Io e il rapporto di coppia

Salve,
sono una ragazza di 27 ed una relazione di 9 anni alle spalle, con un ragazzo di 6 anni più grande, terminata alla fine dell'anno scorso.
La mia relazione è stata caratterizzata da poca intimità (mancanza di attrazione del mio ex partner nei miei confronti). L'aspetto della tenerezza ha sempre compensato il tutto. Gli ultimi 3 anni della mia relazione sono stati caratterizzati da una totale assenza di intimità e questa forte crisi ha portato alla decisione di lasciarci.
L'iniziativa è stata presa da lui anche se nei mesi successivi lui non riusciva a staccarsi da me, e frequentava altre ragazze (nascondendomi il tutto). Questa situazione e l'aver scoperto a posteriori dei tradimenti virtuali, mi ha portato ad essere decisa a chiudere il rapporto, con delle "incursioni " da parte di lui che ho cercato con sofferenza di arginare.
Questa situazione ha procastinato la mia insoddisfazione in tutti sensi,
considerando che ho amato follemente il mio ex e sono stata molto incentrata su di lui.
Nel frattempo ho conosciuto un ragazzo e con lui è scoppiata la passione e ci siamo fidanzati. La notizia è arrivata al mio ex che ha continuato a stressarmi per vedermi (ovviamente ho resistito agli incontri), con palese confusione, confusione che voleva vivere sulla mia pelle mettendomi ancora in "attesa". Il mio ex un giorno mi confesso' di essere nella situazione "non so stare nè con te ,nè senza di te". Con il nuovo ragazzo sto bene, ma noto che sono cambiata e che vivo il rapporto di coppia con più lucidità ed egoismo perche' sto cercando di ascoltare i miei bisogni più che fare la crocerossina come ho fatto in precedenza. Questo aspetto mi fa paura di me, mi percepisco più cinica e un pizzico disillusa. E' normale tutto cio'?attualmente amo solo me stessa.
La situazione di forte crisi che ho vissuto alla mia età mi fa avere paura di non poter sostenere un rapporto di coppia nuovo che nel tempo probabilmente si rafforzerà. In più, mi sento soffocare quando il mio attuale ragazzo ogni tanto mi dice che non vuole perdere tempo con me e che se io in futuro gli dicessi che non voglio sposarmi si sentirebbe tradito. A 5 mesi di relazione cosa ne posso sapere di come possa evolversi la stessa? Un altro aspetto che mi spaventa del mio nuovo lui è che quando in settimana ogni tanto esco con le amiche, si arrabbia e cerca di attirare la mia attenzione con ovvi risultati: litighiamo, gli spiego che non c'è niente di male perchè lo fa anche lui e poi si calma.
Per il resto da punto di vista sessuale e di condivisione del tempo mi trovo bene.
Invece, in riferimento al mio ex ho un un dubbio. Nel tempo si può rimarere amici degli ex? A livello umano io e il mio ex non ci saremmo mai voluti perdere, non avremmo mai voluto buttare all'aria un patrimonio di condivisione spirituale ed emotiva di tanti anni insieme.
Cosa ne pensate di quanto raccontato?Ho bisogno di un confronto.
Vi ringrazio in anticipo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amica,

il suo attuale fidanzato potrebbe rappresentare per lei una compensazione rispetto a quello che le mancava nella passata relazione, e forse per questo lei ha la sensazione di amare solo sè stessa mentre sta con lui e si sente confusa circa la possibilità di progettare un futuro assieme.
Vista da fuori sembra una situazione in cui nessuno dei 2 ragazzi fa per lei: ognuno di loro le dà quello che l'altro non sa darle, ma in definitiva nessuno dei 2 le ha permesso di vivere una relazione per la maggior parte positiva e appagante.

Il fatto che l'attuale ragazzo abbia gli atteggiamenti che ci ha descritto e che tenti di manipolarla e di farle rinunciare a quello che non lo coinvolge direttamente mi porta a dirle che non può aspettarsi dell'altro per il futuro, nel senso che non può pensare che cambi e quindi deve valutare se vuole davvero stare con una persona così possessiva e che tenta di imporsi e di imporre le sue idee.

