Sono esaurita e non so come venirne fuori
Scrivo in un momento di incredibile difficoltà mentale, che non so come risolvere.
Tutto è nato dalla banale conoscenza con un uomo, che ha risvegliato in me desideri e sensazioni che non provavo più da anni.
Con mio marito l’amore e la passione si sono spenti già da tempo, almeno da una decina di anni (ne sono 20 che stiamo insieme) non sono più innamorata, anzi, mi da fastidio la sola presenza.
Lui è una brava persona ma è stato sempre molto semplice e per nulla cerebrale, non mi sono mai sentita capita o supportata in nulla, tantomeno economicamente, e ho sempre pensato in toto alla famiglia e ai figli.
L’altro uomo è sposato, non mi vuole se non per sesso, ma al di là di quello io lo penso sempre perché è il prototipo di persona che potrebbe piacermi.
Questo ha riaperto in me una voragine, mi ha messo davanti la consapevolezza che di mio marito non amo nulla e sto con lui solo per dovere e per pietà, perché appena gli ho detto come stanno le cose si è disperato con urla pianti e scenate.
Io sono arrivata all’esasperazione, non sopporto nemmeno i miei figli che sono irruenti, maleducati, egoisti.
Sono sempre stata una donna modello ma ogni Vorrei scappare lontano da tutti e vivere la mia vita, solo per me.
Ho ricominciato a fumare pensando che al massimo potrei morire, e quindi risolverei i miei problemi, o comunque contrarre una malattia, così potrei avere la scusa di vivere i miei ultimi giorni come desidero, in libertà, senza obblighi e doveri che mi stanno di struggendo.
Mi sento vecchia (42 anni) , sento che la vita mi sta sfuggendo di mano vicino a una persona che non amo, sento di non avere via di uscita perché non posso fare soffrire i miei figli.
Ho parlato con mia madre e mia sorella che minimizzano, perché preferiscono non sapere quanto è profondo il mio malessere.
Io faccio pensieri suicidi ogni giorno, vorrei solo scappare dalle responsabilità.
Non so se la terapia potrebbe aiutarmi, se gli psicofarmaci possono farlo, so solo che il mio malessere è devastante e reale, e io non riesco più ad andare avanti così.
Tutto è nato dalla banale conoscenza con un uomo, che ha risvegliato in me desideri e sensazioni che non provavo più da anni.
Con mio marito l’amore e la passione si sono spenti già da tempo, almeno da una decina di anni (ne sono 20 che stiamo insieme) non sono più innamorata, anzi, mi da fastidio la sola presenza.
Lui è una brava persona ma è stato sempre molto semplice e per nulla cerebrale, non mi sono mai sentita capita o supportata in nulla, tantomeno economicamente, e ho sempre pensato in toto alla famiglia e ai figli.
L’altro uomo è sposato, non mi vuole se non per sesso, ma al di là di quello io lo penso sempre perché è il prototipo di persona che potrebbe piacermi.
Questo ha riaperto in me una voragine, mi ha messo davanti la consapevolezza che di mio marito non amo nulla e sto con lui solo per dovere e per pietà, perché appena gli ho detto come stanno le cose si è disperato con urla pianti e scenate.
Io sono arrivata all’esasperazione, non sopporto nemmeno i miei figli che sono irruenti, maleducati, egoisti.
Sono sempre stata una donna modello ma ogni Vorrei scappare lontano da tutti e vivere la mia vita, solo per me.
Ho ricominciato a fumare pensando che al massimo potrei morire, e quindi risolverei i miei problemi, o comunque contrarre una malattia, così potrei avere la scusa di vivere i miei ultimi giorni come desidero, in libertà, senza obblighi e doveri che mi stanno di struggendo.
Mi sento vecchia (42 anni) , sento che la vita mi sta sfuggendo di mano vicino a una persona che non amo, sento di non avere via di uscita perché non posso fare soffrire i miei figli.
Ho parlato con mia madre e mia sorella che minimizzano, perché preferiscono non sapere quanto è profondo il mio malessere.
Io faccio pensieri suicidi ogni giorno, vorrei solo scappare dalle responsabilità.
Non so se la terapia potrebbe aiutarmi, se gli psicofarmaci possono farlo, so solo che il mio malessere è devastante e reale, e io non riesco più ad andare avanti così.
Gentile signora,
a me sembra che i nodi di cui ha intessuto la sua vita, forse fatti di esasperato senso del dovere, senso di colpa, paura della solitudine, siano venuti al pettine.
Tutti possiamo sbagliare, ma non dobbiamo portare avanti l'errore fino al punto di morirne.
Lei può aver sbagliato nello scegliere suo marito, o nel costruire la vita matrimoniale e familiare, o in tutte e due le cose. Constatazione dolorosa, certo, ma meglio avere il coraggio di riconoscerlo e cercare il rimedio o i rimedi per uscirne, che lasciarsi morire.
La recente attrazione per un uomo non è che il campanello d'allarme che la avvisa che lei è ancora viva e vuole vivere.
Nell'incomprensione e nella resistenza di chi le sta intorno, un supporto psicologico è più che utile: è indispensabile. Pensi ad una consulenza anche breve, se non ha i mezzi per altro.
Le faccio i più sinceri auguri.
a me sembra che i nodi di cui ha intessuto la sua vita, forse fatti di esasperato senso del dovere, senso di colpa, paura della solitudine, siano venuti al pettine.
Tutti possiamo sbagliare, ma non dobbiamo portare avanti l'errore fino al punto di morirne.
Lei può aver sbagliato nello scegliere suo marito, o nel costruire la vita matrimoniale e familiare, o in tutte e due le cose. Constatazione dolorosa, certo, ma meglio avere il coraggio di riconoscerlo e cercare il rimedio o i rimedi per uscirne, che lasciarsi morire.
La recente attrazione per un uomo non è che il campanello d'allarme che la avvisa che lei è ancora viva e vuole vivere.
Nell'incomprensione e nella resistenza di chi le sta intorno, un supporto psicologico è più che utile: è indispensabile. Pensi ad una consulenza anche breve, se non ha i mezzi per altro.
Le faccio i più sinceri auguri.
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 311 visite dal 14/09/2025.
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