Perché una relazione affettiva fa soffrire e mina l'autostima?
Relazione altalenante.
Buon pomeriggio, vi contatto per aiuto, supporto e consigli.
Sono impegnata (ragazza 24 anni) da un anno con un ragazzo (26), vi scrivo per capire come muovermi in questa relazione.
Non ho mai avuto rapporti sessuali completi, nella mia vita, ma soltanto a livello orale perché non sono mai riuscita a lasciarmi andare totalmente.
Col mio attuale partner i primi 4 mesi ho avuto solo rapporti intimi orali (per il mio lui questo non era un problema), quando poi ero pronta a lasciarmi andare e concedermi totalmente a lui, è qua che ho ricevuto un duro colpo: per diversi giorni gli dissi di andare a prendere le precauzioni e lui ogni volta diceva di poi vediamo, andiamo a prenderle...
Alla fine non le abbiamo più prese, non abbiamo fatto nulla e continuato con i rapporti orali.
Anche questi ultimi sono diventati poi col passare dei mesi sporadici (fino ad Aprile) , e anche in questi ultimi rapporti sono stata sempre io a dare, ad una certa lui ha iniziato a non toccarmi più.
Questi suoi comportamenti non so se siano normali, ma mi fanno soffrire.
Proprio per questo gli ho domandato svariate volte se lui fosse ancora attratto da me fisicamente, se gli piacessi, e lui mi ha risposto di sì, dicendomi che sta aspettando da un anno il momento esatto per farlo con me (questo pensiero l'ha maturato in seguito a diversi episodi che gli hanno portato a pensare ciò).
Insomma tutta questa situazione mina la mia autostima e mi fa stare male quando ci penso, si innescano paure in me del tipo forse dice che gli piaccio ma non è vero, sono brutta, non gli piaccio più fisicamente, devo dimagrire... e ricollego queste cose alla mancanza di sesso.
Dall' altro lato, è dolce sì, premuroso, comprensivo, però ogni volta che dobbiamo vederci in settimana sembra che devo stare a pregarlo (è pigro anche) , lui è quel tipo di persona che se non mi vede per due settimane sta bene io invece no, ho bisogno di vederlo in settimana anche una o due volte.
Mi trovo in questa gabbia, non so cosa pensare, come muovermi per questo chiedo aiuto a voi.
Attendo vivamente una vostra risposta, buona giornata
Buon pomeriggio, vi contatto per aiuto, supporto e consigli.
Sono impegnata (ragazza 24 anni) da un anno con un ragazzo (26), vi scrivo per capire come muovermi in questa relazione.
Non ho mai avuto rapporti sessuali completi, nella mia vita, ma soltanto a livello orale perché non sono mai riuscita a lasciarmi andare totalmente.
Col mio attuale partner i primi 4 mesi ho avuto solo rapporti intimi orali (per il mio lui questo non era un problema), quando poi ero pronta a lasciarmi andare e concedermi totalmente a lui, è qua che ho ricevuto un duro colpo: per diversi giorni gli dissi di andare a prendere le precauzioni e lui ogni volta diceva di poi vediamo, andiamo a prenderle...
Alla fine non le abbiamo più prese, non abbiamo fatto nulla e continuato con i rapporti orali.
Anche questi ultimi sono diventati poi col passare dei mesi sporadici (fino ad Aprile) , e anche in questi ultimi rapporti sono stata sempre io a dare, ad una certa lui ha iniziato a non toccarmi più.
Questi suoi comportamenti non so se siano normali, ma mi fanno soffrire.
Proprio per questo gli ho domandato svariate volte se lui fosse ancora attratto da me fisicamente, se gli piacessi, e lui mi ha risposto di sì, dicendomi che sta aspettando da un anno il momento esatto per farlo con me (questo pensiero l'ha maturato in seguito a diversi episodi che gli hanno portato a pensare ciò).
Insomma tutta questa situazione mina la mia autostima e mi fa stare male quando ci penso, si innescano paure in me del tipo forse dice che gli piaccio ma non è vero, sono brutta, non gli piaccio più fisicamente, devo dimagrire... e ricollego queste cose alla mancanza di sesso.
Dall' altro lato, è dolce sì, premuroso, comprensivo, però ogni volta che dobbiamo vederci in settimana sembra che devo stare a pregarlo (è pigro anche) , lui è quel tipo di persona che se non mi vede per due settimane sta bene io invece no, ho bisogno di vederlo in settimana anche una o due volte.
Mi trovo in questa gabbia, non so cosa pensare, come muovermi per questo chiedo aiuto a voi.