Per quanto riguarda il suo ex non so se in questo momento sia ipotizzabile un'amicizia con lui, perchè appare confuso e a tratti interessato a tornare con lei: finchè uno o entrambi gli ex partner hanno dei rimpianti non è possibile instaurare una relazione nuova e diversa rispetto a quella esistente in passato.
Non è detto che un'amicizia sia realizzabile, ma di certo il presupposto minimo è che in entrambi manchi il rimpianto per ciò che non c'è più e che siano andati avanti con la propria vita.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per risposta tempestiva.

Effettivamente con il mio attuale ragazzo riesco a divertirmi come avrei voluto ed essendo molto socievole come me, è piacevole condividere anche le uscite con gli amici. Sto bene anche quando siamo soli. Ogni tanto, pero', noto un velo di "maschilismo" del tipo che l'uomo può e la donna no. In più lui scherza dicendo che è talebano. Queste sono sfumature che mi fanno pensare molto, anche perchè agli inizi di una storia possono essere controllate da lui, e gestite da me, ma non so a lungo termine. Sappiamo entrambi che non possiamo cambiarci, solo che il voler seguire le mie esigenze, lui le interpreta come vendetta nei suoi confronti oppure come una forte reazione al fatto che prima assecondavo molto il mio ex.
Non ha la maturità di capire che sono mie esigenze e che non sono reazioni.
In vacanza siamo stati bene, ora verifichero' nella quotidianeità post vacanza.
Tra l'altro lui avrebbe anche la tendenza a non fare certe cose per lui, solo perchè potrei poi farle anche io.

In un periodo molto delicato per me perchè ho dovuto chiudere una fase intensa della mia vita, in cui ho imparato ad accettare di non potere avere il controllo su tutto ( e questo mi fa stare meglio), in cui ho "ammazzato" la crocerossina che c'era in me, in cui ho iniziato con difficoltà a capire quali sono i miei reali bisogni e ancora di più a soddisfarli gradualmente senza avere sensi di colpa perchè disattendo le aspettative degli altri, in un periodo in cui sto cercando di strutturarmi come persona cio' che mi da più fastidio sono i sottili ricatti di cui sono stata vittima con l'una e con l'altra persona. Con il mio ex sono riuscita ad arginare i ricatti e le manipolazioni perchè erano diventati macroscopici nella fase post relazione, ora pero' non voglio cadere nella stessa trappola.

Verifichero' nei prossimi tempi le eventuali reazioni al mio modo d'essere da parte del mio nuovo ragazzo e se questi aspetti non mi quadreranno ancora, prenderemo una decisione. Tutto questo nonostante per altri versi io stia bene con lui.
Anche lui ogni tanto riflette sulla relazione (anche se ha dichiarato di amarmi - bah!)e ammette che tra di noi ci sono diversi modi di vedere le cose.
Se effettivamente ha un modo di essere rigido e poco maturo probabilmente non saro' io a farlo cambiare o non credo sia giusto che debba reprimere la sua natura.
Io ora sono cosi' e non voglio tentare di cambiare per nessuno, se non per me stessa.

Spero solo di riuscire a trovare un equilibrio in questo mio nuovo modo di essere, forse più maturo, senza dover passare da un estremo all'altro...in questa mia fase di strutturazione cio' che vorrei è una persona che possa comprendermi ed aiutarmi senza fare lotte, e cio' che non vorrei è avere stimoli esterni volti a farmi vacillare...finchè non saro' forte e DONNA.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sembra che questo periodo sia molto importante per la sua evoluzione psicologica, visto che lei lo descrive come un momento in cui

"ho imparato ad accettare di non potere avere il controllo su tutto (e questo mi fa stare meglio), ho "ammazzato" la crocerossina che c'era in me, ho iniziato con difficoltà a capire quali sono i miei reali bisogni e ancora di più a soddisfarli gradualmente senza avere sensi di colpa perchè disattendo le aspettative degli altri, sto cercando di strutturarmi come persona".

