Gestione rabbia, donna post 35 anni , gelosia
Buongiorno,
sono in una relazione da quattro anni con una donna di 35 anni, orfana da 15 anni e senza figli. Ho sempre notato una certa impulsività nel suo carattere. Nella vita di coppia tutto procede normalmente, ma ogni 2-3 mesi si verificano episodi di rabbia, spesso scatenati da gelosia improvvisa.
Lei sostiene di aver percepito uno sguardo malizioso di un’altra ragazza nei miei confronti. Durante questi momenti la sua voce si alza, ripete frasi dure relative alla causa della sua rabbia, che però non sfocia mai in azioni impulsive. Questi episodi possono durare anche diverse ore. Altri momenti di tensione nascono da fraintendimenti, soprattutto quando è sotto forte stress lavorativo.
Mi chiedo se questa gelosia sia legata a una paura di abbandono, se l’età premenopausale possa influire e se siano utili tecniche o terapie per gestire meglio la situazione.
Grazie.
sono in una relazione da quattro anni con una donna di 35 anni, orfana da 15 anni e senza figli. Ho sempre notato una certa impulsività nel suo carattere. Nella vita di coppia tutto procede normalmente, ma ogni 2-3 mesi si verificano episodi di rabbia, spesso scatenati da gelosia improvvisa.
Lei sostiene di aver percepito uno sguardo malizioso di un’altra ragazza nei miei confronti. Durante questi momenti la sua voce si alza, ripete frasi dure relative alla causa della sua rabbia, che però non sfocia mai in azioni impulsive. Questi episodi possono durare anche diverse ore. Altri momenti di tensione nascono da fraintendimenti, soprattutto quando è sotto forte stress lavorativo.
Mi chiedo se questa gelosia sia legata a una paura di abbandono, se l’età premenopausale possa influire e se siano utili tecniche o terapie per gestire meglio la situazione.
Grazie.
Buongiorno,
ciò che ci fa arrabbiare ha cause molto diverse da persona a persona, inscritte nella propria genetica e nella propria storia, non c'è mai un nesso causale diretto.
Detto ciò, non mi è chiaro se domanda "tecniche o terapie per gestire meglio la situazione" per sè stesso o da proporre alla sua compagna?
ciò che ci fa arrabbiare ha cause molto diverse da persona a persona, inscritte nella propria genetica e nella propria storia, non c'è mai un nesso causale diretto.
Detto ciò, non mi è chiaro se domanda "tecniche o terapie per gestire meglio la situazione" per sè stesso o da proporre alla sua compagna?
Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it
Utente
per la mia compagna, mi sembra che si tratti di un disturbo post traumatico da stress, o di psicosi?
Il punto non è tanto andare a cercare una diagnosi psicopatologica (peraltro mi sentirei di escludere la psicosi, se i segnali sono quelli di cui ci parla). Quello che suggerirei alla signora, immaginando che questi picchi di rabbia siano un problema e una fatica per la sua compagna, sarebbe di chiedere una consulenza psicologica per capire meglio il suo funzionamento (semplificando: cosa mi fa stare tanto male e quali ne sono le cause più profonde) e come può modificare ciò che non le piace di se stessa, che è un lavoro che si fa con un percorso di psicoterapia.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 460 visite dal 16/09/2025.
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