Attendo vivamente una vostra risposta, buona giornata
Gentile paziente,
la relazione che descrivi presenta dinamiche complesse e problematiche che impattano negativamente sul tuo benessere emotivo e sulla tua autostima. È fondamentale analizzare i comportamenti del tuo partner e le tue reazioni per capire come gestire al meglio la situazione.
La relazione sembra caratterizzata da alti e bassi (da qui "altalenante"), con una diminuzione dell'intimità fisica (sia completa che orale) e una certa passività/pigrizia da parte del tuo partner nell'impegno relazionale e nell'intimità.
- Comportamenti del partner:
- Ritardo nell'adozione di precauzioni per il sesso completo, che porta all'interruzione dell'atto.
- Diminuzione della frequenza dei rapporti orali.
- Mancanza di iniziativa nell'intimità fisica (tu sei sempre stata tu a dare).
- Affermazioni di attrazione ma con giustificazioni vaghe sul "momento giusto" che non arriva mai.
- Pigrizia nell'organizzare gli incontri settimanali, richiedendo un tuo continuo impegno.
- Le tue reazioni:
- Sofferenza emotiva e fisica.
- Dubbi sulla sua reale attrazione e sul tuo valore fisico.
- Insorgenza di insicurezze e pensieri negativi sull'aspetto fisico (paure di non essere abbastanza, di dover dimagrire).
- Sensazione di intrappolamento nella relazione.
Parla apertamente con il tuo partner dei tuoi sentimenti, delle tue insicurezze e dei tuoi bisogni. Esprimi chiaramente come i suoi comportamenti ti fanno sentire.
Definisci i tuoi limiti: Non accettare comportamenti che ti fanno soffrire o minano la tua autostima.
e chiediti se questa relazione ti sta arricchendo o impoverendo.
Considera la possibilità di un supporto professionale: se la situazione persiste e ti senti sopraffatta, puoi rivolgerti a un terapeuta per elaborare le tue emozioni e trovare strategie per gestire la relazione o prendere decisioni importanti.
È importante ricordare che meriti una relazione in cui ti senti amata, rispettata e desiderata. Non accontentarti di meno.
Un cordiale saluto,
dr Germi Sabrina
la relazione che descrivi presenta dinamiche complesse e problematiche che impattano negativamente sul tuo benessere emotivo e sulla tua autostima. È fondamentale analizzare i comportamenti del tuo partner e le tue reazioni per capire come gestire al meglio la situazione.
La relazione sembra caratterizzata da alti e bassi (da qui "altalenante"), con una diminuzione dell'intimità fisica (sia completa che orale) e una certa passività/pigrizia da parte del tuo partner nell'impegno relazionale e nell'intimità.
- Comportamenti del partner:
- Ritardo nell'adozione di precauzioni per il sesso completo, che porta all'interruzione dell'atto.
- Diminuzione della frequenza dei rapporti orali.
- Mancanza di iniziativa nell'intimità fisica (tu sei sempre stata tu a dare).
- Affermazioni di attrazione ma con giustificazioni vaghe sul "momento giusto" che non arriva mai.
- Pigrizia nell'organizzare gli incontri settimanali, richiedendo un tuo continuo impegno.
- Le tue reazioni:
- Sofferenza emotiva e fisica.
- Dubbi sulla sua reale attrazione e sul tuo valore fisico.
- Insorgenza di insicurezze e pensieri negativi sull'aspetto fisico (paure di non essere abbastanza, di dover dimagrire).
- Sensazione di intrappolamento nella relazione.
Parla apertamente con il tuo partner dei tuoi sentimenti, delle tue insicurezze e dei tuoi bisogni. Esprimi chiaramente come i suoi comportamenti ti fanno sentire.
Definisci i tuoi limiti: Non accettare comportamenti che ti fanno soffrire o minano la tua autostima.
e chiediti se questa relazione ti sta arricchendo o impoverendo.
Considera la possibilità di un supporto professionale: se la situazione persiste e ti senti sopraffatta, puoi rivolgerti a un terapeuta per elaborare le tue emozioni e trovare strategie per gestire la relazione o prendere decisioni importanti.
È importante ricordare che meriti una relazione in cui ti senti amata, rispettata e desiderata. Non accontentarti di meno.
Un cordiale saluto,
dr Germi Sabrina
Dr.ssa Sabrina Germi
Psicologo Clinico e Forense
Psicoterapeuta Breve Strategico
Pedagogista dello sviluppo e Mediatore Familiare
Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Utente
Vi ringrazio infinitamente dottoressa per il tempo che mi avete dedicato
Di nulla, auguri
Dr.ssa Sabrina Germi
Psicologo Clinico e Forense
Psicoterapeuta Breve Strategico
Pedagogista dello sviluppo e Mediatore Familiare
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 387 visite dal 18/09/2025.
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