L'ansia trasmessa da mia madre

gentili dottori,
avendo disturbi d'ansia e attacchi di panico in questo periodo aggravati da molte altre cose , sto seguendo una terapia per uscirne..
da quanto emerso.. le mie insicurezze sono causa delle insicurezze trasmesse da mia madre; infatti ho cominciato ad avere questi disturbi senza un episodio ben preciso.
mia madre da piccola ha avuto l'appolio e insomma non un gran bel passato.
ora mi ritrovo con la consapevolezza di essere quella che sono , e vivere in uno stato di devasto.
circa due mesi fa ho vissuto a casa dei miei zii con cugine perchè mia madre si era operata al femore. inizialmente avevo molte difficoltà e vivevo in uno stato di non stato.
ma vivendo fuori dal mio ambiente e in un altro dopo poco tempo ho visto tutto in modo diverso, mi sentivo cambiata e in grado di affrontare. tutto questo con l'aiuto della terapia..
però ora sono ritornata a casa da circa 1 mese e sono ritornata come prima... inizialmente ero sempre in contrasto con tutto quello che diceva mia madre (dovevo per forza aiutarla con i disagi che ha ancora adesso dopo l'operazione al femore)
insomma a 20 anni mi ritrovo con questa situazione, 0 vita sociale, e consapevole che è mia mamma la prima ad avere bisogno di una terapia che probabilmente doveva fare tempo fa lei di sua iniziativa ( non so nemmeno se esistevano).
secondo voi come questa situazione può essere risolvibile?? mi sembra di essere in trappola veramente...
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 338 11 2
Gentile ragazza,
il suo smarrimento è del tutto comprensibile, e credo che lei possa/debba affrontare la questione proprio con il suo (la sua) terapeuta: dovrebbe trattarsi della persona che meglio può intendere i suoi stati d'animo, e che all'interno di una relazione già consolidata possa aiutarla ad affrontare sia gli aspetti emotivi, sia quelli più pratici collegati alla sua difficile situazione familiare.

Cordialità,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
gentile dottoressa,
la ringrazio per la tempestiva risposta.
quando si dice che la verità fa male... qua posso proprio dire che uccide proprio. tra esami di maturità e l'episodio di mia madre avvenuto una settimana dopo. sono proprio devastata e ultimamente la terapia non mi sta aiutando molto. prima avevo persone accanto che mi aiutavano (e menomale perchè non so dove finivo). ora che ho finito la scuola non so.. mi ritrovo ancora qua davanti al pc con un senso di impotenza pazzesca
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)le mie insicurezze sono causa delle insicurezze trasmesse da mia madre; infatti ho cominciato ad avere questi disturbi senza un episodio ben preciso (..)

gentile utente la consapevolezza dell'ansia trasmessa da sua madre dove l ha appresa?
che tipo di terapia sta effettuando?

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
non so che tipo di terapia è... so solo che ho bisogno di sapere che una soluzione esiste a tutto questo.. perchè deve esistere!
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dopo
Utente
Utente
non so che tipo di terapia è... so solo che ho bisogno di sapere che una soluzione esiste a tutto questo.. perchè deve esistere!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
dare le responsabilità della sua ansia a sua madre, non è affatto risolutivo, ma una psicoterapia ben fatta si.
La caccia alle streghe relativa all'etiologia della sintomatologia, non credo possa esserle d'aiuto, ma attraverso il lavoro che sta facendo, imparare a trovare nuove e più funzionali strategie adattiva alla gestione e risoluzione dell'ansia, sicuramente si.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

in realtà sarebbe necessario sapere che tipo di lavoro sta portando avanti, perchè in caso contrario c'è il rischio di "accettare" eventuali ipotesi diagnostiche/interpretazioni per buone e di appiccicarsi addosso tali spiegazioni e rimanerne intrappolati o etichettati dalle stesse.

Mi spiego meglio: molte mamme sono ansiose, ma non tutti i figli sviluppano un disturbo psicopatologico; molte mamme sono ansiose ma questo non giustifica e non è predittivo di futuri disturbi d'ansia. Anche perchè -fortunatamente- le variabili in gioco sono molto più numerose: il papà, il gruppo di pari, le relazioni attuali, gli eventi della vita cui possiamo rispondere in tanti modi diversi.

E' vero che la famiglia è il primo luogo degli apprendimenti, ma se fossimo "segnati" da queste prime relazioni sarebbe finita!

Da quanto tempo sei in terapia?

Piuttosto, nel tuo ruolo di "infermiera" della mamma, non riesci a chiedere aiuto a qualcun'altro? Sembra ci sia il forte rischio di colludere con le richieste di una mamma che si fa accudire. E' così?

Adesso che cosa stai facendo? Hai iniziato a lavorare o vai all'università?

Quanto alle possibili soluzioni, certamente ci sono, soprattutto alla tua età. Se soffri di attacchi di panico e ansia, la psicoterapia più indicata è quella cognitivo-comportamentale.


Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile ragazza,
sicuramente il lavoro che ha fatto le ha permesso di contestualizzare le sue ansie e sopratutto di capire che molte delle insicurezze e delle ansie che viviamo dipendono anche dai rapporti che abbiamo con gli altri.

Sicuramente sua madre sarà una persona ansiosa e questa si sarà riflessa su di lei, nei suoi comportamenti e nelle sue idee; tuttavia queste non devono impedirle di continuare a trovare delle soluzioni.
In primo luogo potrebbe esserle utile capire quali sono le sue ansie e quali in realtà dipendono dalle richieste di sua madre, quelle cioè che la fanno sentire sotto pressione e che avverte essere delle responsabilità così forti da non consentirle di uscire o di avere altri interessi.

Impari a definire le sue emozioni e sensazioni, e poi un percorso familiare potrebbe permettere a tutti quanti in famiglia di ridefinire ruoli e compiti e in alternativa suddividere le ansie e le paure.

Cordialmente

Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.

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dopo
Utente
Utente
il fatto è che non riesco a pensare in questo momento nè di andare all'università e neanche di lavorare... il problema ora non è molto il badare a mia madre.. perchè diciamo che ho anche l'aiuto di mio padre a volte..
ora ho anche dubbi che questa terapia non funzioni più.. o che forse mi abbia fatto aprire tanto gli occhi da sentirmi ancora più in trappola di prima...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Che tipo di terapia è (psicoanalitica, cognitivo-comportamentale, sistemica, strategica,...)?

Riusciresti a descrivere a grandi linee il tipo di lavoro terapeutico svolto fin qui?
[#11]
dopo
Utente
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