Ho dubbi sul mio orientamento sessuale
Buongiorno, ho 22 anni,
tra i 6 e i 16 anni ho subito abusi sessuali da parte di un cugino più grande, esperienza che ha influenzato molto la mia percezione dell’orientamento sessuale.
Durante l’adolescenza, guardavo pornografia sia etero che omosessuale e avevo molti dubbi su cosa realmente mi piacesse.
A 17 anni ho avuto un rapporto con un ragazzo, e successivamente, a 19 anni, ho avuto una relazione di tre anni con una ragazza, con la quale ho avuto rapporti completi. In quel periodo ho guardato solo pornografia etero.
Quest’anno, invece, ho avuto rapporti e momenti di intimità anche con uomini. Nonostante questo, sento dentro di me il desiderio di costruire una famiglia con una donna e avere figli, ma al contempo provo un’attrazione sessuale verso gli uomini, che può variare a seconda delle situazioni sentimentali che vivo.
Vorrei capire: sono bisessuale e faccio fatica ad accettarlo? Sono solo un “etero curioso” o “flessibile”? Oppure è solo una fase legata all’età e passerà? Devo fare più esperienze per capirmi meglio? So che la mia confusione è anche legata al trauma vissuto da bambino, ma vorrei sottolineare che ho perdonato mio cugino e sto cercando di andare avanti.
Vi ringrazio in anticipo per il vostro aiuto.
tra i 6 e i 16 anni ho subito abusi sessuali da parte di un cugino più grande, esperienza che ha influenzato molto la mia percezione dell’orientamento sessuale.
Durante l’adolescenza, guardavo pornografia sia etero che omosessuale e avevo molti dubbi su cosa realmente mi piacesse.
A 17 anni ho avuto un rapporto con un ragazzo, e successivamente, a 19 anni, ho avuto una relazione di tre anni con una ragazza, con la quale ho avuto rapporti completi. In quel periodo ho guardato solo pornografia etero.
Quest’anno, invece, ho avuto rapporti e momenti di intimità anche con uomini. Nonostante questo, sento dentro di me il desiderio di costruire una famiglia con una donna e avere figli, ma al contempo provo un’attrazione sessuale verso gli uomini, che può variare a seconda delle situazioni sentimentali che vivo.
Vorrei capire: sono bisessuale e faccio fatica ad accettarlo? Sono solo un “etero curioso” o “flessibile”? Oppure è solo una fase legata all’età e passerà? Devo fare più esperienze per capirmi meglio? So che la mia confusione è anche legata al trauma vissuto da bambino, ma vorrei sottolineare che ho perdonato mio cugino e sto cercando di andare avanti.
Vi ringrazio in anticipo per il vostro aiuto.
Gentile utente,
quella che ci pone è una questione centrale, tale da influenzare profondamente una vita. Devo quindi premettere che le cose che scriverò hanno un valore generico, solo indicativo, mentre una definizione di sé, del suo orientamento sessuale e soprattutto degli scopi che vuole e può perseguire, potrà trovarla solo nel colloquio con un professionista, meglio se sessuologo.
L'esperienza da lei vissuta tra i sei e i sedici anni può aver creato delle abitudini. Se in quegli anni non avesse sperimentato il contatto con un uomo, oppure avesse fatto gli stessi giochi erotici col genere femminile, o infine se non avesse avuto occasione di accedere sessualmente a nessuno dei due generi, forse non si sarebbe prodotta l'attitudine che lei descrive, e che potrebbe rientrare nella fluidità di genere più che nella bisessualità.
Può cercare in rete alla voce "Fluidità sessuale: cosa ci dice la scienza?".
Le possibili preferenze di genere, per quanto se ne sa al momento, possono derivare da fattori genetici come anche da abitudini. Per semplificare in termini informatici, potrebbero dipendere dall'Hardware oppure dal Software; tuttavia in un essere vivente questa rigida distinzione tra il "fisico" e il "mentale" non esiste.
