Ansia e rapporto

Salve, richiedo un consulto per avere dei consigli sulla gestione di una problematica che ormai mi pesa da tempo. Dunque....
Sono fidanzata da 4 anni e poco più e convivo da 3, il mio ragazzo soffre d'ansia/ipocondria ed è in terapia da ormai un annetto se non due da uno specialista; ha problemi a prendersi responsabilità e a guardare al futuro.
Ora, oltre al fatto di voler capire come "prenderlo" nel modo giusto (non so quando essere comprensiva o dargli una sgrullata, per capirsi) c'è un problema più radicato a cui vorrei un vostro parere.

Da quando abbiamo iniziato la relazione non abbiamo mai fatto sesso e si è aggirato il problema eccitandoci per conto proprio a voce con delle storielle. All'inizio era "giustificato" dal fatto che lui necessitava di una circoncisione, ma dopo di essa (avvenuta solo questa estate) non è avvenuto comunque nulla. Io ,nel tempo,ho cercato di mettergli meno pressioni possibili, visto l'argomento delicato e le sue ansie, finendo per eccedere e quindi dargli carta bianca per rimandare a suo piacimento. Seppur i primi tempi non mi pesasse moltissimo ora inizio a percepire un vero e proprio disagio, nel senso che quando ci si accinge a fare il surrogato del sesso io mi sento male. L'ansia sale e le paranoie fioccano, entrando quasi in uno stato di panico. Capito che parte dei problemi stava lì e nel fatto che tendevo e tendo a mettere in secondo,terzo e quarto piano il mio piacere(anche se mi piacerebbe capire che problemi nello specifico visto che percepisco solo ansia), un mesetto fa ho preso coraggio e ho affrontato l'argomento, con il risultato che si era deciso di provare, ma sono sorti altri impicci. Non si è riusciti ad infilare i preservativi, allora io ho iniziato a riprendere la pillola(che avevo dovuto sospendere) ed è passato un mese intero. Ora teoricamente avremo il via libera, ma come mi aveva già detto, lui ha il terrore della cosa e soffre d'ansia incredibile da prestazione; io da controparte ho il terrore che lui continui a rimandare e allo stesso tempo non ho il coraggio nè il cuore di insistere, per paura di apparire troppo frettolosa e anche perchè le poche volte che l'ho fatto mi sono ritrovata ad esporre le cose in maniera poco delicata.
Vorrei solo capire come agire, perchè attualmente ho una grande confusione a riguardo. Inoltre se possibile, volevo chiedere una piccola curiosità, ovvero cosa può comportare la mancanza di una sessualità in una persona.
Vi ringrazio in anticipo
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, secondo me ci sono tutti i segni di una situazione problematica, le consiglio di farsi seguire da uno psicologo e di convincere lui a fare altrettanto, il corpo è onesto e alla vostra età portare avanti una situazione simile è sbagliato e doloroso.
Dare una "sgrullata" ? non mi sembra una buona idea, lei non è la sua mamma..! del resto queste sono strategie che neanche le mamme è bene che usino,,
Vi faccio molti auguri , di avere coraggio, i problemi vanno affrontati..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

la mancanza di sessualità nel suo caso, come lei si sta accorgendo, porta inevitabilmente ad una crisi di coppia. Le ansie da prestazione del suo partner possono essere superate, da deve necessariamente chiedere una consulenza psicologica.

Sarebbe opportuno in parallelo fare anche delle consulenze psicologiche di coppia per comprendere se nel vostro rapporto ci sono meccanismi che "auto-alimentano" questo stato di cose.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte celeri.
Ad ogni modo lui è già in psicoterapia, ed immagino abbia parlato della cosa anche se la motivazione della psicoterapia risulta essere un'altra, ma per ovvi motivi non so i risvolti essendo cose strettamente private.. Per quanto riguarda me, avevo in mente di provare ad iniziare anche io, ma non sono mai stata sicura sull'iniziare tra la paura stessa del percorso e quella dell'avere problemi stupidi o di poco conto.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

nessun problema può essere definito "stupido" o di "poco conto", dipende sempre dal valore che gli viene attribuito.

Se lei ha deciso di rivolgersi a questo sito, evidentemente ha pensato che questo disagio meriti tutte le considerazioni del caso.

Per quale motivo il suo partner ha intrapreso un percorso di psicoterapia?
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dopo
Utente
Utente
Beh, ho preso coraggio perché questo, come anche altri disagi, ultimamente iniziavano ad incidere sul vissuto in generale. Però son sempre stata dell'idea, sbagliata probabilmente, che tutto si sarebbe risolto col tempo.

