Eiaculazione precoce, domanda su.

Buonasera Dottori di medicitalia.it

Essendo l'eiaculazione precoce una patologia legata alla sfera psicologica, volevo sapere il perché a fine ciclo terapeutico il paziente non ne dovrebbe più soffrirne anzi risulterebbe a seconda dei casi con un controllo superiore a chi non si è affiancato ad uno specialista. La domanda è questa, dopo il percorso fatto con un medico come è possibile convertire delle sensazioni fisiche a livello genitale come se queste non ci fossero? o risultino di minore intensità di quando si soffriva di questa strana malattia?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

per risponderle è necessario che ci faccia capire qualcosa di più della sua situazione.

Che tipo di "ciclo terapeutico" ha seguito?
Per quale diagnosi?


Vorrei inoltre chiederle di spiegarci meglio cosa vuole sapere perchè questa sua frase non è chiara:

"come è possibile convertire delle sensazioni fisiche a livello genitale come se queste non ci fossero?"

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
nella sua domanda ci sono vari livelli di confusività.
L'eiaculazione precoce, è una disfunzione sessuale della fase dell'orgasmo e va diagnosticata sempre dall'andrologo, a seguito di visita specialistica, in quanto le cause possono essere poliedriche, non ultime infiammatorie o correlate ad una prostatite.
Vi sono svariati tipi di e.p., anteportas, intrapostas( fuori o dentro l'ambiente vaginale), primaria, secondaria, assoluta, situazionale.
Sarebbe opportuno conoscere lo IELT( tempo di latenza eiaculatoria intravaginale) e le emozioni associate alla sfera della sessualità e della sua dimensione di coppia.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
1-counseling psicologico, con attenzione alla sfera della sessualità.
2-psicoterapia
3-terapia di coppia con mansioni sessuali (Terapia mansionale integrata)
4-trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale)
5-farmaco on de mand( cioè al bisogno, dato dall'andrologo ).
Ottimale sarebbe però un lavoro mirato e caleidoscopico, adatto alla sua storia clinica e sessuale, se è di lei che stiamo parlando.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
Ridurre alla maggiore o minore intensità, è veramente riduttivo.
saluti

le allego, qualche articolo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1697-eiaculazione-precoce-e-mancanza-d-erezione-e-viceversa.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1358-eiaculazione-precoce-e-pensieri-ossessivi-e-catastrofici.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1190-eaiculazione-precoce-cause-da-cattivo-apprendimento-sessuale.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Il ciclo terapeutico che segue da 6 anni è di tipo freudiano
La diagnosi è fu psicosi, perché feci uso in passato di droghe leggere e incorsi in disturbi di vario tipo, poi smisi di assumerle seguii anche un percorso farmacologico a base di zyprexa (20mg) fino ad oggi (2.5mg) praticamente dovrei terminare a breve.

con la frase:

"come è possibile convertire delle sensazioni fisiche a livello genitale come se queste non ci fossero?"

Intendevo dire che l'eiaculazione precoce si ha perché viene stimolata una parte precisa del corpo e volevo chiedere se dopo un percorso terapeutico questa particolare sensibilità sparisce.

Per quello dicevo.. " convertire delle sensazioni fisiche a livello genitale come se queste non ci fossero" nel senso che quando uno non soffre più di eiaculazione precoce, non ha stimolo a venire prematuramente.. e quindi l'abilità risiede nel controllo dell'eccitazione? che nel soggetto arriva al picco massimo subito?
Eiaculazione precoce

L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.

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