Ansia ogni volta che mi trovo a frequentare una ragazza
Salve a tutti, a breve dovrei iniziare un percorso di psicoterapia...
Mi chiamo Gennaro vengo da Napoli e ho 31 anni, vi voglio raccontare del mio problema che mi affligge da anni ormai.
Ogni donna che io conosca, sono sempre e solamente intenzionato ad avere rapporti fisici, fin qui non mi provoca disagio, mi provoca disagio nel momento in cui quella persona può piacermi magari e andare oltre (parlo anche di una frequentazione), mi si presenta quest’ansia terribile, come se il mio corpo rifiutasse l’impegno con una persona, soprattutto se questa persona mi fa capire che è intenzionata ad andare oltre la cosa fisica e quando mi capita mi sento veramente un uomo così piccolo.
Quest’ansia che vi parlo mi ruba veramente le giornate, si presentano pensieri al mattino quando tipo sto per svegliarmi, non riesco a concentrami nemmeno sulle cose che faccio quotidianamente, dove provo piacere, magari allenarmi in palestra o svolgere altre attività durante il giorno.
Ricordo che questo problema per la prima volta mi si presentò anni fa’, conobbi una ragazza più grande di me, la conobbi dove mio padre lavorava... all’inizio ci vedevamo solamente per fare sesso, poi la cosa divenne un po’ più intensa, e col passare del tempo ci mettemmo insieme, ma nutrivo sempre dei dubbi riguardo al mio sentimento verso lei, lei era troppo presa di me mentre io forse non lo ero, e li mi scoppiò quest’ansia al mattino che mi svegliava, andai in depressione nel lasciarla e riprenderla, i miei mi portarono da uno psichiatra che ad oggi seguo ancora una terapia farmacologica (efexor 75 mg a pranzo, 4 gocce stiliden e 3 alprazig al mattino)
Nel farlo andavo via, chattavo con altre donne senza fare cose fisiche, poi mi pentivo perché vedevo lei che stava male e ci ritornavo, fin quando mi arresi e la lasciai completamente.
Da quella relazione mi feci l’idea di me che forse non voglio nessuna al mio fianco.
Non so più cosa pensare di me.
Ho fatto anche 8-9 sedute di psicoterapia all’epoca per un altro problema che fortunatamente ho risolto, avevo dei pensieri ossessivi sul mio orientamento sessuale pensavo mi piacessero gli uomini e quel periodo addirittura non uscivo piu’ di casa o evitavo luoghi affollati per paura di fissarli e presi una ricaduta, andai in depressione di nuovo circa due anni fa.
Magari vorrei conoscermi meglio riguardo questa paura (ansia) che mi si presenta ad ogni volta che mi sento con qualcuna, e sinceramente mi sono scocciato nel senso che voglio risolvere una volta per tutte questo problema, conoscere magari se ha radici profonde, qualcosa che ha potuto scaturire questa cosa, premettendo che i miei genitori si sono separati quando io avevo 20/21 anni e ci restai veramente male.
Grazie a tutti voi che leggete questo lungo messaggio.
Mi chiamo Gennaro vengo da Napoli e ho 31 anni, vi voglio raccontare del mio problema che mi affligge da anni ormai.
Ogni donna che io conosca, sono sempre e solamente intenzionato ad avere rapporti fisici, fin qui non mi provoca disagio, mi provoca disagio nel momento in cui quella persona può piacermi magari e andare oltre (parlo anche di una frequentazione), mi si presenta quest’ansia terribile, come se il mio corpo rifiutasse l’impegno con una persona, soprattutto se questa persona mi fa capire che è intenzionata ad andare oltre la cosa fisica e quando mi capita mi sento veramente un uomo così piccolo.
Quest’ansia che vi parlo mi ruba veramente le giornate, si presentano pensieri al mattino quando tipo sto per svegliarmi, non riesco a concentrami nemmeno sulle cose che faccio quotidianamente, dove provo piacere, magari allenarmi in palestra o svolgere altre attività durante il giorno.
