Come gestire la rottura con il mio ragazzo fragile?

Buongiorno,
sono una ragazza di 22 anni e avrei bisogno di un consiglio per capire come comportarmi in una situazione delicata con il mio ragazzo.


Ci conosciamo da 5 anni.
Siamo stati insieme 2 anni, poi ci siamo lasciati; dopo alcuni mesi siamo tornati insieme e adesso da circa un anno stavamo riprovando.
Quest’estate abbiamo avuto una rottura di qualche mese, durante la quale lui ha conosciuto e frequentato un’altra ragazza, con cui ha chiuso subito in quanto si è reso conto di non avermi ancora dimenticata.
Mi ha parlato di questo, dal momento che gli ha causato molto dolore, e abbiamo deciso di vederci nuovamente.

Sebbene inizialmente non ne avesse fatto parola con me, da allora lui vive un fortissimo senso di colpa: dice di sentirsi un mostro, pensa di aver preso in giro lei (perché mentre ci usciva pensava a me), crede di aver tradito me anche se non stavamo insieme, prova vergogna e rifiuta completamente la reazione emotiva molto forte che ha avuto in quel periodo, dicendo che non è stata normale.


A causa di ciò, con in aggiunta insoddisfazione personale e lavorativa, da qualche tempo è entrato in una fase di forte malessere psicologico: si sente confuso, fragile, sotto pressione, dice che il sentimento per me c’è ma sente un peso enorme, non sta bene e non vuole illudermi.
Dice di provare nausea, e malessere anche fisico.

Non vuole parlare con uno specialista e, per questo, sta cercando di allontanarmi per proteggermi, dicendo di voler stare da solo.
Abbiamo quindi deciso di separarci, almeno per ora, per sua scelta.


Io lo rispetto e non voglio invadere il suo spazio, ma allo stesso tempo sono preoccupata, sto male all’idea di non sentirlo e non sapere come sta, proprio mentre sta soffrendo così tanto.
Vorrei capire come posso comportarmi in modo sano e utile per entrambi, come rispettare il suo bisogno di distanza senza abbandonarlo completamente, come offrirgli supporto senza aumentare il suo senso di colpa.


Mi piacerebbe avere un aiuto per comprendere questa dinamica, capire come gestire la comunicazione, i limiti e la mia presenza nella sua vita in questo momento.


Vi ringrazio
Dr. Vincenzo Capretto Psicologo 51 5
Buongiorno,
si sente quanto questa situazione la stia mettendo alla prova e quanto sia difficile per lei restare calma mentre chi ama soffre. È normale sentirsi ansiosa, confusa e sopraffatta, soprattutto quando si cerca di rispettare l’altro senza trascurare se stessa.
Il punto centrale adesso è il suo benessere. Anche se il suo ragazzo sta male, lei ha diritto di proteggersi: non deve sentirsi responsabile della sua sofferenza né annullare i propri bisogni. Restare in attesa continua rischia solo di aumentare ansia, malessere fisico e stress emotivo.
Un passo concreto può essere stabilire confini chiari: rispettare il suo spazio, senza controllarlo o spingersi oltre, e dedicarsi a ciò che le dà equilibrio routine quotidiane, amici, hobby, momenti per sé. Questo le permette di stare vicino senza esaurirsi, mantenendo la sua autonomia emotiva.
Può anche prendersi del tempo per capire come si sente davvero e cosa le serve, senza pressioni. Proteggersi non significa allontanarsi emotivamente, ma prendersi cura di sé mentre osserva la situazione con lucidità.
Non sta sbagliando nulla. Sta imparando a equilibrare cura per l’altro e cura di sé, e questo è un passo prezioso.
Un caro saluto

Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com - 3356314941

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