Buongiorno , problema di coppia
Buongiorno, mi ritrovo costretta a richiedere un consulto esterno in merito alla relazione che sto vivendo.
Cerco di essere sintetica il piu' possibile.
IO, Monica, ho 51 anni, lavoro in banca, ho un figlio di 23, divorziata dal 2003, convivevo con una persona dal 2015 fino a maggio 2024.
DIEGO, 50 anni, agente di commercio, divorziato dal 2013 senza figli, conviveva con una persona dal 2017 fino a maggio 2024.
Entrambi siamo sportivi e condividiamo lo stesso sport da tempo, e' cosi' che ci siamo innamorati, e dal momento in cui ce lo siamo dichiarati lui dopo 17 gg ha parlato e lasciato la sua ex convivente (con cui diceva non c'erano piu' rapporti fisici da molto tempo e con la quale non ha fatto mai terapia perche' non si sentiva innamorato di lei da tempo).
Dopo 7gg da questo, ho parlato io con il mio ex convivente e anch'io ho chiuso la relazione.
Prime differenze (per me, essendo casa mia, il mio ex e' andato via di casa) , per lui (era casa di lui, ma lei e' rimasta dentro e le ha venduto la casa con i tempi tecnici e lunghi) io avevo ed ho ancora 7 cani, che erano in comune con il mio ex, e lui ha un golden in comune con la ex.
I miei cani sono rimasti tutti sul groppone a me ma senza nessun contatto con l'ex per la loro gestione.
Pe lui purtroppo non e' cosi'.
Ogni settimana si scambiano il cane, ma fosse solo questo non sarebbe un problema.
Il problema e' che la ex ogni 2o3 gg invia foto del cane con messaggi continui, descrivendo entrambi come due genitori meravigliosi.
Messaggi di racconti di espisodi giornalieri, convenevoli vari... e messaggi kilometrici alle ricorrenze.
Io sono stufa di questa intromissione continua, lui mi dice che sono io che do importanza ad una cosa che non ne ha, ma per me c'e' altro che neanche lui sa.
Questa cosa ormai mi rende molto nervosa, insicura, e non sono piu' serena.
Qual'e' il vostro punto di vista?
?
e cosa dobbiamo fare per capire come risolverlo?
Cerco di essere sintetica il piu' possibile.
IO, Monica, ho 51 anni, lavoro in banca, ho un figlio di 23, divorziata dal 2003, convivevo con una persona dal 2015 fino a maggio 2024.
DIEGO, 50 anni, agente di commercio, divorziato dal 2013 senza figli, conviveva con una persona dal 2017 fino a maggio 2024.
Entrambi siamo sportivi e condividiamo lo stesso sport da tempo, e' cosi' che ci siamo innamorati, e dal momento in cui ce lo siamo dichiarati lui dopo 17 gg ha parlato e lasciato la sua ex convivente (con cui diceva non c'erano piu' rapporti fisici da molto tempo e con la quale non ha fatto mai terapia perche' non si sentiva innamorato di lei da tempo).
Dopo 7gg da questo, ho parlato io con il mio ex convivente e anch'io ho chiuso la relazione.
Prime differenze (per me, essendo casa mia, il mio ex e' andato via di casa) , per lui (era casa di lui, ma lei e' rimasta dentro e le ha venduto la casa con i tempi tecnici e lunghi) io avevo ed ho ancora 7 cani, che erano in comune con il mio ex, e lui ha un golden in comune con la ex.
I miei cani sono rimasti tutti sul groppone a me ma senza nessun contatto con l'ex per la loro gestione.
Pe lui purtroppo non e' cosi'.
Ogni settimana si scambiano il cane, ma fosse solo questo non sarebbe un problema.
Il problema e' che la ex ogni 2o3 gg invia foto del cane con messaggi continui, descrivendo entrambi come due genitori meravigliosi.
Messaggi di racconti di espisodi giornalieri, convenevoli vari... e messaggi kilometrici alle ricorrenze.
Io sono stufa di questa intromissione continua, lui mi dice che sono io che do importanza ad una cosa che non ne ha, ma per me c'e' altro che neanche lui sa.
