Ritardo studi rimpianto

Buongiorno,scrivo per il mio fidanzato.Il mio fidanzato ha 27 anni appena compiuti e si trova a dover terminare ancora la triennale all'università, avendo effettuato un trasferimento di facoltà. Il problema è che lui non accetta questo ritardo, per lui una laurea triennale a 27 anni(manca poco per laurearsi, comunque in quest'anno ce la farà) è un fallimento troppo grande, afferma che solo i falliti si laureano a 30 anni( ovviamente prendendo la specialistica finirà a questa età) e non avrà nessuna possibilità di riscatto nella vita ( preciso che il tenore di vita della famiglia è povero). E'un ragazzo molto intelligente, ovviamente lo dico con cognizione di causa non perché è il mio compagno. Diplomato con il max dei voti e anche l'università nonostante il ritardo ha una media alta(28/29). Ovviamente i mie consigli "razionali" di incoraggiamento non bastano, lui afferma di poter essere felice solo se recupererà quegli anni persi all'università. Solo laureandosi in tempo, secondo lui, avrebbe potuto diventare qualcuno.
Premetto che la situazione familiare è una situazione che non ti da troppa serenità, quindi la voglia di riscatto e poter ottenere un futuro migliore e diverso da quelle mura è forte.
Credete possa aver bisogno di uno psicologo?
Vi ringrazio
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente,penso che dato l'atteggiamento così esigente del suo compagno, di questo continuo rimproverarsi, possa essere utile l'appoggio e l'aiuto di uno psicoterapeuta. Sappiamo poco di lui, ma si può ipotizzare una educazione severa, una certa rigidità, rapporti con i genitori con qualche difficoltà.
Succede che essere intelligenti non basta, che la vita affettiva , i vissuti, problemi connessi all'autostima ecc. interferiscano col rendimento e con la qualità della vita.
Laurearsi a 30 anni non è certo grave, mentre è preoccupante soffrire e colpevolizzarsi per questo.
Coraggio dunque , il tempo perduto può essere recuperato con una serenità e una lucidità raggiunta.
Cari auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta. come accennavo nel precedente messaggio la situazione è resa più difficile dalle condizioni economiche e sociali, quindi non sarà possibile nell'immediato l'ausilio di un professionista come lei mi suggerisce, per ragioni economiche. Pensa che io in qualche modo possa fare dire qualcosa per aiutarlo e far si che trovi un po di coraggio e serenità? La ringrazio
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

gli psicologi sono presenti anche presso le strutture pubbliche, nelle quali si accede pagando un ticket contenuto.

A parte questo dettaglio, mi pare che la questione sia vedere i significati che per il Suo fidanzato ha la questione e Lei li ha riassunti sopra molto bene.

Ovviamente da qui possiamo dare solo indicazioni di massima, non conoscendo il Suo fidanzato, ma (soprattutto per un uomo) la realizzazione professionale coincide con un pezzo d'identità e quindi la migliore terapia è proprio concludere gli studi e realizzarsi nel lavoro.

Un uomo non riesce a pensare ad altri progetti (es famiglia propria) se non ha un lavoro tale da permettergli di poter provvedere alla sua famiglia. Questo mi pare comprensibile. E forse potrebbe anche offrirci una chiave di lettura diversa del fatto che il Suo fidanzato stia considerando un "fallimento" conseguire la laurea a 30 anni.

Cosa può fare Lei? Consapevole di come il Suo fidanzato considera la situazione, può incoraggiarlo a non perdere tempo nello studio e a gratificarlo, facendogli sentire il Suo appoggio e la Sua ammirazione per i sacrifici che sta facendo per la propria realizzazione.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Con strutture pubbliche si intende solo i consultori? Perché nel sito regionale della asl ho trovato solo questi, o esistono altre strutture pubbliche e nel caso dove potrei trovarle?
Si,dott.ssa Pileci, ha centrato un nodo importante, che è quello che il mio compagno non accetta questo fatto proprio perché non avendo un lavoro proprio è " costretto" a stare ancora a casa con la sua famiglia di origine, fonte di non troppa serenità, ecco perché la laurea non ancora raggiunta acquisisce un valore ancora più elevato.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Non so nella Sua regione, ma anche negli ospedali è possibile trovare gli psicologi per una consulenza.
Ad ogni modo al consultorio va bene.

I cambiamenti degli ultimi decenni (e non ultima la crisi) hanno imposto a molti giovani di stare a casa più a lungo con i genitori e questo ha delle ricadute negative su molti aspetti. Non essere indipendenti da un punto di vista economico si ripercuote, per gli uomini, anche sulla loro virilità o meglio su come si percepiscono.

Poi, in casa, è probabile che il tutto sia vissuto negativamente anche dagli altri componenti del nucleo famigliate e, un evento non raro è proprio l'incomprensione degli stati altrui e della sofferenza altrui.

Per questa ragione, il Suo fidanzato ha bisogno certamente di tutto il Suo incoraggiamento.

