Disturbi psicologici dopo il parto.

Salve,
ho 27 anni, e 9 mesi fa e' nata Celeste, gravidanza andata bene fino all'ultimo mese quando sono cominciate delle liti con mia suocera, il quale pretendeva vedere la nascita della nipote e far stare fuori mio marito ( che poi le cose non sono andate cosi'), comunque ogni scusa era buona per gridarmi addosso. Fatto sta che ho partorito con cesareo per pressione molo alta a 41 settimane.
Dopo il parto passano tre mesi piu' o meno tranquilli, neanche la bimba mi stancava tanto, e vengo a sapere che mia suocera si sarebbe trasferita a mantova ( lei e' di palermo) per sei mesi dall'altro figlio per vedersi crescere la bambina.
Io di li in poi comincio ad accusare attacchi di panico, cominciano le extrasistole, pianto senza motivo con conseguente perdita del latte materno.
Ancora oggi la notte se c'e' qualcosa che mi fa paura se non accendo la luce mi manca il respiro e i battiti del cuore sembrano rompere il petto.
Tutto cio' mi si sta riversando contro, infatti si parla di distrurbi gastrointestinali, che so per certo che devo dimagrire, cosa che sta avvenendo .
Voglio uscirne ma lei mi umilia (anche se mio marito e' d'accordo con me e mi difende), e per cercare di salvare il rapporto madre figlio, e nonna nipote, sto male io.
Sono molto ansiosa , nervosa sopratutto, dormo male, e sono stanchissima...
Vi ringrazio per la vostra attenzione.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
in tutto questo "girotondo" di adulti è necessario ricordare che l'interesse supremo da salvaguardare è quello della piccola Celeste e quindi, dal momento che ora Lei costituisce per la bimba la principale figura di riferimento, anche la sua (della mamma) serenità è altrettanto importante.
Dal titolo che ha dato al suo post mi attendevo che i distrurbi psicologici fossero una conseguenza del parto, come a volte accade, ma da quanto ha scritto mi pare evidente che la loro origine stia altrove.
Credo che dovrebbe seriamente discutere della situazione con suo marito, in modo da trovare insieme la soluzione meno dolorosa per tutti.
Nel frattempo, però, se ritiene che il suo disagio abbia superato il limite, non esiti a rivolgersi di persona (magari accompagnata da suo marito) ad uno psicologo per una consulenza.


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
appare evidente da ciò che racconta che il rapporto con sua suocera non sia dei migliori. Sua suocera sembra anche piuttosto invadente anche perchè probabilmente legata a schemi culturali del passato. Oggi ad esempio si privilegia o si dovrebbe privilegiare senz'altro la presenza del marito al parto.
Ad ogni modo, le faccio presente o le ricordo che per avere buoni rapporti con gli altri dobbiamo cercare di non sacrificare i nostri diritti. Infatti se lasciamo che gli altri ci prevarichino e ci danneggino, il danno arrecatoci, tra l'altro, si ripercuoterà anche su di loro, col rischio di innescare una spirale negativa.
Perciò non abbia paura di rivendicare i suoi diritti di madre: ne va del benessere suo, dei suoi familiari e anche di sua suocera.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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Disturbi psicologici e mente-corpo