Relazione extraconiugale che mi sta deteriorando dentro. Non sono più me stessa
Buongiorno a tutti,
scrivo per raccontarvi brevemente la mia storia.
Ho iniziato una relazione extraconiugale circa due anni fa.
All'inizio ero restìa, ci sono voluti sette mesi per cadere in questa "trappola" di finta felicità e vera sofferenza.
Lui ha 12 anni più di me, sposato con una mia "amica" (ho tradito anche questo valore).
Dopo un lungo periodo di messaggi e chiacchierate mi sono ritrovata innamorata senza neppure accorgermene, per tale motivo una sera ho deciso di vederlo e da lì è iniziato tutto.
Ci sentiamo tutti i giorni, ci vediamo in ogni momento possibile.
Quando lui è a casa mi scrive in continuazione ed io faccio lo stesso.
Abbiamo tolto quasi tutto alle nostre rispettive famiglie: supporto, attenzioni, presenza emotiva, priorità...tutto!
Tra me e mio marito non ci sono rapporti e lo stesso lui con sua moglie (purtroppo lo so perché conosco lei).
Lui non intende lasciare la famiglia, me lo ha detto più volte, ma afferma che sono essenziale per la sua vita.
Io, invece, non riesco a vivere così.
Ho tentato in questo due anni di lasciarlo tante volte, ma ho paura.
Pausa di cosa?
Paura che torno dalla moglie?
Lui mi fa sentire importante, ma io voglio tornare ad essere libera di gestire le mie emozioni.
Non voglio essere felice perché lui si è fatto sentire di più (esempio).
Non voglio essere triste e soprattutto provare così tanta ANSIA quando lui è solo con sua moglie.
Come devo fare?
Vado contro me stessa.
Da cosa sono bloccata?
Grazie mille a tutti.
scrivo per raccontarvi brevemente la mia storia.
Ho iniziato una relazione extraconiugale circa due anni fa.
All'inizio ero restìa, ci sono voluti sette mesi per cadere in questa "trappola" di finta felicità e vera sofferenza.
Lui ha 12 anni più di me, sposato con una mia "amica" (ho tradito anche questo valore).
Dopo un lungo periodo di messaggi e chiacchierate mi sono ritrovata innamorata senza neppure accorgermene, per tale motivo una sera ho deciso di vederlo e da lì è iniziato tutto.
Ci sentiamo tutti i giorni, ci vediamo in ogni momento possibile.
Quando lui è a casa mi scrive in continuazione ed io faccio lo stesso.
Abbiamo tolto quasi tutto alle nostre rispettive famiglie: supporto, attenzioni, presenza emotiva, priorità...tutto!
Tra me e mio marito non ci sono rapporti e lo stesso lui con sua moglie (purtroppo lo so perché conosco lei).
Lui non intende lasciare la famiglia, me lo ha detto più volte, ma afferma che sono essenziale per la sua vita.
Io, invece, non riesco a vivere così.
Ho tentato in questo due anni di lasciarlo tante volte, ma ho paura.
Pausa di cosa?
Paura che torno dalla moglie?
Lui mi fa sentire importante, ma io voglio tornare ad essere libera di gestire le mie emozioni.
Non voglio essere felice perché lui si è fatto sentire di più (esempio).
Non voglio essere triste e soprattutto provare così tanta ANSIA quando lui è solo con sua moglie.
Come devo fare?
Vado contro me stessa.
Da cosa sono bloccata?
Grazie mille a tutti.
Gentile signora,
queste storie hanno sempre li stesso copione e hanno il solo scopo di appagare in ogni persona dei bisogni. Ora, bisognerebbe capire che cosa soddisfa in Lei questa relazione.
Per questa finalità proverei a chiedere una consulenza diretta ad uno psicologo, in modo da dare una risposta alle Sue domande.
Nel frattempo, vorrei sottolineare quanto scrive:
"Lui non intende lasciare la famiglia, me lo ha detto più volte, ma afferma che sono essenziale per la sua vita.
Io, invece, non riesco a vivere così."
A prescindere da quello che potrebbe raccontarLe quell'uomo, fa bene a focalizzarsi su ciò che vuole Lei e che è più sensato per Lei.
Cordiali saluti,
queste storie hanno sempre li stesso copione e hanno il solo scopo di appagare in ogni persona dei bisogni. Ora, bisognerebbe capire che cosa soddisfa in Lei questa relazione.
Per questa finalità proverei a chiedere una consulenza diretta ad uno psicologo, in modo da dare una risposta alle Sue domande.
Nel frattempo, vorrei sottolineare quanto scrive:
"Lui non intende lasciare la famiglia, me lo ha detto più volte, ma afferma che sono essenziale per la sua vita.
Io, invece, non riesco a vivere così."
A prescindere da quello che potrebbe raccontarLe quell'uomo, fa bene a focalizzarsi su ciò che vuole Lei e che è più sensato per Lei.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 238 visite dal 04/11/2025.
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