Ricordo che questo problema per la prima volta mi si presentò anni fa’, conobbi una ragazza più grande di me, la conobbi dove mio padre lavorava... all’inizio ci vedevamo solamente per fare sesso, poi la cosa divenne un po’ più intensa, e col passare del tempo ci mettemmo insieme, ma nutrivo sempre dei dubbi riguardo al mio sentimento verso lei, lei era troppo presa di me mentre io forse non lo ero, e li mi scoppiò quest’ansia al mattino che mi svegliava, andai in depressione nel lasciarla e riprenderla, i miei mi portarono da uno psichiatra che ad oggi seguo ancora una terapia farmacologica (efexor 75 mg a pranzo, 4 gocce stiliden e 3 alprazig al mattino)
Nel farlo andavo via, chattavo con altre donne senza fare cose fisiche, poi mi pentivo perché vedevo lei che stava male e ci ritornavo, fin quando mi arresi e la lasciai completamente.
Da quella relazione mi feci l’idea di me che forse non voglio nessuna al mio fianco.
Non so più cosa pensare di me.
Ho fatto anche 8-9 sedute di psicoterapia all’epoca per un altro problema che fortunatamente ho risolto, avevo dei pensieri ossessivi sul mio orientamento sessuale pensavo mi piacessero gli uomini e quel periodo addirittura non uscivo piu’ di casa o evitavo luoghi affollati per paura di fissarli e presi una ricaduta, andai in depressione di nuovo circa due anni fa.
Magari vorrei conoscermi meglio riguardo questa paura (ansia) che mi si presenta ad ogni volta che mi sento con qualcuna, e sinceramente mi sono scocciato nel senso che voglio risolvere una volta per tutte questo problema, conoscere magari se ha radici profonde, qualcosa che ha potuto scaturire questa cosa, premettendo che i miei genitori si sono separati quando io avevo 20/21 anni e ci restai veramente male.
Grazie a tutti voi che leggete questo lungo messaggio.
Gentile utente,
Ci dice che i pensieri ossessivi sul suo orientamento sessuale si sono risolti.
In cambio però non riesce a liberarsi ora da un'altra paura continua e costante: ".. mi feci l’idea di me che "forse non voglio nessuna al mio fianco", e questo pensiero le "mangia le giornate".
Se "sinceramente mi sono scocciato nel senso che voglio risolvere una volta per tutte questo problema" prenda la decisione di affrontare un percorso con un/o psicolog* che sia anche psicoterapeuta.
Un percorso può essere più lungo di "8-10 sedute", va avanti fin quando il problema non viene risolto. Si evita così che il problema rivesta altri panni, ma permanendo un funzionamento ossessivo della mente.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Ci dice che i pensieri ossessivi sul suo orientamento sessuale si sono risolti.
In cambio però non riesce a liberarsi ora da un'altra paura continua e costante: ".. mi feci l’idea di me che "forse non voglio nessuna al mio fianco", e questo pensiero le "mangia le giornate".
Se "sinceramente mi sono scocciato nel senso che voglio risolvere una volta per tutte questo problema" prenda la decisione di affrontare un percorso con un/o psicolog* che sia anche psicoterapeuta.
Un percorso può essere più lungo di "8-10 sedute", va avanti fin quando il problema non viene risolto. Si evita così che il problema rivesta altri panni, ma permanendo un funzionamento ossessivo della mente.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Utente
Dottoressa la ringrazio del suo consulto..
Per evitare che il problema rivesta altri panni , cioè che non si appoggi su altre cose, ma permanendo un funzionamento ossessivo della mente vuol dire che è una cosa che anche se trattata mi porterò a vita?
Per evitare che il problema rivesta altri panni , cioè che non si appoggi su altre cose, ma permanendo un funzionamento ossessivo della mente vuol dire che è una cosa che anche se trattata mi porterò a vita?
Gentile utente,
Scrivevo che attaverso un percorso psicologico adeguato,
assieme ad uno psicoterapeuta (solo così un* Psicolog* può curare)
va avanti fin quando il problema non viene risolto. Si evita così che il problema rivesta altri panni.
Il problema di cui parliamo è il funzionamento della mente.
Auspico che tutto risulti chiaro.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Scrivevo che attaverso un percorso psicologico adeguato,
assieme ad uno psicoterapeuta (solo così un* Psicolog* può curare)
va avanti fin quando il problema non viene risolto. Si evita così che il problema rivesta altri panni.
Il problema di cui parliamo è il funzionamento della mente.
Auspico che tutto risulti chiaro.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 238 visite dal 04/11/2025.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.
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