonasera, sono una ragazza di 24 anni con tratti della personalità Borderline diagnosticati.
Mi chiedevo se fosse normale, per una persona che ha sofferto molto in ambito relazionale, essere infastiditi dalla sofferenza altrui.
Mi spiego meglio: ho avuto due relazioni importanti e diametralmente opposte.
Nella prima (4 anni) ero molto amata, ma nel modo sbagliato in quanto ossessivo e io ne ero totalmente dipendente.
Nella seconda non ho fatto altro che sentirmi invisibile (2 anni).
Alla fine di questo periodo di 6 anni ho avuto un momento di "ribellione" in cui mi sono dedicata a me stessa e adesso dopo mesi ho una relazione stabile.
Ecco, il mio problema è che non riesco a sentire parlare le mie amiche delle loro relazioni tossiche, dei tradimenti che subiscono, dei loro sfoghi sul modo in cui vengono trattate dagli uomini.
Mi sento in colpa perchè da un lato a maggior ragione dovrei essere più comprensiva, ma non è così.
Quando ne parlano mi ribolle il sangue ed è come se stessi male io stessa e divento scontrosa con loro, colpevolizzandole di ciò che subiscono e trattandole come stupide.
Il che mi fa sentire ancora più in colpa, perchè non solo non sono d'auto, ma le tratto pure male... però è una reazione completamente instintiva.
Sono arrivata al punto da evitare alcune di loro e preferire stare da sola perchè queste situazioni mi creano malessere e non so perchè.
Spero che qualcuno possa darmi qualche spiegazione!
(ho fatto 1 anno e mezzo di psicoterapia ma ho dovuto interrompere)
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Buonasera,

quello che descrivi ha senso alla luce della tua storia e dei tratti borderline. Chi ha vissuto relazioni dolorose o vissuti di abuso affettivo può sviluppare una sensibilità intensa verso la sofferenza altrui: a volte questo si manifesta come empatia estrema, altre volte, come nel tuo caso, come fastidio o irritazione. Il fatto che tu ti senta infastidita e reagisca scontrosamente non significa che tu sia cattiva o insensibile, ma che il tuo sistema emotivo percepisce certe situazioni come minacciose o destabilizzanti, probabilmente perché evocano ricordi o emozioni dolorose legate al passato.

È comprensibile che tu possa sentirti in colpa, perché la tua parte razionale sa che dovresti essere più comprensiva, ma le reazioni emotive spesso sfuggono al controllo della volontà. Evitare alcune situazioni o persone non è necessariamente un comportamento negativo: a volte è un modo di proteggersi, di prendersi cura di sé stessa e dei propri limiti emotivi.

Un percorso di psicoterapia mirato al riconoscimento e alla regolazione delle emozioni, anche a distanza di tempo, può aiutarti a osservare queste reazioni senza giudicarti e a gestirle in maniera più consapevole, così da non sentirti in colpa quando emerge l’istinto di protezione emotiva. Nel frattempo, concederti pause e limiti chiari nelle relazioni amicali non è un fallimento, ma un passo necessario per preservare il tuo equilibrio.

Resto a disposizione,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

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