Probabilmente tutto quello che si era cristallizzato durante la sua passata relazione si è "sbloccato" e ora sta facendo il suo corso, decisamente in positivo.
Penso che lei sia una persona molto forte e con le idee chiare, vista la lucidità con cui parla della sua situazione e anche di quello che nel suo attuale ragazzo non le va bene.
Non è da tutte resistere ai ricatti che lei ha descritto e soprattutto rendersene conto senza farsi invischiare e sommergere dai sensi di colpa e dal desiderio di corrispondere alle aspettative dell'altro, quindi...brava!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Rgazza,
una relazione di coppia, senza eros è candidata al naufraggio, è solo questione di tempo e di oppotunità.
Anche se la sua relazione di adesso la soddisfa parzialemnte, sente il bisogno di custodire dentro di sè, le parti delle vecchia relazione ch eancora abitano in lei.
Il tempo e l'empatia con il nuovo fidanzato, oltre che la conoscenza delle sue esigenze,che avviene tramite le relazioni, le conferiranno chiarezza emozionale e decisionale.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
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Utente
Utente
Ringrazio anche lei per la risposta.

"..il bisogno di custodire dentro di sè, le parti delle vecchia relazione che ancora abitano in lei."
Mi chiedo se questo bisogno sia normale e se durerà nel tempo o svanirà.

Ovviamente senza eros una coppia non puo' durare..ma la mia riflessione riguarda quanto a livello emotivo e spirituale, in maniera anomala perchè senza eros, io e il mio ex abbiamo comunque continuato a mantenere quando eravamo coppia. Quando ci siamo lasciati, e parlo della fase in cui nei fatti ho troncato io per sofferenza, abbiamo avuto la sensazione che la storia dal punto di vista emotivo/spirituale fosse troncata forzatamente perchè una coppia senza eros non è coppia. E' come se qualcosa di bello fosse stato buttato via solo per mancanza di eros.

In relazione al mio nuovo ragazzo, sono d'accordo con lei che c'è bisogno di tempo, ma evidentemente lui non la pensa cosi' dato che è ansioso e probabilmente per non soffrire vuole vederci chiaro da subito.
Io ad oggi non posso dargli garanzie per il futuro e sicuramente neanche lui a me considerando che dobbiamo ancora conoscerci bene e vedere se siamo compatibili nel tempo.



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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza, ogni persona porta all'interno della coppia il proprio bagaglio, fatto di significati personali, modi di intendere e vivere la vita, retaggi del passato e ferite.

In questo momento Lei vive in una condizione ben diversa da quella del Suo attuale ragazzo, le cui aspettative in questo momento non collimano con le Sue.

Potete parlarne tranquillamente tra voi. Non ci dice se il Suo ragazzo ha tanta fretta, perchè in passato ha avuto relazioni in cui si è sentito tradito.

Ad ogni modo, ritengo che la qualità della relazione e del tempo che trascorrete insieme potrà aiutare a capirvi se i vostri bisogni, desideri e aspettative possono incontrarsi.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Il vissuto di entrambi, unito alle aspettative di vita futura, creano un delta tra di voi.
Si prenda tutto il tempo che necessita, la fretta è sempre una cattiva consigliera, anche in amore.
Saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Per quanto riguarda l'attuale ragazzo, si' si è sentito tradito e non amato.

Per quanto riguarda me, voglio volare basso e non idealizzare nessuno perchè in riferimento alla storia precedente "mi sono fatta molto male".

La rottura della storia era inevitabile, ma l'avrei immaginata diversamente. Ovvero con una comunicazione semplice e diretta, senza dovermi torturare per riuscire ad avere un immagine coerente del mio ex (avendo scoperto cose un po' particolari sul web) che nascondeva e che non avrei mai potuto ben comprendere se non con una comunicazione che io stimolavo, ma che mancava in quanto un ragazzo evitante.