Questa cosa ormai mi rende molto nervosa, insicura, e non sono piu' serena.
Qual'e' il vostro punto di vista?
?
e cosa dobbiamo fare per capire come risolverlo?
Gentile Monica,
dalla sua descrizione emerge chiaramente quanto la situazione attuale stia incidendo sul suo benessere emotivo e sulla serenità della relazione. È comprensibile che la presenza costante dell’ex compagna del suo attuale partner, mediata dal cane, possa essere vissuta non solo come una questione pratica, ma anche come una continua intrusione nella vostra nuova intimità.
Il fatto che il suo compagno minimizzi la questione non significa che ciò che lei prova non abbia valore: al contrario, i suoi vissuti di nervosismo, insicurezza e perdita di serenità sono segnali importanti. In ogni coppia, la qualità della relazione dipende non tanto dall’assenza di problemi, quanto dalla capacità di riconoscere le emozioni reciproche e trovare un terreno di comprensione comune.
A volte, quando entrano in gioco ex partner, legami a metà e continui contatti non realmente chiusi, è molto utile avere uno spazio di confronto guidato.
Un colloquio di coppia con uno psicologo può permettervi di affrontare questi nodi in modo protetto, dando a lei la possibilità di esprimere fino in fondo i suoi vissuti e a lui di comprendere meglio cosa rappresentano per lei queste continue comunicazioni.
Un percorso di questo tipo non significa che la vostra storia sia compromessa , anzi: è uno strumento prezioso per rafforzarla, evitare che la questione degeneri in conflitti ripetitivi e restituire centralità al vostro rapporto.
Resto a disposizione,
dalla sua descrizione emerge chiaramente quanto la situazione attuale stia incidendo sul suo benessere emotivo e sulla serenità della relazione. È comprensibile che la presenza costante dell’ex compagna del suo attuale partner, mediata dal cane, possa essere vissuta non solo come una questione pratica, ma anche come una continua intrusione nella vostra nuova intimità.
Il fatto che il suo compagno minimizzi la questione non significa che ciò che lei prova non abbia valore: al contrario, i suoi vissuti di nervosismo, insicurezza e perdita di serenità sono segnali importanti. In ogni coppia, la qualità della relazione dipende non tanto dall’assenza di problemi, quanto dalla capacità di riconoscere le emozioni reciproche e trovare un terreno di comprensione comune.
A volte, quando entrano in gioco ex partner, legami a metà e continui contatti non realmente chiusi, è molto utile avere uno spazio di confronto guidato.
Un colloquio di coppia con uno psicologo può permettervi di affrontare questi nodi in modo protetto, dando a lei la possibilità di esprimere fino in fondo i suoi vissuti e a lui di comprendere meglio cosa rappresentano per lei queste continue comunicazioni.
Un percorso di questo tipo non significa che la vostra storia sia compromessa , anzi: è uno strumento prezioso per rafforzarla, evitare che la questione degeneri in conflitti ripetitivi e restituire centralità al vostro rapporto.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Gentile signora,
per condurre la propria vita su binari di benessere è utile non ascoltare solo il Bambino che esiste dentro di noi, ma fare un po' di spazio all'Adulto.
Scrivo questi termini con la maiuscola per esplicito riferimento all'uso che di queste Parti dell'Io fa l'Analisi Transazionale, la quale ipotizza una terza parte: il Genitore.
Il Bambino è giocoso, allegro, imprudente, imprevidente, sempre a caccia di nuove esperienze e nuovi stimoli, pieno di fiducia che il mondo possa andare come piace a lui; il Genitore prescrive, dà ordini ed esige conformità a norme rigide, ancor prima di averle analizzate.
Solo l'Adulto ha la capacità di valutare le situazioni e di chiedersi cosa può dare e cosa può aspettarsi dagli altri e dalla vita, quali sono i suoi spazi e quali gli spazi degli altri; e questo senza indulgere al sogno e nemmeno al moralismo, ma adottando un criterio intelligente, realistico.
