Depressione, crisi di pianto

Buongiorno sono un ragazzo di 24 anni, ormai da anni sento che la mia vita non ha un senso, è vuota, inutile!
Mi sono laureato da poco in una laurea (se così si può definire) in professioni sanitarie e ora mi ritrovo disoccupato e probabilmente per trovare lavoro sarò costretto a trasferirmi.
A causa della mia timidezza ovviamente non ho una fidanzata anche se questo forse è l'ultimo dei miei problemi....
Alla mia famiglia non ho assolutamente nulla da rimproverare, forse il fatto di essere sempre stati troppo buoni con me.
Sento di essere per loro un completo fallimento, una delusione, un peso.
Ieri probabilmente ho toccato il fondo ero in macchina con mio padre e sono scoppiato a piangere confessandogli questa mia situazione.
Due anni fa sono stato in cura da uno psicologo, ma si è rivelato completamente inutile.
I miei amici non sanno niente, anzi li ringrazio visto che il fine settimana, almeno per poche ore, riescono a farmi pensare ad altro...
Anche stamattina prima di scrivere questo messaggio sono scoppiato a piangere da solo pensando alla mia vita priva di futuro.
Il pensiero del suicidio si fa sempre più ricorrente, anche se devo essere sincero, sento di non avere le palle per farlo!
Scusate se vi farò perdere tempo, sentivo solo la necessità di sfogarmi un po'!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> A causa della mia timidezza ovviamente non ho una fidanzata anche se questo forse è l'ultimo dei miei problemi...
>>>

Diciamo però che lo hai scritto fra le prime righe, quindi tanto ultimo forse non è...

Da ciò che descrivi sembra che il tuo umore sia in effetti alquanto abbattuto, con presenza di sensi di colpa, senso d'inutilità e mancanza di prospettive future, sia affettive che professionali.

Puoi dirci che tipo di trattamento hai ricevuto dallo psicologo a cui ti sei rivolto? Indirizzo psicoterapeutico, frequenza delle sedute, contenuti ed eventuali compiti ricevuti in seduta, durata totale del trattamento.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3 2
Gentile utente,
Lei sta attraversando un periodo decisivo della sua vita, in cui dopo la laurea, che mi sembra un traguardo non da niente, ha bisogno di chiarirsi le idee sulla vita futura indipendente dalla sua famiglia.
La mia idea è che si senta inadeguato o addirittura in colpa all'idea di farsi una propria vita e lasciare dei genitori che sono stati troppo buoni con lei. Le amicizie mi sembrano un punto forte della sua vita e continui a frequentarle nei fine settimana. Provi se vuole a parlare anche con loro, sicuramente qualcuno di loro se siete coetanei può capire come lei si possa sentire in difficoltà.
Infine, ma non per importanza, le direi di parlare con uno psicologo (un altro o lo stesso se preferisce), l'esito sarà comunque diverso perché anche lei ora non è lo stesso di due anni fa.

Dr. Edoardo Riva
Psicologo, Psicoterapeuta

[#3]
dopo
Utente
Utente
Per prima cosa volevo ringraziaVi delle tempestive risposte che mi sono state date.

La mia cura con lo psicologo è durata circa 15 mesi, con sedute di un'ora per una volta la settimana.
Che dire, Grazie allo psicologo ho ripreso gli studi che avevo abbandonato dopo un anno; il problema di cui maggiormente si parlava era la mia timidezza che sono riuscito a vincere in maniera molto limitata, ma che ora pian piano sta ritornando...
Non ricevevo compiti particolari, credo che il fulcro su cui ruotasse la terapia fosse stato il fatto di "ESPORMI" cosa che mi risulta sempre più difficile!
Mi dispiace, ma non so dire altro.
Terrò in considerazione l'opzione di riprendere a parlare di nuovo con uno psicologo.

Grazie e scusate ancora.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Alla luce di quanto dice, sarebbero da preferire gli approcci psicoterapici "attivi", come quello di tipo cognitivo-comportamentale che Le permettono, anche attraverso la prescrizione di compiti da eseguire tra una seduta e l'altra, di poter lavorare sulla Sua timidezza.

Se vuole può leggere questo articolo: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Non ricevevo compiti particolari, credo che il fulcro su cui ruotasse la terapia fosse stato il fatto di "ESPORMI" cosa che mi risulta sempre più difficile!
>>>

Il fulcro sembra corretto, data la descrizione del suo problema, ma andrebbe visto com'è stata realizzata in pratica la tattica espositiva. Può darsi che il terapeuta non sia stato sufficientemente convincente nel suggerirle passo passo *come* esporsi, o che l'abbia fatto in modo non sufficientemente indolore.

Tenga presente però che le paure evitate s'ingigantiscono sempre più. Solo le paure affrontate si trasformano in coraggio. Perciò, più continuerà a evitare, più la sua fobia aumenta. Legga qui:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html

Le psicoterapie che prevedono interventi specifici per l'ansia sono la breve strategica e quella comportamentale, semmai cerchi un terapeuta di uno di questi indirizzi, aiutandosi con quest'articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Cordiali saluti