Lei scrive: "sento dentro di me il desiderio di costruire una famiglia con una donna e avere figli", e subito dopo precisa: "ma al contempo provo un’attrazione sessuale verso gli uomini, che può variare a seconda delle situazioni sentimentali che vivo".
Sarebbe opportuno sapere di quali situazioni sentimentali parla: l'attrazione sessuale per un uomo nasce quando è innamorato di lui, oppure mentre vive una relazione con una donna, o in altre circostanze?
Il desiderio di avere una famiglia e dei figli, di per sé, non indica una sicura eterosessualità: si sa che molti omosessuali hanno avuto dei figli senza avere una compagna; inoltre il sogno di una famiglia tradizionale può dipendere dal desiderio di condurre un'esistenza nella norma, senza scosse, con tutte le facilitazioni, vere o presunte, che questo comporta.
C'è da considerare anche il suo riferimento al "trauma vissuto da bambino".
Fu davvero un trauma, frutto di violenza psicologica o fisica, quindi un abuso?
O fu invece volontà di entrambi?
Se fu, come lei scrive, "un trauma", perdonare non basta a cancellarne gli effetti, che non sono solo quelli sulla preferenza di genere.
Come vede, la questione è complessa. Le ripeto che un professionista esperto può aiutarla a comprendere sé stesso e a fare le sue scelte.
Buone cose. Se crede, ci tenga al corrente.
quella che ci pone è una questione centrale, tale da influenzare profondamente una vita. Devo quindi premettere che le cose che scriverò hanno un valore generico, solo indicativo, mentre una definizione di sé, del suo orientamento sessuale e soprattutto degli scopi che vuole e può perseguire, potrà trovarla solo nel colloquio con un professionista, meglio se sessuologo.
L'esperienza da lei vissuta tra i sei e i sedici anni può aver creato delle abitudini. Se in quegli anni non avesse sperimentato il contatto con un uomo, oppure avesse fatto gli stessi giochi erotici col genere femminile, o infine se non avesse avuto occasione di accedere sessualmente a nessuno dei due generi, forse non si sarebbe prodotta l'attitudine che lei descrive, e che potrebbe rientrare nella fluidità di genere più che nella bisessualità.
Può cercare in rete alla voce "Fluidità sessuale: cosa ci dice la scienza?".
Le possibili preferenze di genere, per quanto se ne sa al momento, possono derivare da fattori genetici come anche da abitudini. Per semplificare in termini informatici, potrebbero dipendere dall'Hardware oppure dal Software; tuttavia in un essere vivente questa rigida distinzione tra il "fisico" e il "mentale" non esiste.
Lei scrive: "sento dentro di me il desiderio di costruire una famiglia con una donna e avere figli", e subito dopo precisa: "ma al contempo provo un’attrazione sessuale verso gli uomini, che può variare a seconda delle situazioni sentimentali che vivo".
Sarebbe opportuno sapere di quali situazioni sentimentali parla: l'attrazione sessuale per un uomo nasce quando è innamorato di lui, oppure mentre vive una relazione con una donna, o in altre circostanze?
Il desiderio di avere una famiglia e dei figli, di per sé, non indica una sicura eterosessualità: si sa che molti omosessuali hanno avuto dei figli senza avere una compagna; inoltre il sogno di una famiglia tradizionale può dipendere dal desiderio di condurre un'esistenza nella norma, senza scosse, con tutte le facilitazioni, vere o presunte, che questo comporta.
C'è da considerare anche il suo riferimento al "trauma vissuto da bambino".
Fu davvero un trauma, frutto di violenza psicologica o fisica, quindi un abuso?
O fu invece volontà di entrambi?
Se fu, come lei scrive, "un trauma", perdonare non basta a cancellarne gli effetti, che non sono solo quelli sulla preferenza di genere.
Come vede, la questione è complessa. Le ripeto che un professionista esperto può aiutarla a comprendere sé stesso e a fare le sue scelte.
Buone cose. Se crede, ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 329 visite dal 27/08/2025.
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