Ansia e tristezza

Gentile specialista,
sono una giovane di 29 anni, e già dalla prima infanzia ho iniziato a soffrire di gravi disturbi fisici dovuti all'ansia, al panico, e alla fobia sociale.
La mia vita è stata un calvario, mai frequentato amicizie, attività sportive, solo sporadicamente la scuola, e in tutto ciò i miei genitori non si sono mai interessati di niente.
Cosi' sono andata avanti,fino a quando alcuni anni fa intraprendo un percorso di cura farmacologica, grazie alla quale mi sento meglio, e inizio a fare qualcosa.
Nel periodo in cui non mi sentivo bene, i miei genitori mi hanno costretta ad iscrivermi ad un percorso universitario non scelto da me, finalizzato esclusivamente all'insegnamento, anche perchè con tutti i sintomi che avevo, mi sono sempre sentita una fallita, una nullità, incapace di prendere decisioni.
Ora mi sento meglio, il mio desiderio più grande è trovare un lavoro, negli ultimi mesi però mi sento molto triste e giù perchè anche se mi sento meglio riguardo a tutti i sintomi fisici dovuti all'ansia e al panico, non riesco a fare il lavoro per cui i miei genitori mi hanno costretto a studiare. Ogni giorno i miei mi insultano,mi danno della fallita, dell'incapace,ma io vorrei solo fare altro nella mia vita, ad esempio mi piace molto lavorare con gli anziani, attività con il computer,d'altronde però non ho una specifica formazione, e neanche posso iniziare adesso un corso universitario.
Cosa mi consiglia,è vero che sono un'incapace, perchè non riesco a fare una determinata attività lavorativa?
Secondo lei è vero che non riuscirò mai a trovare lavoro in altri ambiti?
Grazie per l'ascolto, e in attesa di una risposta
Distinti saluti
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Secondo lei è vero che non riuscirò mai a trovare lavoro in altri ambiti?
>>>

È evidente che non possiamo risponderle, dato che non la conosciamo. Tuttavia il solo fatto che ponga questa domanda è indicazione di passività, apprensione e ricerca di rassicurazioni, tratti caratteristici di ansia e insicurezza.

Oltre alle cure farmacologiche è mai stata vista da uno psicologo?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, cerchi di non farsi catturare da un pensiero di "autoavveramento della profezia" cerchì coè di non avere comportamenti e fare scelte guidate dall'inesorabilità di questo pensiero.
Le interessa il mondo degli anziani ? benissimo, la prima qualità per lavorare bene è la motivazione, quindi si informi e faccia le sue scelte in questa direzione...inoltre con il collega le consiglio di farsi aiutare da uno psicologo.. per sentirsi capita, appoggiata e fare chiarezza dentro di lei..
ma faccia presto. Cambiare si può, ma bisogna aver coraggio e cominciare..,
non lasci che tutto si immobilizzi in uno sterile giro di paura, angoscia, immobilismo..
Cari auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6 1
Cara ragazza,

in un clima del genere certo non deve essere stato facile far emergere il suo carattere e le sue aspirazioni. Ma se lascia decidere gli altri per lei è anche vero che difficilmente troverà qualcosa che la soddisfa, come il lavoro.
Capire che le piace lavorare con gli anziani è un buon punto di partenza; denota che una sua volontà ce l'ha e anche la capacità di fare delle scelte. Il tutto sta nel metterle in pratica. Ha mai pensato di farsi aiutare in questo atto pratico da uno psicologo?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#4]
Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Carissima,
l'immagine che abbiamo di noi stessi,si costruisce nel tempo tramite le primissime esperienze di vita nella relazione genitoriale, per poi rafforzarsi attraverso le diverse esperienze che,crescendo,ci troviamo a vivere in relazione con gli altri.
Entrambi i tipi di relazione,e in particolare,il modo in cui ci predisponiamo nel relazionarci con gli altri, edifica la nostra autostima.
Essere cresciuta in un ambiente giudicante e "sfiduciante", ha fatto si che lei non si fidi delle sue capacità,non sia consapevole del suo valore,tendendo a cercare rassicurazioni "è vero che sono un'incapace?" .
Noi in questa sede potremmo darle un consiglio circa il da farsi in ambito lavorativo,ma, se non affrontate e risolte adeguatamente,le sue fragilità si ripresenteranno di continuo,condizionando seriamente la sua vita.
Si trova a svolgere un percorso di studio che non sente suo, sentendosi probabilmente impotente rispetto a ciò.
Lei merita di scegliere e di imparare pian piano a fidarsi delle sue capacità.
Provi ad iniziare a pensare di intraprendere una psicoterapia. Le sarebbe estremamente utile per risolvere il suo disagio e scoprire le sue risorse,il suo valore. Questo poi,di conseguenza,le servirebbe per iniziare a scegliere in autonomia rispetto se stessa e la sua vita in generale.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

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