Somatizzazione d' ansia?

gentili dottori,
ho 23 anni e da 3 mesi ho seri problemi che non riesco a capire se derivino da ansia o no.circa 3 mesi ho avuto delle fitte alla zona sx del petto mentre ero in treno.pensai subito che mi stesse per venire un infarto (ci sono stati casi in famiglia) e mi spaventai tantissimo.subito dopo ho fatto vari accertamenti cardiologici tutti negativi.un paio di settimane dopo non ho più avuto fitte ma sono arrivati altri sintomi ben peggiori che ho tutt'ora:

-dolore allo sterno (a volte anche se lo premo)
-senso di oppresione al petto (a volte quando respiro mi fa male la gabbia toracica)
-palpebre che vibrano
-scoppietii nelle orecchie
-tremori interni

premetto che non sono mai stato ansioso e che ora sto facendo un lavoro parecchio pesante (in una zienda agricola) che mi da poche ore di sonno e sono anche sotto esame universitario.
il mio medico (specialista neurologo) dice che potrebbe trattarsi di esofagite oppure si somatizzazione ansiosa.è possibile che l'ansia causi i sontomi che ho io?lui dice che se continua così dovrà darmi ansiolitici ma preferirebbe evitare perchè non fanno benissimo.ci sono giorni in cui non mi sento ansioso ma i dolori li ho lo stesso e giorni come questi che mi sveglio agitatsissimo e mi verrebbe voglia di interrompere il lavoro e tornare a casa.ovviamente la mia vita sta peggiorando perchè faccio stare male anche chi mi sta intorno.cosa ne pensate?
vi ringrazio
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<è possibile che l'ansia causi i sontomi che ho io?>

Gentile utente,
si è possibile, oltretutto ci riferisce di condurre una vita stressante con parecchi impegni e poche ore di sonno, elementi che incidono sul suo benessere psicofisico.

Esegua eventuali accertamenti e cure prescritti dal suo medico e valuti l'opportunità di chiedere un consulto diretto ad uno psicologo, meglio se esperto in disturbi d'ansia, per una valutazione del suo stato e un eventuale trattamento terapeutico volto ad affrontare efficacemente i suoi disagi.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
dal momento che è monitorato dal punto di vista medico, prima di ricorrere ad ansiolitici, ha mai preso in considerazione di rivolgersi ad uno psicologo per approfondire anche sotto questo aspetto il suo disagio?
La risposta generica alla sua richiesta (se è possibile che l'ansia provochi sintomi come quelli da Lei descritti) è affermativa, ma se vale anche nel suo caso specifico, va valutato di persona.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
gentili dottori,
prima ho dimenticato di scrivere che ho anche:

-dolore al collo
-braccia indolenzite
-malumore

vi ringrazio per le risposte.il mio medico (per ora) non mi ha consigliato di rivolgermi ad uno specialista ma solo di stare tranquillo e di distrarmi.ma anche se lo dovesse fare io non credo di riuscire ad affrontare la spesa di una terapia da uno psicologo o psichiatra...sono uno studente che lavora ogni tanto per mantenersi gli studi.
la questione che non riesco a capire è se l'ansia sia la causa di questi dolori o la conseguenza.ho paura di avere qualche malattia grave e il fatto che non si riesca capire cosa ho mi fa agitare ancora di più.sono andato anche dal reumatologo per paura che fosse fibromialgia ma non si è degnato nemmeno di visitarmi perchè i miei dolori sono troppo generici e quindi non legati alla reumatologia.
eventualmente non ci sono alternative alla terapia dallo psicologo?e soprattutto gli ansilitici funzionano e sono dannosi?
[#4]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro ragazzo,

<<non riesco a capire è se l'ansia sia la causa di questi dolori o la conseguenza>>

è proprio questa la trappola dei disturbi di natura ansiosa; sono causa dei dolori che diventano causa dell'ansia che diventa causa di altri dolori, che diventano fonte di altra ansia.... è un circolo vizioso senza fine che per essere spezzato necessita di un intevento psicologico, abbinato eventualmente ad una cura farmacologica.

Se l'unica sua resistenza alla richiesta di aiuto è rappresentata dal problema economico sappia che esistono strutture pubbliche e consultori che erogano aiuto psicologico pagando il solo ticket.

Si può informare presso la sua a.s.l. per avere l'elenco di quelle che operano nella sua zona.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

è presumibile che se il suo medico ha accertato che lei è in buona salute tutto quello che ci riferisce dipenda dall'ansia, che può provocare molti e differenti sintomi fisici:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

Vorrei sottolineare che due sue affermazioni fanno pensare che in lei siano presenti preoccupazioni ipocondriache di un certo rilievo:

"pensai subito che mi stesse per venire un infarto (ci sono stati casi in famiglia)"

"ho paura di avere qualche malattia grave e il fatto che non si riesca capire cosa ho mi fa agitare ancora di più".

I casi di infarto risalgono a molti anni fa o ce n'è stato uno (o più d'uno) in tempi recenti?

