Stress coniugale

Gent.le dott.ri, sono sposata da 5 anni con un figlio di 2. Adoro mio marito e la mia famiglia. Egli è poco presente in famiglia a causa del lavoro che lo porta anche a lunghe trasferte, sebbene riconosca sia una fortuna avere un lavoro con i tempi che corrono, soffro molto della sua assenza tanto da essere ansiosa,stressata e frustrata. Cosa potrei fare per essere più tollerante e quindi gravare meno sulla situazione? Ringrazio per il gentile riscontro. Saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Aggiunga altri dettagli alla descrizione.

È sempre stato così o solo da un certo punto in poi? Lei sapeva da prima di sposarlo che suo marito viaggiava per lavoro oppure la cosa è emersa dopo?

Quale aspetto dell'assenza di suo marito la fa maggiormente soffrire? Ad esempio la lontananza fisica, il non poter avere qualcuno con cui confidarsi ecc. Ha delle amicizie che le permettono di avere una vita sociale quando suo marito è lontano?

Lei si definirebbe una persona ansiosa?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Cosa potrei fare per essere più tollerante e quindi gravare meno sulla situazione?>

Gentile signora,
in che modo grava sulla situazione?
Parla con suo marito della sua sofferenza e se si in che modo e che risposte ottiene?

Leggo inoltre dai suoi precedenti consulti che in relazione ai disagi espressi le è stato suggerito di consultare uno psicologo/psicoterapeuta.

Qual'è il suo pensiero in merito?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
non comprendo dalla sua richiesta, se il suo umore., vita sociale e benessere dipende dalla vicinanza fisica di suo marito.
Lei ha un lavoro?
Si occupa soltanto dei mabmbii e della famiglia?
Ha degli intressi, hobby?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
gentili dottori, dopo la maternità ho lasciato il lavoro (svolto per 10 anni), attualmente mi dedico alla famiglia. Sono molto riservata, frequento poco le amicizie che tra l'altro sono "di coppia". La mia vita sociale gira intorno ad un piccolo hobby con cadenza di un giorno a settimana.. Quando ho conosciuto mio marito non svolgeva le stesse mansioni, cioè non era sempre fuori.
Sono una persona ansiosa e soffro di attacchi di panico. La mancanza è soprattutto fisica, ma alle volte anche di supporto morale. Tendo a non far pesare il mio malessere ("sto male dentro"), ma certe volte "sbotto" mostrando rabbia e freddezza. Mi dice che anche per lui è un sacrificio e non può fare diversamente, il mio sacrificio deve essere nell'accettare la situazione. Ho appena iniziato una psicoterapia per gli attacchi, ma temo che questa non accettazione sia una questione caratteriale....
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Signora,
adesso ho compreso.
La famigerata mezza mela di platonica memoria, non solo non esiste, ma non è affatto utile agli equilibri del singolo e della coppia.
Due individualità, funzionano meglio di una fusione.
Prosegua con la sua psicoterapia, credo che troverà altri e più funzionali nuovi equilibri, che le consentiranno di ritrovare se stessa, pur stando in coppia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Come vede, ci sono ragioni più che sufficienti a motivare il suo disagio e che vanno oltre la lontananza di suo marito.

>>> Ho appena iniziato una psicoterapia per gli attacchi, ma temo che questa non accettazione sia una questione caratteriale
>>>

Anche se fosse così non ci sarebbe nulla di male, perché anche il carattere si può cambiare.

Che tipo di terapia sta facendo?
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Cara utente,

probabilmente lei sta vivendo un periodo di forte stress personale, e il non poter contare su una persona cara come il marito è sicuramente fonte di ulteriore ansia e preoccupazione. Ha parlato con suo marito di ciò che sta vivendo?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it