Venendo al suo caso specifico, lei racconta di una donna che ha visto finire due relazioni giunte fino al matrimonio, alla maternità, alla convivenza; che ne ha iniziata una terza perché si è innamorata di un uomo in base alla comune passione per un'attività sportiva; che per questo innamoramento ha chiuso in sette giorni una convivenza di nove anni; che convive con sette cani (spero che abiti in una casa di campagna con molta terra intorno) i quali, chiusa in quattro e quattr'otto la relazione precedente, "sono rimasti tutti sul groppone a me ma senza nessun contatto con l'ex per la loro gestione".
La sua domanda a noi giunge però non su questi fatti sostanziali, ma sul fatto che il suo nuovo convivente condivide con l'ex l'unico cane che hanno in comune, se lo scambiano ogni settimana (povera bestiola) e la ex continua ad inviare foto del cane con osservazioni e commenti teneri, in una simulazione di genitorialità.
Lei scrive di "messaggi kilometrici alle ricorrenze". Ma ricorrenze di chi? Del cane?
Questo le provoca irritazione: "Io sono stufa di questa intromissione continua, lui mi dice che sono io che do importanza ad una cosa che non ne ha, ma per me c'e' altro che neanche lui sa. Questa cosa ormai mi rende molto nervosa, insicura, e non sono piu' serena".
In conclusione ci chiede: "Qual'e' il vostro punto di vista? e cosa dobbiamo fare per capire come risolverlo?"
Io direi che attivando dentro di sé l'Adulto troverebbe le risposte.
Auguri.
per condurre la propria vita su binari di benessere è utile non ascoltare solo il Bambino che esiste dentro di noi, ma fare un po' di spazio all'Adulto.
Scrivo questi termini con la maiuscola per esplicito riferimento all'uso che di queste Parti dell'Io fa l'Analisi Transazionale, la quale ipotizza una terza parte: il Genitore.
Il Bambino è giocoso, allegro, imprudente, imprevidente, sempre a caccia di nuove esperienze e nuovi stimoli, pieno di fiducia che il mondo possa andare come piace a lui; il Genitore prescrive, dà ordini ed esige conformità a norme rigide, ancor prima di averle analizzate.
Solo l'Adulto ha la capacità di valutare le situazioni e di chiedersi cosa può dare e cosa può aspettarsi dagli altri e dalla vita, quali sono i suoi spazi e quali gli spazi degli altri; e questo senza indulgere al sogno e nemmeno al moralismo, ma adottando un criterio intelligente, realistico.
Venendo al suo caso specifico, lei racconta di una donna che ha visto finire due relazioni giunte fino al matrimonio, alla maternità, alla convivenza; che ne ha iniziata una terza perché si è innamorata di un uomo in base alla comune passione per un'attività sportiva; che per questo innamoramento ha chiuso in sette giorni una convivenza di nove anni; che convive con sette cani (spero che abiti in una casa di campagna con molta terra intorno) i quali, chiusa in quattro e quattr'otto la relazione precedente, "sono rimasti tutti sul groppone a me ma senza nessun contatto con l'ex per la loro gestione".
La sua domanda a noi giunge però non su questi fatti sostanziali, ma sul fatto che il suo nuovo convivente condivide con l'ex l'unico cane che hanno in comune, se lo scambiano ogni settimana (povera bestiola) e la ex continua ad inviare foto del cane con osservazioni e commenti teneri, in una simulazione di genitorialità.
Lei scrive di "messaggi kilometrici alle ricorrenze". Ma ricorrenze di chi? Del cane?
Questo le provoca irritazione: "Io sono stufa di questa intromissione continua, lui mi dice che sono io che do importanza ad una cosa che non ne ha, ma per me c'e' altro che neanche lui sa. Questa cosa ormai mi rende molto nervosa, insicura, e non sono piu' serena".
In conclusione ci chiede: "Qual'e' il vostro punto di vista? e cosa dobbiamo fare per capire come risolverlo?"
Io direi che attivando dentro di sé l'Adulto troverebbe le risposte.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 585 visite dal 26/08/2025.
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