Sottolineerei inoltre il fatto che, come diceva la d.ssa Rinella, è plausibile che l'agitazione che prova dipenda anche dalla vita che sta conducendo, e in particolare dall'impossibilità di dormire a sufficienza.

Per impostare una terapia (anche farmacologica) è necessaria una diagnosi, che potrà essere posta da uno psicologo o da un medico psichiatra.
Per sottoporre a valutazione il suo caso può rivolgersi anche ad una struttura pubblica fra quelle disponibili sul suo territorio:
http://www.asl.bari.it/Dipartimento.aspx?Organizzazione=964

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#6]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
gentili dottori grazie per le risposte.
l'episodio d'infarto più recente si è verificato 2 estati fa a mia nonna materna a causa del diabete molto alto.forse sono condizionato da questi episodi perchè i miei dolori simulano molto bene quelli da infarto(dolore al torace con irradiazione al braccio e al collo)...per questo ho fatto ben 3 visite cardiologiche in questi 3 mesi per fortuna negative.
vorrei precisare inoltre che ero in questo stato anche quando non avevo ancora iniziato a lavorare e dormivo di più.in ogni caso sembra che da quando ho iniziato a lavorare sia peggiorato (dopo un perodo di lieve miglioramento).

per rivolgermi ad una struttura pubblica e pagare solo il ticket devo comunque rivolgermi al mio medico?è meglio rivolgwermi ad uno psicologo o ad uno psichiatra?
vi ringrazio tanto per la pazienza
[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
L'ultmo infarto quindi è piuttosto recente, ed è plausibile che lei sia rimasto molto colpito da quell'avvenimento tanto da sviluppare una sintomatologia simile:

"i miei dolori simulano molto bene quelli da infarto".

In che rapporti era con la nonna? Eravate/siete molto legati? (non ho capito se è mancata a seguito dell'infarto o se è ancora in vita)


Se lei si sentiva così anche prima di iniziare a lavorare e a dormire poco è davvero probabile che soffra di un disturbo d'ansia che come tale deve essere trattato (diagnosticato e curato).

Se si rivolgerà ad una delle strutture che trova al link che le ho indicato si occuperanno di lei nel modo più opportuno e valuteranno se è il caso che assuma dei farmaci e/o che si sottoponga a psicoterapia.
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
con la nonna per fortuna siamo in buoni rapporti.prima di iniziare il lavoro ero ovviamente molto meno stressato perchè dormivo di più ed essendo un lavoro manuale sono costretto a sforzare proprio le zone del corpo che mi fanno male(petto,braccia e collo).il mio medico mi consigliò di provare a lavorare ma secondo me non è stata affato una buona idea perchè non posso nemmeno fermarmi a riposare un momento.
per fortuna la prossima settimana il contratto scade anche se era previsto un rinnovo che a questo punto sono costretto a rifiutare.
io sto male perchè vedo gli altri ragazzi della mia età divertirsi e spensierati mentre io da 3 mesi convivo con la costante paura che possa capitarmi quelcosa di brutto e con questi dolori che mi impediscono di fare le cose più semplici.ovviamente la mia vita sentimentale ne ha risentito perecchio perchè la mia ragazza,per quanto mi stia vicino,ne risente e non ride più nemmeno lei.
cercheò il prima possibile di rivolgermi ad una sede che mi avete indicato.
vorrei sapere però:
-è meglio rivolgermi ad uno psicologo o psichiatra?(non so bene la differenza)
-gli ansiolitici fanno male?riescono ad attenuare i sintomi?
-oltre la terapia ci sono altri consigli giornalieri per combattere l'ansia?
vi ringrazio profondamente
[#9]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
l'ansia non si può affrontare con i consigli.
La prescrizione degli ansiolitici va calibrata sulla valutazione diagnostica dello specialista psichiatra/neurologo che poi farà un monitoraggio dell'andamento della terapia farmacologica che sarà progressivamente scalata, in questo modo si eviteranno problemi relativi al fai da te.
Le consiglio di rivolgersi ad uno Psicologo-Psicoterapeuta eventualmente perfezionato in tecniche di rilassamento psico-corporeo come il training autogeno.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#10]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"io sto male perchè vedo gli altri ragazzi della mia età divertirsi e spensierati"

Eviti di pensare a come crede che stiano gli altri ragazzi della sua età, perchè non ha idea di quanti soffrano d'ansia come lei (e/o di altri disturbi psicologici) e perchè non le serve a nulla - se non a buttarsi giù - un confronto astratto con gli altri.

Come le dicevo, se prenderà appuntamento presso un centro pubblico seguirà l'iter previsto per tutti e quindi non sarà lei a decidere a quali visite o colloqui sottoporsi.

Se invece pensa di percorrere la via del privato può contattare uno psicologo psicoterapeuta della sua zona.

In ogni caso i farmaci possono esserle utili a contenere i sintomi, ma non a risolvere quello che si trova alla base del problema.

Considerata anche la sua giovane età è preferibile che lei si sottoponga ora ad una psicoterapia piuttosto che trovarsi a doverlo fare quando sarà più in là con gli anni e a fronte di una situazione che si sarà prevedibilmente cronicizzata.
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