In ogni caso, in riferimento alla situazione attuale e alle aspettative divergenti ci prenderemo tempo per capire, perchè non credo sia giusto essere "braccati" nè tantomeno soffrire perchè l'altro può sembrare sfuggente.

Vi ringrazio ancora per la consulenza.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Grazie a lei per averci scritto, se vuole ci faccia sapere se ci sono novità.
Cordialmente,
[#10]
dopo
Utente
Utente
Salve,
la relazione con il mio attuale ragazzo procede benone...anche se fino a poco tempo fa ci sono state liti per le rispettive gelosie..da un paio di settimane sembra andare tutto ok, ma devo capire se perchè ha sentito soddisfatti i suoi bisogni emotivi o perchè la relazione sta crescendo.

Passando a me, sento di essermi fortificata molto in questo ultimo anno, ma ci sono ancora delle mie paure di fondo che qualche volta emergono e che tento di gestire al meglio. Una di queste è la paura di "perdere me stessa" in una relazione, ovvero di non riuscire a capire quali sono i miei bisogni reali e soprattutto la mia paura di ricadere in un comportamento sbagliato che avevo prima cioè di assecondare l'altro nella relazione e sentirmi in colpa un pochino quando faccio cose che mi fanno stare bene. Ovviamente rispetto a qualche tempo prima, queste sensazioni e paure sono molto ridotte, ma ci sono.

In generale, le mie attuali esigenze sono da un lato soddisfatte perchè a me piace stare con una persona come il mio attuale ragazzo e fare "la femmina" della coppia, dall'altro cerco di soddisfare un'altra parte di me che sta emergendo ovvero quella di "donna autonoma".

Non so quale parte di me prenderà il sopravvento, ma attualmente mi piacciono tutte e due e non so se sono compatibili tra di loro anche nell'ottica di un rapporto di coppia.

In ultimo c'è un'altro aspetto sul quale vorrei un consiglio...alcuni amici mi invitano alla sperimentazione nella vita e criticano il fatto che , dopo una storia di 9 anni mi sia già fidanzata senza sperimentare altro..mi chiedono perchè non sia una persona curiosa (ovviamente in termini di conoscenza di ragazzi),e un'amca in particolare (che di esperienze ne ha fatte molte ma non riesce a stabilizzarsi), mi esorta a continuare a conoscere ragazzi anche da fidanzata (aspetto secondo me non tanto corretto dal momento che la decisione di fidanzarmi l'ho presa).

Da questo punto di vista mi sento un po' inadeguata perchè probabilmente troppo rigida nel mio modo di pensare e fare e dall'altro mi fa venire una lieve curiosità di quanto molti dicono mi stia perdendo..

"Barcollo" dentro di me tra la voglia ci costruire una storia seria e diverse paure tra cui quella di incanalarmi in un rapporto senza aver sperimentato altro alla mia età (28 anni) e quella di poter rivivere la sensazione di non sentirmi desiderata in un futuro o di avere un partner che, come fanno molte persone, possa mettere più piedi in una scarpa.

Sono troppo bacchettona?

Voi cosa ne pensate?

Grazie in anticipo

[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse i suoi amici sono un po' invidiosi di questo rapporto che dura da 9 anni e fanno i "diavoletti tentatori" per vedere cosa succede.
Non mi sembra infatti un gran consiglio quello di provare a tradire il suo fidanzato, non crede?

Tanto più se avete delle difficoltà che non sono ancora del tutto superate.
Al di là di vautazioni di ordine morale, che non ci competono, una cosa del genere servirebbe solo a creare confusione, sensi di colpa e problemi dei quali non avete bisogno.

E' ovvio che avendo fatto una scelta lei sta rinunciando agli altri ragazzi, ma questo avverà anche per il resto della vita se continuerà ad avere un compagno e non vorrà tradirlo.

