Mi sento persa

Buonasera faccio questo consulto perché sono veramente triste e mi arrabbio tutti i giorni principalmente in casa con il mio fidanzato con il quale convivo da un anno e sto insieme da 6.
Il rapporto tra di noi va bene, il problema è che lui non sa mettere limiti con i suoi genitori che sono narcisisti e lo manipolano e hanno troppo potere su di lui.
Per lui c’è sempre qualcuno migliore di me, che ha fatto meglio di me, se succede qualcosa la colpa é sempre mia.
Faccio alcuni esempi per farvi capire.
Andiamo a casa dei suoi zii a mangiare una pizza e lo zio varie volte mi butta frecciatine dicendo che io sono fortunata a stare con il nipote mentre lui no, perché io non lavoro e lui si, nonostante anche sua moglie non lavori da 15 anni che sono sposati, pertanto dopo varie volte che lui mi dice questa cosa addirittura poco prima di salutarci, gli rispondo che se il nipote non si ritiene fortunato può benissimo trovarsene un’altra, non c’è bisogno glielo ricordasse lui.
E il mio fidanzato ha dato la
Colpa a me dicendo che io avevo rovinato la serata.
Assurdo.
Io sto vedendo cose assurde nella famiglia del mio fidanzato.
Uno di questi pomeriggi all
Improvviso si presenta con un amico suo padre a casa nostra aprendo la porta come se fosse casa sua, facendomi spaventare e senza curarsi di me che ero mezza svestita ed entrando con prepotenza invece di fermarsi sulla porta di casa e andarsene scusandosi.
Si é scusato col figlio non con me.
La madre gli dta addosso addosso mandandogli messaggi, facendo chiamate senza curarsi se il figlio é libero quel giorno e sta con me.
Chiedendogli cosa fa e cosa non fa.
E io non riesco a superare tutta questa morbositá verso lui.
Mi sento l’amante e non la fidanzata.
Il suo migliore amico, se così posso definirlo, se lasciato e continuamente vuole vederlo per raccontargli cose inutili e delle serate che va a fare con una diversa ogni sera.
Nonostante il mio fidanzato rimandi l’appuntamento perché non ha voglia.
Da quando ha saputo che convive con me ha preso quest atteggiamento che si deve vedere per forza, dopo che per due anni non l’ha proprio pensato.
È il mio fidanzato mi mente e li copre dicendo che sono tutti buoni tranne io.
Mi mente, mente per loro alla persona che dice di amare ed é sincera con lui 100%.
Da quando siamo venuti a convivere l’invidia verso la nostra coppia é solo aumentata e sono cadute tutte le belle facce che facevano prima.
Io questo avverto.
Io sono delusissima, amaraggiata e non so se provo ancora amore per il mio fidanzato.
Gli ho espresso il desiderio di sposarci ma lui é restio e non capisco perché e anche per quanto riguarda una gravidanza non é convinto al 100%.
Ho paura di aver buttato altro tempo.
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Gentile Utente,

dalle sue parole emergono dinamiche di controllo, di scarsa differenziazione e di mancanza di rispetto dei confini, alle quali il suo compagno non sembra riuscire a opporsi, finendo spesso per minimizzare.

Questa situazione può portare, come già sta vivendo, a sentimenti di svalutazione, frustrazione, rabbia e tristezza, fino al dubbio sull’amore che prova e sul senso di continuare la relazione. È comprensibile sentirsi "l’amante e non la fidanzata", se i genitori e gli amici hanno sempre la priorità e se i suoi bisogni emotivi non vengono riconosciuti.

I nodi principali mi sembrano due: la mancanza di confini chiari tra il suo compagno e la sua famiglia di origine; e la mancanza di un'alleanza di coppia, che dovrebbe essere protettiva ma che, al contrario, la fa sentire sola.

Questi aspetti non si risolvono con piccoli aggiustamenti quotidiani, ma richiedono una riflessione profonda. Potrebbe essere utile, per lei, intraprendere un percorso individuale, in modo da chiarire cosa desidera davvero, che limiti intende porre e come tutelare la sua dignità emotiva. Anche una terapia di coppia potrebbe essere uno spazio importante, se il suo compagno fosse disposto a mettersi in gioco, per affrontare insieme questi intrecci familiari e costruire un "noi" più saldo e protetto.

Un caro saluto,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

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Dottoressa la ringrazio per la risposta. Volevo aggiungere che però anche loro non hanno considerazione di me e si permettono di fare delle cose e non tengono considerazione e rispetto per me. Si sono allargati troppo.Però lui con me li mette i limiti e non mi fa comandare ,tra virgolette, e non vuole esaudire i miei desideri. Non vuole fare coppia,vuole essere solo figlio modello e amico fidato però compagno di vita non vuole essere . Evidentemente non sa amare.Allora dovrebbe stare da solo ,perché così mi distrugge e a differenza sua a me dispiace. Non so come comportarmi. Non si fa capire cosa vuole cioè a parole lo dice ma a fatti non riesce a farlo. Secondo lei andandomene da casa lo farei riflettere se davvero ci tiene a me?
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Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Se un partner mantiene un ruolo centrato solo sulla famiglia d’origine e sugli amici, senza riuscire a costruire con lei un vero progetto di coppia, è naturale che lei si senta esclusa e svalutata.

L’allontanamento temporaneo non serve tanto a far riflettere l’altro , quanto a chiarire a se stessi cosa si è disposti a tollerare e cosa no. Può essere un’occasione per capire se lui ha davvero intenzione di crescere nel rapporto o se le sue priorità resteranno altrove.

In ogni caso, la decisione più importante riguarda lei: valutare se questa relazione le offre sicurezza, rispetto e reciprocità, oppure se la fa soffrire e la logora. Un percorso individuale potrebbe aiutarla a mettere a fuoco i suoi bisogni e a trovare la forza di scegliere in funzione del suo benessere.

Un cordiale saluto

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

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