Non riesco a lasciare il mio ragazzo

Salve,
dopo mesi di dubbi sulla mia storia vi scrivo per chiedere un consulto.
Non mi è mai successo di essere così confusa sul volere stare o meno con una persona.
In passato, se stavo con una persona e mi rendevo conto che non era giusta per me, non avevo problemi ad affrontarla e, se necessario, lasciarla.
Sto con questo ragazzo da 2 anni. Lui è più piccolo di me di 5 anni e la differenza di età inizia a pesare.
Ci siamo messi insieme quando io ero uscita da pochi mesi da una relazione terribile, fatta solo di menzogne e tradimenti (da parte di lui).
Inizialmente non volevo legarmi a nessuno, non mi fidavo, ma il mio attuale ragazzo mi ha dimostrato che potevo fidarmi.
Col tempo, però, ho scoperto dei lati del suo modo di essere con cui non so se posso convivere: ha scatti d'ira e, anche se fisicamente non è violento, mi stressa moltissimo sentirlo urlare e, a volte, insultare me o la persona con cui se la sta prendendo. La madre è molto ansiosa, quasi ossessionata dal figlio: deve controllare ogni sua mossa e riversa su di lui le sue fobie (e ne ha diverse). Inoltre una volta ha convinto lui a 'mettermi alla prova' per vedere come mi comportavo in una data situazione. Inoltre lui soffre di attacchi d'ansia e non sa gestire gli imprevisti, che lo mandano completamente nel pallone.
I rapporti sessuali non sono mai stati un granchè (prima di me lui ha avuto solo 1 partner occasionale e nessun'altra), ma mi ripeto che l'importante è stare bene insieme,cosa che adesso non c'è più.
Ovviamente ho parlato con lui, ma lui nega di avere dei problemi di gestione della rabbia, dell'ansia e dello stress. Per quanto riguarda la madre ammette che "a volte" esagera un po' e vorrebbe che io mi comportassi come se niente fosse successo,ma non riesco a fidarmi di lei perchè ha dimostrato in varie occasioni che vorrebbe controllare me come il figlio, cosa che non permetto neanche a mia madre di fare.
Ho 33 anni, inizio a sentire il cosiddetto orologio biologico, e mi ritrovo con un ragazzo che, per quanto si stia impegnando, è immaturo e col cordone ombelicale ancora attaccato. Inoltre lavora saltuariamente e non ha fretta di trovarsi un lavoro che gli permetta una convivenza.
Per quanto riguarda me il pensiero di sposarmi e di fare dei figli con lui mi sembrano impossibili: dovrei lottare con le ansie sue e della madre e non sarei libera neanche di esprimere qualche mia eventuale preoccupazione perchè la sua ansia peggiorerebbe.
Ci sono dei momenti in cui stiamo bene, ma basta un nulla per rovinare quel breve momento di serenità.
Sono mesi che ci penso, ci siamo anche lasciati per 1 giorno a maggio, poi l'ho chiamato e siamo tornati insieme. In quel momento avevo paura di restare sola (mai provata in vita mia, anzi mi piaceva stare da sola quando capitava...).
Ho riflettuto molto anche sulle mie passate relazioni e su 1 sono pentita di averlo lasciato, ma ormai è sposato con figli. Forse ho paura di ripetere lo stesso errore?
Sono confusa. grazie anticipatame
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
ha fatto un lungo elenco di motivi per cui non varrebbe la pena continuare questa relazione.
Le va di provare a fare la stessa cosa riguardo agli aspetti positivi o ai vantaggi che avrebbe continuare il suo rapporto con l'attuale compagno?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Grazie della pronta risposta.
Ecco gli aspetti positivi:
- mi aiuta se ho bisogno di aiuto logistico (accompagnarmi da qualche parte, ritirare delle cose per me quando non ci sono, badare al gatto se vado fuori per lavoro, etc).
- è sincero
- è abbastanza presente anche quando lontano fisicamente

purtroppo non me ne vengono in mente altri...
vorrei poter dire che mi ascolta, che rispetta le mie opinioni..ma purtroppo non è così...
il suo modo di dimostrare affetto non fa sentire amata (mi tocca e mi propone di andare a letto, non mi dice mai una frase carina o un segno di affetto..)...
qualche anno fa lo avrei lasciato senza remore... perchè adesso non ci riesco?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Qualche anno fa Lei non era la stessa persona che è ora.

