Come faccio a dimenticarmi di un amore non corrisposto?

Buongiorno, dottori, mi chiamo Marco e sono uno studente universitario di 23 anni, il mio problema è che non riesco a smettere di pensare a una ragazza giorno e notte della mia vita.
La faccio breve: io mi ero innamorato di lei a 8 anni, eravamo stati compagni di scuola dalle elementari fino al quinto liceo, di lei mi piacevano la sua straordinaria intelligenza, il fatto che fosse la prima della classe in tutto e ciononostante non era arrogante, anzi era sempre disposta ad aiutare il prossimo quando ce n'era bisogno.
Amavo di lei il suo sorriso, la sua voce e quelle poche volte che riuscivo a stare assieme a lei perché ero un ragazzo molto timido e alle prese con problemi personali con il DOC e una famiglia difficile, per cui dichiararmi era l'ultimo dei miei problemi.
Ma un giorno l'ho fatto, prima di partire entrambi per l'università: le scrissi un lungo stato instagram che poteva vedere solo lei e lei fu molto contenta di quello che le scrissi, si sentiva onorata di aver fatto innamorare di lei uno come me, che stimava.
Credo che questo lo pensasse davvero, mi aveva però detto che non provava la stessa cosa con rispetto e garbo e mi invitò a casa sua per vederci quando sarei stato più calmo.
Mi aveva scritto tante belle parole, la più sua più bella frase: "Ti voglio bene come un fratello, non lo dico per moralismo, ma per un bene reale che ti voglio".
Nei due anni che seguirono io ero sempre quello che la cercava, che si ricordava del suo compleanno, che desiderava rivederla, che cercava di passare del tempo con lei quando sapevo che entrambi eravamo tornati all'università, ma lei no, inventava motivi per non vedermi non so se intenzionalmente o perché inconsciamente non voleva spendere il suo tempo con me.
Un giorno sbottai e le scrissi di quanto ero rimasto deluso dall'indifferenza e dalle sue mancanze, una lunga chat che non sto a raccontare.
Ero arrabbiato, deluso, mi sentivo trattato iniquamente.
Il mio ultimo messaggio prima di bloccarla fu "io non mi meritavo questo trattamento".
Uno strappo al cuore, ecco cosa provo ancora, due anni da quella volta che non sono riuscito a ricucire.
e che sanguina ogni tanto.
Sento ancora il bisogno di rivederla e dirle qualcosa, i miei sentimenti sono altalenanti: a volte la penso con rabbia (mai con odio) a volte con tristezza.
Quella volta quando decisi di rompere presi la decisione giusta, so che è stata la decisione giusta per riaffermare la mia dignità visto che mi ero reso un cagnolino, ma la amavo tanto e quando ami dai tutto te stesso, soprattutto il tempo e il pensiero.
Oggi non ho il cuore sereno e vorrei scriverle ma ho paura della sua reazione, ho paura che mi ferisca facendosi passare per la vittima, ma non c'è un carnefice da nessun lato, ma una persona che ha amato e che ha sofferto e continua a soffrire c'è e spero che lei se ne renda conto, è una persona abbastanza orgogliosa.
Ma soprattutto scriverle sarebbe giusto per cominciare a ricucire quella ferita?
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

dopo vari anni trascorsi dalla doccia fredda datale dalla ragazza,
per dirla in termini tecnici sembrerebbe che Lei non riesca ad elaborare il lutto della morte della speranza.
Non riesca cioè ad accettare che la realtà non corrisponde ai propri sogni, speranze, aspettative;
e che dunque ad alcune cose (sentimenti) occorre .. fare il funerale.

Però la lettura del suo storico,
che ognuno di noi Specialisti saggiamente fa per capire meglio la persona che scrive,
mi suggerisce anche un'altra lettura.
Del tempo fa raccontava qui di soffrire di DOC. Talvolta l'avere una persona sempre nei propri pensieri non è segno di amore, bensì di DOC.

Cosa ne pensa?
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Gentile dottoressa, io col DOC ho quasi risolto, avevo fatto una terapia farmacologica che mi ha eliminato gran parte del disturbo, qualcosa ancora rimane, ma mi viene difficile da pensare che tra tutti i sintomi che il DOC che conosco ci sia proprio questo. Io non riesco a elaborare il lutto, vero, perché non riesco a odiarla perché penso sia una brava persona e non mi ha fatto male con malizia
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

l'elaborazione del lutto non ha nulla a che fare con l'odio.
E' un processo personale interiore che porta la persona - LEI - a rendersi profondamente conto che il proprio sentimento non è (mai stato) corrisposto e ad accettare pur con dolore questa dura realtà.
Ovviamente questo non intacca nè la stima nè l'eventuale amicizia verso l'altra persona, ma gisce unicamente sul proprio atteggiamento nei confronti della realtà.
Ciò a cui occorre fare il funerale non è l'altra persona, bensì le prorie illusioni, il proprio inutile attaccamento.
E' il passo necessario per ricominciare a vivere una vita affettiva libera.

Per tornare al suo titolo: "Come faccio a dimenticarmi di un amore non corrisposto?"
dimenticare non si può, si può collocare in un un altro "comparto" della propria vita.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Va bene dottoressa, tornato a Bologna, voglio cominciare un percorso di terapia. Non so che tipo di psicoterapeuta devo cercare sui siti online perché non so in quale categoria ricade il mio problema. Quando mi manca qualcosa la costruisco nella mia mente per soddisfare il bisogno, un meccanismo usato fin da bambino. Questo mi porta a creare scenari con quella ragazza ogni giorno.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

cerchi un/a psicoterapeuta con esperienza.
Le informazioni le trova in Albo Psicologi, vetrina personale. Lì le informazioni sono vere.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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