Rapporti di coppia

Buongiorno.
Dopo un matrimonio di tre anni, mi sono separata da mio marito. Le nostre vite sono sempre state molto differenti, con stili di vita, orari e abitudini opposte: ciò ha portato ad allontanarci sempre più, sebbene, quando ci siamo conosciuti e frequentati, ho sempre pensato fosse un amore grandissimo, il nostro.
Sto male se penso di dover ripartire daccapo, ai momenti persi, ma sto tentando di lavorarci e superare.
Quello che invece non riesco a superare è il ricordo di una relazione, breve, avuta prima di mio marito. Ho risentito e rivisto questa persona quando il mio matrimonio era già rotto. Ho sperato di aver trovato l'uomo giusto, pensando che finalmente il destino ci aveva rifatti incontrare.
Invece questa persona, dopo una breve frequentazione e un po' di illusioni, è sparita. E, dopo tanti silenzi, alla fine mi ha confermato di avere ora ha una nuova relazione. Il mondo mi è crollato addosso sebbene non lo veda da più di un anno.
Scrivo perché nn mi capacito di come, a distanza di un anno, ho tutto sommato superato la fine del mio matrimonio, ma non quella breve relazione che ancora mi fa piangere e soffrire.
Forse è vero che ci sono degli amori eterni e impossibili? Ho paura di questa cosa, ho paura di nn superare e di nn andare avanti, di essere legata x sempre a quel ricordo che, per un anno mi ha impedito di andare avanti.
Grazie, saluti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<< Ho sperato di aver trovato l'uomo giusto>>

Gentile Ragazza,
probabilmente la sua delusione è stata (ed è) proporzionale alle aspettative che aveva riposto in quell'incontro, che immaginava risolutivo rispetto alla possibilità di ricominciare dopo la conclusione del suo matrimonio.
Cosa significa l'espressione "uomo giusto"? Come dovrebbe essere il suo compagno ideale?
Forse ne era così tanto alla ricerca che ha creduto di vederlo in quella vecchia fiamma?
Quali sono i suoi progetti per il futuro immediato? E per quello a più lungo termine?


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Un lutto correlato alla fine di una amore, si puo' elaborare in tanti modi, compreso il classico " chiodo, scaccia chiodo" .
Da quanto leggo di lei, mi sembra alla ricerce dell' uomo giusto, del grande amore, del principe azzurro, ....non di se stessa.
Credo che la fine di questo " nuovo progetto" , l' abbia turbata, perche' lei aveva investito emozionalmente molto e quindi il fallimento di un progetto inconscio, genera sempre queste dolorose sensazioni.
Perche' non valuta l' ipotesi di ripartire da se stessa, e' ancora molto giovane, puo' sempre prendersi del tempo, per guardarsi dentro ed intorno.
Cari auguri
V. Randone

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottoresse. Grazie x le vostre risposte.
È decisamente vero che ho investito in maniera smisurata in quella relazione, uscendone completamente a pezzi.
Ho affrontato il tutto anche con una psicoterapia, ma le ferite sono ancora aperte.
Speravo che il tempo potesse aiutarmi, ma la durata di quel rapporto e la sofferenza provate nn sono affatto commisurate e proporzionali.
Quanto alla ricerca dell'uomo giusto, con ciò intendo un compagno con il quale condividere una quotidianità e un progetto di vita, cosa che nn è stata possibile con mio marito, che mi ha anche tradita, nè tantomeno con l'altro uomo rispetto al quale ho avuto un grande abbaglio.
Ad oggi non ho un progetto preciso nella mia testa, nè tantomeno nel cuore. . Mi sento disorientata e confusa.nuovamente grazie
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
La terapia è ancora in corso o è conclusa?
Quali miglioramenti ha ottenuto?
A suo parere è rimasto ancora qualcosa su cui "lavorare"?
Eventualmente (nel caso sia conclusa) sarebbe disposta a riprenderla?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Ho affrontato il tutto anche con una psicoterapia, ma le ferite sono ancora aperte."

Gent.le Sig.ra,
la psicoterapia se è efficace avvia un processo di cambiamento oltre che di elaborazione della sofferenza, sente che questo è accaduto nel suo caso?

A tal proposito la invito a leggere l'articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
Utente
La terapia mi è sicuramente servita a rileggere la mia storia di coppia e dare nuovi significati ad essa, maturando la scelta della separazione, soprattutto quando, di fronte alla necessità di un coinvolgimento di mio marito nella terapia poiché di "problema di coppia" si stava pur parlando, lui si è rifiutato.
Ad oggi la terapia è conclusa,in quanto la terapeuta ha considerato il cambiamento di positioning rispetto al matrimonio come un buon punto. effettivamente, rispetto alla scelta presa sul mio matrimonio , pur difficile, mi sento serena.
Più dubbiosa rimango rispetto all'investimento che ho lasciato nell'altra breve relazione , che la terapeuta ha riletto come una conseguenza del fallimento del progetto di coppia con mio marito.
Mi stupisco solo del mio attaccamento tale e forte ad una relazione e ad una persona che mi ha dato così poco e al fatto che, dopo un anno, sia di nuovo ferma a quel punto.