La risposta alla sua domanda potrebbe arrivare dal capire quale suo bisogno/necessità questo ragazzo, nonostante tutto, riesca a soddisfare (magari anche non perché é proprio lui, ma per ciò che le riesce a dare).

Penso che, ad esempio, potrebbe riflettere su quali siano le inquietudini che oggi si annidano nel timore di stare da sola, cosa che qualche anno fa viveva invece anche con piacere.
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dopo
Utente
Utente
Grazie, ci rifletterò... spero di trovare una risposta...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
mi associo alla collega nella risposta.
Una relazione affinchè duri, dovrebbe basarsi sul "piacere", non sul "bisogno" dell'altro, perchè altrimenti si correil rischio di confondere il sentire per l'altro con l'aspetto correlato alle cose concrete.
Stare bene con se stessa, amarsi, prepara le basi per poter stare bene con chiunque altro ed attiva la capacità di lasciarsi amare.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Tenga presente che l'aiuto logistico, per quanto possa sembrare poco romantico e scontato, per molte donne finisce per diventare importante. E sentire l'orologio biologico ticchettare non fa che aumentare il senso d'urgenza e costrizione che sta sperimentando. Lei può razionalmente non desiderare avere figli con quest'uomo, ma fatto sta che emotivamente si sente legata a lui. Questo disallineamento doloroso fra razionalità ed emozioni è tipico, se non riuscisse a risolverlo velocemente potrebbe essere indicata una breve consultazione psicologica, per evitare di soffrire inutilmente.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie dei consigli.
Il Dott. Santonocito ha descritto esattamente come mi sento con il totale contrasto tra emozioni e ragione...
Da tempo penso di consultare uno specialista, ma sono molto riservata e devo trovare il coraggio di farlo.
Nel frattempo sto pensando alle vostre parole e spero di fare un po' di chiarezza.
Grazie e buon lavoro
[#8]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ho pensato molto alle vostre parole.
Le cose che mi tengono legata a lui (almeno quelle che ho individuato) sono la compagnia e il fatto di poter contare su qualcuno.
Nella città in cui vivo ho pochissimi amici e la grande città è dispersiva, per cui non sempre ci si riesce a vedere e sentire.
Purtroppo ho disimparato a cavarmela da sola, cosa che prima facevo bene. Però sono convinta che, anche se sarà difficile, posso farcela.
Per quanto riguarda il nostro rapporto ho ancora dei dubbi e paura di fare una scelta sbagliata. In passato mi sono sempre fidata del mio istinto ma, l'ultima volta, mi ha portata a credere di poter passare la mia vita con un uomo che si è poi rivelato un bugiardo (conduceva una doppia vita con un'altra), quindi credo che sia questa la ragione della perdita di fiducia nel mio istinto...Come faccio a fidarmi di nuovo del mio istinto?

Inoltre, se razionalmente penso al nostro rapporto, vedo un disallineamento dei nostri valori:
ad esempio a me non piacciono le persone volgari, che eccedono con battute oscene e che bevono a sproposito. Lui, con i suoi amici, è terribile da questo punto di vista: non hanno nessun rispetto per le donne. Inoltre lui è famoso tra i suoi amici per bere litri d'alcool alle cene...Con me si modera, sia nel linguaggio che nel bere, ma so che per lui è uno sforzo. Non dovremmo essere liberi di essere noi stessi quando stiamo con qualcuno?

Poi c'è il peso sullo stomaco che mi viene quando lui cerca di impormi le sue idee e le sue decisioni (comportamento che hanno i suoi genitori con lui). I miei genitori hanno cercato di fare lo stesso con me e, appena ho potuto, ho lasciato la loro casa e la loro città per vivere la mia vita nel miglior modo possibile e non mi pento di questa decisione, nonostante tutte le difficoltà che ho affrontato. Purtroppo quando lui lo fa con me, sento tutta l'angoscia che provavo quando i miei mi impedivano di seguire la mia strada e le mie inclinazioni. Temo che una vita con lui sarà una lotta continua, come quando vivevo coi miei..e non voglio...
Ho provato a parlargli di questo problema, ma lui dice che non vuole impormi le sue idee, ma che insiste perchè pensa che sia giusto che io faccia le cose che lui pensa che dovrei fare (non è la stessa cosa?) e poi mi chiede di farle per lui se lo amo...
Secondo me non dovrebbe essere così...Se io non concordo col modo di essere del mio partner non dovrei cercare di cambiarlo, solo di capire se posso accettarlo così com'è oppure no...