Bisogna anche valutare se sia il caso di cercare un lavoro part time e continuare a studiare o se questo allontanerebbe ulteriormente la laurea.
Chiaramente è importante anche avere idee molto precise e soprattutto seguire un piano di studi con determinazione.

Una precisazione importante: laurearsi è bel traguardo.
Ma non deve coincidere con il valore personale del Suo fidanzato. Egli dovrebbe sapere di valere indipendentemente dal titolo di studio o dal lavoro (o mancanza di lavoro). Questo potrebbe infatti essere motivo di depressione.

Per altri chiarimenti siamo qui.

Un saluto cordiale,
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Utente
Utente
La sua ultima precisazione è molto importante poiché, il mio compagno un po( o meglio totalmente) lo pensa. Pensa, in realtà è convinto di essere sempre stato bravo in una cosa sola: ovvero studiare e ora che è in ritardo ovviamente prova sentimenti svalutativi anche per quello( dato anche dal fatto che ovviamente in questa situazione i problemi di concentrazione ci sono eccome). Ovviamente io non penso assolutamente che sia bravo solo in questo, ma lui non ascolta mai con convinzione quando lo dico, credo che questo sia dovuto al fatto che per tante cose legate alla sua infanzia e adolescenza si sia sentito spesso "inadeguato ", "inferiore". Questo l'ha portato a ricavarsi, almeno un attività in cui potesse eccellere, in cui essere considerato il migliore o comunque bravo, come il migliore a scuola. Quindi lui ancor meno non accetta il ritardo perchè vede nello studio, l'unica rivalsa, l'unica occasione per essere" qualcuno". Quello che ho scritto sono cose che lui ripete spesso, parliamo molto e lui cerca molto il mio aiuto, modi per recuperare gli anni persi.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
è informata se nell'Ateneo frequentato dal suo compagno è presente lo sportello di supporto psicologico per gli studenti?
Se così fosse, potrebbe cominciare con una consulenza lì, in modo iniziare ad affrontare costruttivamente il problema e venire a conoscenza delle ulteriori possibilità offerte dai servizi pubblici del territorio.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Però è chiaro che il passato non si può cambiare.
Ormai il Suo fidanzato ha "sforato" nel prendere la laurea triennale.
L'unica cosa che può fare -abbandonato il senso di colpa e il rimuginio sul tema- è fare il possibile per terminare gli studi nei tempi previsti da oggi in avanti.
Non ha molto senso camminare avanti, ma voltati guardando al passato: si rischia di non assaporare nè il presente nè di progettare il futuro.

L'unica cosa che da qui sembrerebbe sensata è un buon metodo di studio e una tabella di marcia da rispettare, magari studiando con qualcuno, se questo aiuta.

Un cordiale saluto,
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Utente
Purtroppo no, nessuno sportello di ascolto nell'ateneo
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Allora riconsideri l'ipotesi del consultorio e ci faccia sapere, se vuole.

Saluti,
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Utente
Eccomi qui di nuovo. I tentativi di convincere il mio fidanzato ad andare da un professionista, sono falliti. Motivazione? Non ho tempo! Devo solo studiare.
Gli stati d'animo e l'umore è sempre peggio, l'unica sua richiesta è : tornare indietro nel tempo. Non accetta consigli " razionali": tabelle di marcia, progetti di laurea ect. Se pensa alla sua felicità lui la materializza solo con tornare indietro, se oggi fosse già laureato. Visto che l'unica cosa che mi resta da fare è aiutarlo io, vi chiedo cosa posso fare? L'educazione non credo c'entri, lui vede nela laurea e quindi nel costruirsi una posizione, l'unica via d'uscita: via d'uscita da condizione familiari molto povere e propria indipendenza.Ma ciò che io cerco di fargli capire io è: puoi ottenerlo ancora, in fondo ha "solo" 27 anni( metto tra virgolette perchè per lui sono tantissimi). E si rimprovera di aver " buttato" questi anni, dice che non lo accetta. Vi chiedo di darmi qualche consiglio
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Utente
Utente
ps ho dimenticato di dire che nonostante queste crisi gli studi proseguono ma a ritmi lenti e i problemi riafforano ogni volta che si trova a preparare esami che c'erano anche nella vecchia facolta. Dice che è un fallimento troppo grande essere ancora su esami che avrebbe dovuto dare 6/7 anni fa, lo vedo che ha più difficolta rispetto ad altri esami, forse dato anche dal fatto che per questi esami avrebbe bisogno di ripetere o leggere a voce alta, e lui puo solo studiare in biblioteca
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ben ritrovata!

Del Suo ragazzo scrive: "tornare indietro nel tempo. Non accetta consigli " razionali": tabelle di marcia, progetti di laurea ect."

Mah, intanto tornare indietro è impossibile per chiunque... quindi mi chiedo come potrebbe sperarlo...

