Ho 36 anni lavoro sono sposata e ho 2 bambini

Egregi dottori,ringrazio anticipatamente chi vorrà aiutarmi a chiarire il mio malessere.ho 36 anni lavoro sono sposata e ho 2 bambini.da qualche anno che mi rendo conto di essere cambiata...è ultimamente sembra che stia peggiorando.ho un marito che sembra disinteressar si a tutto ciò che riguarda me,dal mio benessere al mio malessere...è questo peggiora la mia autostima che continua a chiederai perché sto con lui!..ultimamente piango spesso,ho ripetuti attacchi di panico,cefalee e poi quando siamo in un'accesa discussione con lui,che non fa altro che rimproverarmi di far danno scarnirmi e accusarmi di qualsiasi cosa sia successa,cominciò ad urlare in modo incontrollabile battere pugni su qualsiasi cosa mi capìti a tiro e in quel momento non me ne rendo neanche conto,ho la sensazione di nausea e ho la bruttissima sensazione che il collo mi stia gonfiando e fatico a respirare.tutto questo mi fa paura,non sono mai stata una donna violenta...mai...neanche con i miei bambini,ma forse lui mi porta a tutto questo e non so come uscirne.riesco a trovare la pace solo quando sono a lavoro.faccio un lavoro faticoso ma non tanto tutti i giorni 7 ore sempre a stirare,...quando stacco mi assale la paura di ciò che mi aspetta a casa,esco da lavoro di corsa a prendere i bambini da scuola arriviamo a casa alle 17 di sera riassettare casa cucina,poi torna lui che ti rimprovera se il letto e' ancora in disordine.ho solo paura di ciò che mi passa per la testa...tante volte ho provato a non tornare più a casa,a far vivere a lui la mia giornata,ma poi il pensiero dei miei bambini prevale su tutto e torno a casa,lui ovviamente non se ne neanche accorto...ma non so fino a quando.ho perso mia madre che ero una ragazzina,soffriva da 3 anni di esaurimento che l'ha portata dopo alla depressione e infine ad un ictus a 43 anni..ho sofferto tanto per tutto,e non credo di meritare tutto questo.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> quando stacco mi assale la paura di ciò che mi aspetta a casa
>>>

Se volessimo fare una battuta (per sdrammatizzare), s'immagini che paura potrebbe prendere a suo marito su cosa lo aspetta a casa, ad esempio che lei gli tiri in testa un ferro da stiro!

A parte tutto, se il problema è che lui è eccessivamente critico e disinteressato (un'accoppiata micidiale) e lei è diventata eccessivamente sensibile, rabbiosa e sente che sta vivendo una vita che non merita, potrebbe essere il momento di consultare uno specialista. Meglio sarebbe uno psicoterapeuta esperto in terapia della coppia, per ricevere una consulenza entrambi. Potrebbe trattarsi di un problema di abbattimento del tono dell'umore per quanto riguarda lei, ma anche nel rapporto con suo marito sembrano esserci aspetti importanti da valutare ed eventualmente correggere.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
pare proprio che sia davvero esasperata da questa situazione che, in parte, è oggettivamente pesante e, per altri versi, Lei stessa contribuisce ad appesantire.
La rabbia non fa che alimentare altra rabbia e gli scatti d'ira o la violenza non possono certo essere la soluzione ideale, soprattutto pensando che ci sono due bambini che girano per casa.

Se questa vita è diventata così intollerabile, piuttosto che continuare a soffrire e a far soffrire, perché non cercare un'alternativa?

Come suggerito dal Collega, consultando uno specialista potreste valutare insieme quali aggiustamenti è possibile apportare alla vostra relazione, quali siete disposti o no ad affrontare e, principalmente, se la vostra unione matrimoniale ha ancora ragion d'essere oppure no.

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Cara signora,

aggiungo che, nel caso in cui, teme le critiche di suo marito e n suo rifiuto nell'affrontare la terapia insieme, potrebbe intanto consultare lei da sola uno specialista. Parlare e farsi aiutare a gestire la sua rabbia sarebbe già un punto di partenza. La rabbia va riversata su un canale più positivo, soprattutto dato che non siete voi due da soli, ma ci sono anche i bambini. Con suo marito avete mai parlato di questa situazione? Gli ha mai detto chiaramente che non sopporta il suo modo di fare e di criticare?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it