è così difficile...

vi ringrazio di avermi ascoltata e dei vostri consigli che sono sempre ben accetti...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

forse il problema sta nel fatto che Lei afferma di aver "disimparato" a cavarsela da sola, creando una certa dipendenza dal Suo ragazzo.

Una consultazione psicologica per affrontare questo tema è indicata.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Salve,

so che per voi la consulenza era chiusa, ma ho appena lasciato il mio ragazzo.
Piango, abbiamo pianto entrambi. Sappiamo entrambi che non siamo fatti per stare insieme eppure fa male lo stesso.
La solitudine mi fa paura e temo di rimanere sola per sempre... Purtroppo più mi guardo intorno e meno vedo uomini con cui ho delle affinità, con cui costruire una famiglia.
Il rimpianto di aver lasciato il mio ex per motivi che allora mi sembravano giusti mi tormenta... Sono consapevole che non si torna indietro e che ho perso quel treno per sempre.
Devo rimettere insieme i cocci della mia vita, ritrovare me stessa e prendermi cura di me stessa. Spero di avere fatto la cosa giusta e di non pentirmene più in là... Adesso mi sento tanto sola...
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
ciò che sta provando, per quanto doloroso, è la reazione adeguata alla situazione in cui si trova: sarebbe strano se non fosse così.
Certo che ora si trova ad essere impaurita e disorientata, ma avete valutato insieme che questa era la cosa migliore da fare e piano piano supererà lo stato d'animo attuale.

<<Devo rimettere insieme i cocci della mia vita, ritrovare me stessa e prendermi cura di me stessa.>>

La ricetta per andare avanti l'ha già scritta Lei...
Come sostiene, meglio non restare ancorati ad un passato che non può tornare (e che forse viene un po' "mitizzato" proprio perché non c'è più) o rimanere in una situazione spiacevole solo per il timore di pentirsi un giorno.
Pensi invece al presente e al futuro: ora deve darsi il tempo di "guarire" da questo distacco e davvero ritrovare se stessa per gettare le basi per giorni più sereni.

<<Purtroppo più mi guardo intorno e meno vedo uomini con cui ho delle affinità, con cui costruire una famiglia.>>

Meno male! Non tutti gli uomini, infatti, andrebbero bene.
Sempre di più Lei sta diventando consapevole di quali requisiti dovrebbe avere un uomo per starle accanto ed eventualmente diventare padre dei suoi figli. Ed è giusto che non si accontenti del primo venuto, solo per il suo timore di restare sola.

Forse ora è veramente venuto il momento di trovare il coraggio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per farsi aiutare ad attraversare questo momento delicato e, soprattutto per lavorare sulla sua inquietudine legata alla solitudine, come già le avevo suggerito due settimane fa.
Non abbia timori: come è riuscita a raccontare di sé con noi, sicuramente riuscirà anche a superare la sua riservatezza davanti ad un collega.
Non sprechi questa occasione di crescita, colga il momento per dare una svolta positiva alla sua vita.

A disposizione per ulteriori approfondimenti, la saluto cordialmente.
[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Le persone davvero riservate nemmeno ci scrivono, quindi se ora si sente così sola dovrebbe trovare la forza di rivolgersi a un professionista di persona. Spesso suggeriamo ai nostri utenti di non prendere decisioni importanti relativamente al loro problema, prima di averne parlato di persona con uno specialista. Lei ha deciso di farlo lo stesso e lasciare il suo ragazzo, ma non si crei la falsa aspettativa che comunicando qui con noi sia la stessa cosa che fare dei colloqui di persona, perché non lo è. Quindi, se si sente sola allle prese con il suo disagio, sa cosa deve fare.

Cordiali saluti
[#13]
dopo
Utente
Utente
Grazie,

avete dei riferimenti da darmi a Roma?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Può cercare direttamente su questo sito:
www.medicitalia.it/02it/medici-per-provincia.asp

oppure presso l'Ordine degli Psicologi della sua Regione
www.ordinepsicologilazio.it

o ancora presso la sede romana dell'Associazione di Terapia Cognitiva
www.cognitiva.org/spip.php?article4

Auguri.
[#15]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora,

spero di trovare un po' di serenità con l'aiuto di uno psicologo.