Forte attrazione nei confronti di un'amica
Buongiorno,
sono una ragazza di 27 anni, in una relazione stabile con un ragazzo da 7.
Qualche mese fa, ho conosciuto una ragazza, con la quale ho da subito stretto un forte legame di complicità.
Ci siamo conosciute durante un corso universitario: abbiamo frequentato, assieme ad altre venti persone, un corso super intensivo concentrato in due mesi.
Dunque, eravamo solite vederci cinque o anche sei giorni su sette.
Nel contesto del corso, abbiamo iniziato a legare.
Non c'è stato un vero e proprio momento che ricordo, ma semplicemente dopo aver scambiato qualche parola ci siamo avvicinate e abbiamo iniziato a sederci vicine ogni giorno e stare sempre insieme.
Fin da subito, il nostro rapporto ha preso una piena particolare: condividiamo lo stesso senso dell'umorismo, e la nostra relazione si basa su battute ironiche, finte prese in giro, ammiccamenti.
Ma ciò che è nato come un'amicizia credo si sia evoluto in qualcosa di più.
Il modo in cui ci stuzzichiamo e dialoghiamo assume spesso i caratteri del flirt.
Tant'è che la tensione tra di noi era palpabile, e attraverso qualche battuta credo che se ne sia accorto anche qualcun altro dei partecipanti al corso.
Quando mi sedevo vicino a lei, sentivo una forte tensione.
E credo che questa tensione sia almeno parzialmente reciproca, perché ho percepito anche da parte sua spesso una rigidità o un imbarazzo in occasione di qualche minimo contatto fisico o di qualche sguardo prolungato.
Tutto ciò non è mai stato dichiarato, anche perché sia io che lei siamo impegnate in relazioni stabili con dei ragazzi.
Ho però scoperto che lei è dichiaratamente bisessuale, quindi la possibilità che possa essere attratta da una donna è reale.
Anche io mi identifico come bisessuale, anche se non l'ho mai fatto sapere.
Mi sono sempre sentita attratta da entrambi i sessi, e forse non l'ho ancora accettato del tutto.
In ogni caso, ora che è finito il corso io e questa ragazza siamo rimaste in contatto.
Ci vediamo molto meno, ma ci scriviamo ed entrambe abbiamo la volontà di coltivare il rapporto.
Io da lei voglio un'amicizia, perché insieme stiamo bene, ci siamo trovate sotto ogni punto di vista, stiamo coltivando un rapporto che non è facile trovare.
Ma allo stesso tempo continuo a sentire quella tensione che ci caratterizza: qualche giorno fa siamo uscite assieme ad un'altra amica, e non riuscivamo a smettere di stuzzicarci l'un l'altra.
Spesso credo di immaginarmi tutto, ma quando incrociamo lo sguardo si percepisce una tensione forte, che non può essere solo nella mia mente.
Come faccio a sapere che non mi sto immaginando tutto?
E come posso coltivare l'amicizia nonostante la tensione?
Vorrei ridurre i flirt, anche perché mi sembra di "tradire" il mio partner pensando spesso a lei.
Il pensiero ricorrente verso un'altra persona è una forma di tradimento?
Mi sento un po' ossessionata e persa.
Grazie a chi mi aiuterà a mettere ordine nei cassetti della mia mente.
sono una ragazza di 27 anni, in una relazione stabile con un ragazzo da 7.
Qualche mese fa, ho conosciuto una ragazza, con la quale ho da subito stretto un forte legame di complicità.
Ci siamo conosciute durante un corso universitario: abbiamo frequentato, assieme ad altre venti persone, un corso super intensivo concentrato in due mesi.
Dunque, eravamo solite vederci cinque o anche sei giorni su sette.
Nel contesto del corso, abbiamo iniziato a legare.
Non c'è stato un vero e proprio momento che ricordo, ma semplicemente dopo aver scambiato qualche parola ci siamo avvicinate e abbiamo iniziato a sederci vicine ogni giorno e stare sempre insieme.
Fin da subito, il nostro rapporto ha preso una piena particolare: condividiamo lo stesso senso dell'umorismo, e la nostra relazione si basa su battute ironiche, finte prese in giro, ammiccamenti.
Ma ciò che è nato come un'amicizia credo si sia evoluto in qualcosa di più.
Il modo in cui ci stuzzichiamo e dialoghiamo assume spesso i caratteri del flirt.
Tant'è che la tensione tra di noi era palpabile, e attraverso qualche battuta credo che se ne sia accorto anche qualcun altro dei partecipanti al corso.
Quando mi sedevo vicino a lei, sentivo una forte tensione.