L'unica via per aiutarlo sarebbe proprio quella di modificare, attraverso un aiuto specialistico, la sua visione delle cose. Se non fa un piano molto pragmatico e concreto ma anche sensato sullo studio e poi non lo segue, come crede di poterne uscire?
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Utente
Utente
Frasi da me dette tante volte ma a lui scivola: o ha la sua vita "esattamente come doveva essere", con quelle possibilità o non importa. Poi in altri momenti mi dice che vuole serenità per studiare( io credo che questi pensieri impediscano di concentrarsi), essere il migliore, fare gli stessi percorsi di chi magari si è laureato in corso, e avere le stesse possibilità
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Questa rigidità mentale del Suo fidanzato rischia di diventare il problema di gran lunga maggiore rispetto alla laurea conseguita con qualche anno di ritardo.

Anche perchè con questa rigidità arriverà ai risultati in maniera ancora più faticosa e quindi più lenta....

Saluti,
[#16]
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Utente
Utente
Qualche consiglio immediato da dargli, per tranquillizarlo? Qualcosa che lo aiuti.
E cosa potrei consigliare per migliore qualità e quantità nello studio?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

l'unico consiglio immediato è di mettere ordine in questo caos...

Se le convinzioni del Suo ragazzo sono queste, come potrebbe tranquillizzarsi?
Spesso sono le nostre convinzioni a rovinarci la vita (qui è quella di essere sbagliato per il ritardo negli studi e per voler tornare indietro nel tempo).

Il Suo ragazzo non ha tempo per andare dallo psicologo ma poi non sa bene come gestire e ottimizzare il tempo... mi pare un chiaro controsenso, non trova?

Inoltre, più Lei lo rassicura, più il problema si amplifica...

Concretamente aiuterebbe una tabella di marcia, ma bisogna anche star bene ed essere sereni per seguirla...

Saluti,
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Motivazione? Non ho tempo!... gli studi proseguono ma a ritmi lenti>

Dice di non avere tempo per rivolgersi a uno psicologo, ma poi ne spreca tanto nello studiare in modo poco proficuo. Non è una contraddizione?

<io credo che questi pensieri impediscano di concentrarsi>
Certo, approcciarsi allo studio in questo modo impedisce di applicarsi in modo proficuo ed efficiente, dunque ne dilata i tempi.

Provi magari a fargli leggere questi post, un aiuto psicologico sarebbe davvero opportuno.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Ma infatti il non avere tempo è una "scusa".Non ci andrà e basta. Io sono l'unica con cui ne parla, con qualche amico ma non nei termini con cui ne parla con me. Comunque lui sa che scrivo qui, anzi per lui sapere che forse qualcuno gli dirà come fare, gli da speranza!
Comunque ora ha letto e ribadisce che non ci andrà mai dallo psicologo.Se esiste un modo per concentrarsi,se diventerà mai qualcuno.Vorrebbe arrivare ad alti livelli ma che la sua situazione economica e sociale lo impedisce proprio per questo ritardo.Dice che si odia, che la sua unica occasione per uscire da questa situazione era la laurea, che era sempre perfetto fino dalle elementari al liceo,tra i migliori se non il primo della classe.Ora invece dice che ha perso tutto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Anche avere una laurea non garantisce nè il successo, nè uscire da una situazione di stallo.

Ribadisco: si tratta di convinzioni che stanno davvero costruendo un problema.

Quando anche il Suo ragazzo conseguirà la laurea, si scontrerà con le frustrazioni di altro tipo, tipo la gavetta, tipo la ricerca di un lavoro, la costruzione di una carriera...

Se adesso non riesce a concentrarsi per studiare perchè è in balia dei suoi problemi, come pensa di poter affrontare e risolvere problemi ben più grandi?

L'aspetta magica di avere una laurea e fare faville mi pare poco sensata...

Ad ogni modo non esistono ricette magiche o miracolose: è possibile mettere a fuoco il problema con il diretto interessato e di persona.

E poichè all'Università c'è lo psicologo (o comunque è presente all'ASL) francamente non riesco a comprendere tali proteste pretestuose.

Ma Lei (che scrive) che sta in mezzo alla situazione come sta?

Saluti,
[#21]
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Utente
Utente
Beh sicuramente non sono contenta che il mio compagno stia cosi, le cose scritte da voi sono le cose che ripeto spesso a lui ma senza risultati, quindi la sensazione non è certo piacevole
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Che cosa intende fare?
Quali piani ha per il Suo futuro?
Quale ruolo pensa di avere in questa coppia?
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Utente
Utente
Cosa intendo fare per questa situazione? Beh sostenerlo e supportarlo come già sto facendo, aiutarlo dove posso, magari aiutarlo e supportarlo nel cercare master specializzazioni esperienze formative fuori dalla sua città. Sono convinta che spostandosi da casa, una maggiore sicurezza si acquisisce. Piani per il futuro?Continuare a progettare la mia carriera professionale, abbiamo degli obiettivi io e il mio compagno. Il mio ruolo,beh credo sia quello in ogni relazione amorosa no,quello di compagna, abbiamo dei progetti,ovviamente dove il mio compagno toppa o sente di non farcela mi sembra più che normale supportarlo.