E' anche umanamente comprensibile che abbia la curiosità di sapere cosa proverebbe, ma lo stesso vale per qualunque altra esperienza che non ha fatto e che non farà.

[#12]
dopo
Utente
Utente
In realtà la storia di 9 anni è terminata a dicembre scorso.

Da qualche mese sono fidanzata con un altro ragazzo e l'intimità con lui va molto bene.

Le "critiche" me le fanno in relazione al nuovo ragazzo. Ovviamente non sono una persona influenzabile, ma temo che mi possa succedere quanto successo nella storia precedente, magari per miei sbagli, non so...e soffrire tanto di nuovo.

Sono una persona volta alla costruzione in tutto, pero' mi rendo conto che forse questo non va bene...Mi ero tanto impegnata anima e cuore nella vecchia relazione e poi....cosa è successo? non ero desiderata più, è andato tutto all'aria e mi sono ritrovata ad aver usato i più teneri anni della mia vita adoperandomi in un progetto d'amore che si è concluso...forse se avessi vissuto come i miei coetanei non avrei dovuto affrontare una situazione cosi' dura che probabilmente accade alle persone più mature con famiglia e figli a carico.
Da qui la paura di credere seriamente in un'altra persona e in un'altra storia.

Ovviamente sono solo considerazioni.

Grazie per la celere risposta.

[#13]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Comunque sia non si tratta di un buon consiglio (o di una "critica" costruttiva), e forse è la sua ritrovata felicità in questa nuova relazione a suscitare potenzialmente qualche invidia.

Non capisco altrimenti come possa avere senso la pressione che lei sta percependo da parte delle sue amicizie perchè si comporti in maniera scorretta.

Del resto lei ci dice che la sua amica "di esperienze ne ha fatte molte ma non riesce a stabilizzarsi", e sembra quasi che voglia che anche la sua vita diventi complicata e instabile, o che voglia che lei convida il cinismo dal quale forse questa persona è afflitta.
Può essere così?
[#14]
dopo
Utente
Utente
Si, credo anche io a questa ipotesi.
Putroppo o per fortuna sono una persona corretta e se mi impegno, mi impegno con tutta me stessa....se mi impegno ho una motivazione forte per stare con la persona,e il fatto che in maniera veloce abbia trovato una persona che mi abbia preso anche per aspetti caratteriali, mi fa sentire fortunata.

Cio' non toglie la paura di fallire a causa mia....ovvero nella tendenza ad assecondare, ripeto, che un po' fa parte di me.

E' su questo che talvolta "cado" nell'ascoltare cio' che dicono gli altri e in particolare questa ragazza che per molti aspetti di gestione della sua vita non condivido, ma che ascolto nel momento in cui evidenzia questa parte di me di cui sono consapevole e che sto cercando di combattere e trasformare.

Da qui il mio dubbio su quale sia il comportamento giusto e non fallimentare per me.

La ringrazio ancora.

[#15]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il fatto che lei sia consapevole della propria tendenza ad assecondare l'altro costituisce un fattore protettivo rispetto alla possibilità che situazioni già vissute in passato si ripetano, perchè essendosi resa conto di dove "sbaglia" è molto più probabile che senta suonare dei campanelli d'allarme nel momento in cui dovesse iniziare a ricadere nello stesso errore.

Di sicuro però non è cercando (o assecondando) altre relazioni parallele che eviterà un eventuale fallimento: decidere di non assecondare in tutto il partner non significa tradirlo.

Penso che la sua amica non abbia cattive intenzioni nei suoi confronti, magari non si rende nemmeno conto di quanto la sta mal consigliando.
E' probabile che avendo una visione poco serena e cinica del rapporto di coppia cerchi di difendere questa posizione e di convincerne anche lei per sentirsi in qualche modo più in pace con sè stessa.
Vedendo infatti che lei riesce ad essere felice comportandosi diversamente non può non sentire messa in dubbio questa visione, ma non riuscendo a costruirne una alternativa è più facile che tenti di "convertire" anche lei al cinismo.