E credo che questa tensione sia almeno parzialmente reciproca, perché ho percepito anche da parte sua spesso una rigidità o un imbarazzo in occasione di qualche minimo contatto fisico o di qualche sguardo prolungato.
Tutto ciò non è mai stato dichiarato, anche perché sia io che lei siamo impegnate in relazioni stabili con dei ragazzi.
Ho però scoperto che lei è dichiaratamente bisessuale, quindi la possibilità che possa essere attratta da una donna è reale.
Anche io mi identifico come bisessuale, anche se non l'ho mai fatto sapere.
Mi sono sempre sentita attratta da entrambi i sessi, e forse non l'ho ancora accettato del tutto.
In ogni caso, ora che è finito il corso io e questa ragazza siamo rimaste in contatto.
Ci vediamo molto meno, ma ci scriviamo ed entrambe abbiamo la volontà di coltivare il rapporto.
Io da lei voglio un'amicizia, perché insieme stiamo bene, ci siamo trovate sotto ogni punto di vista, stiamo coltivando un rapporto che non è facile trovare.
Ma allo stesso tempo continuo a sentire quella tensione che ci caratterizza: qualche giorno fa siamo uscite assieme ad un'altra amica, e non riuscivamo a smettere di stuzzicarci l'un l'altra.
Spesso credo di immaginarmi tutto, ma quando incrociamo lo sguardo si percepisce una tensione forte, che non può essere solo nella mia mente.
Come faccio a sapere che non mi sto immaginando tutto?
E come posso coltivare l'amicizia nonostante la tensione?
Vorrei ridurre i flirt, anche perché mi sembra di "tradire" il mio partner pensando spesso a lei.
Il pensiero ricorrente verso un'altra persona è una forma di tradimento?
Mi sento un po' ossessionata e persa.
Grazie a chi mi aiuterà a mettere ordine nei cassetti della mia mente.
Buongiorno,
dalla sua descrizione emerge chiaramente che questo legame l’ha coinvolta molto più di quanto si aspettasse. È normale che, quando si incontra una persona con cui si sviluppa una forte intesa, possano nascere sensazioni che vanno oltre l’amicizia, soprattutto se ci si riconosce anche nell’orientamento sessuale dell’altro.
Non è detto che tutto ciò che percepisce sia immaginato : spesso il corpo e gli sguardi comunicano più delle parole. Tuttavia, l’importante non è stabilire se l’altra ragazza provi lo stesso, ma capire lei come vuole gestire questa situazione.
Il fatto che si senta in colpa nei confronti del suo partner indica che la parte più difficile per lei non è l’amicizia in sé, ma la tensione che si è creata. Coltivare un rapporto amicale è possibile, ma richiede consapevolezza e limiti chiari: se ridurre i momenti di flirt la fa stare meglio, può provare a spostare il focus su interessi comuni e condivisioni che non abbiano quel sottofondo ambivalente.
Infine, rispetto alla domanda sul tradimento : non è raro avere pensieri o fantasie al di fuori della coppia, ma è la scelta di come gestirli a fare la differenza. Se per lei questi pensieri diventano troppo invadenti o la fanno soffrire, potrebbe essere utile parlarne in un percorso personale, così da comprendere meglio cosa desidera davvero e da che parte vuole orientare le sue relazioni.
Resto a disposizione,
dalla sua descrizione emerge chiaramente che questo legame l’ha coinvolta molto più di quanto si aspettasse. È normale che, quando si incontra una persona con cui si sviluppa una forte intesa, possano nascere sensazioni che vanno oltre l’amicizia, soprattutto se ci si riconosce anche nell’orientamento sessuale dell’altro.
Non è detto che tutto ciò che percepisce sia immaginato : spesso il corpo e gli sguardi comunicano più delle parole. Tuttavia, l’importante non è stabilire se l’altra ragazza provi lo stesso, ma capire lei come vuole gestire questa situazione.
Il fatto che si senta in colpa nei confronti del suo partner indica che la parte più difficile per lei non è l’amicizia in sé, ma la tensione che si è creata. Coltivare un rapporto amicale è possibile, ma richiede consapevolezza e limiti chiari: se ridurre i momenti di flirt la fa stare meglio, può provare a spostare il focus su interessi comuni e condivisioni che non abbiano quel sottofondo ambivalente.
Infine, rispetto alla domanda sul tradimento : non è raro avere pensieri o fantasie al di fuori della coppia, ma è la scelta di come gestirli a fare la differenza. Se per lei questi pensieri diventano troppo invadenti o la fanno soffrire, potrebbe essere utile parlarne in un percorso personale, così da comprendere meglio cosa desidera davvero e da che parte vuole orientare le sue relazioni.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 403 visite dal 08/09/2025.
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