Ad ogni modo il mio partner ha iniziato per eventi di ipocondria, ha fatto un percorso che poi per un evento e un altro ha dovuto lasciare. Durante il periodo di distacco ha iniziato ad evere eventi di derealizzazione per poi tornare da uno psicoterapeuta. L'ipocondria non la ha più da tempo(se non piccolissimi incipit), quindi ora non so bene che "diagnosi" possa avere, posso dirle però che è decisamentr ansioso e spaventato dalle responsabilità e quindi dal futuro.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
Il silenzio dei sensi, non porta mai buone cose all' interno della coppia, ma e' invece un semaforo rosso, davanti al quale fermarsi a riflettere .
Oltre alla psicoterapia, il suo ragazzo , dovrebbe effettuare una diagnosi andrologica completa, per diagnosi certa, dopo la quale si stabilira' quale percorso affrontare , se individuale o di coppia.

Se deisidera nel mio blog e sito, trovera' tanto materiale in merito alla sfera della sessualita'

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

probabilmente il tempo più che risolvere certe situazioni le rende "sospese", nell'attesa salvifica che si possano risolvere da sole. Questa aspettativa diventa una difesa contro la reale risoluzione della problematica.

Le indicazioni principali possono essere:

- una visita da uno specialista andrologo per il suo partner, per comprendere se sia presente o meno una disfunzione organica.
- dopo la quale sarebbe opportuno una consulenza psicologica di coppia, come le ho suggerito sopra.
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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio ancora per i chiarimenti e i consigli.
Do subito un'occhiata al blog e per quanto riguarda la visita andrologica, ne ha fatte all'epoca della circoncisione e che io sappia è tutto apposto dal punto di vista fisico; essenzialmente tutto mentale il problema, essendo oltretutto anche la sua prima volta.

Invece per la terapia di coppia non saprei, sfortunatamente non siamo in una situazione rosea finanziaria e seguendo lui già un percorso individuale temo sarebbe un "di più", secondo voi è necessaria?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
potete rivolgersi entrambi al Consultorio Familiare della vostra ASL per un colloquio con lo Psicologo. è importante che abbiate uno "spazio protetto" di condivisione dei vostri vissuti attraverso una comunicazione efficace, così potranno emergere gli eventuali "nodi da sciogliere".

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

se da un punto di vista organico non ci sono problemi, a mio avviso credo sia opportuno affrontare la questione anche all'interno della coppia. Anche perché la psicoterapia che sta facendo il suo partner sembra essere centrata su altre tematiche.

Se ha difficoltà economiche può rivolgersi al servizio AUSL di appartenenza in questo caso si tratta di pagare un ticket per una serie di sedute.

Lei quanto si sente motivata ad affrontare questa tematica della sessualità all'interno di una consulenza di coppia?
[#11]
dopo
Utente
Utente
La questione all'interno della coppia è parecchio ostica ormai, a causa delle mie insistenze sull'argomento ormai rappresento uno stress per lui e ha deciso di rimandare a quando se la sentirà perché lui non ne avverte il bisogno ne la sente come cosa necessaria alla coppia.. Queste sono le ultimissime nuove scaturite da un confronto.

Comunque sinceramente la terapia in generale mi mette un po di paura, ed ora come ora probabilmente non credo il mio partner sarebbe disponibile a fare una cosa del genere essendo preso dai suoi problemi. Nonostante tutto mi piacerebbe poter risolvere, ma come ho già detto mi sento incredibilmente spaesata e confusa.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

se in questo momento non se la sente di affrontare la situazione, si prenda del tempo per riflettere bene. Le indicazioni che ha ricevuto in questo sito sicuramente le saranno utili anche successivamente.

Come mai dice di avere paura di una terapia?
Lei invece ha avuto esperienze sessuali soddisfacenti in passato?

[#13]
dopo
Utente
Utente
Le terrò sicuramente a mente, e vi ringrazio davvero tanto.

Non so bene perché ne ho paura, ma credo sia per il timore di quello che possa uscire e, in parte, timore di aprirmi ad un estraneo e/o di non riuscirci.
Per quanto riguarda le mie esperienze sessuali, non sono state molte e sono avvenute in adolescenza, ma non ne ho un ricordo positivo vero e proprio.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

la paura di ciò che potrebbe emergere rappresenta una "resistenza" al cambiamento che rallenta la risoluzione della problematica (evidentemente sorretta anche dal suo comportamento).

Ogni psicologo ha il compito di mettere a suo agio il cliente, prendendo in considerazione anche i tempi personali di ognuno. Tutto questo per creare una relazione funzionale al benessere del cliente stesso.

Talvolta i membri di una coppia si scelgono in base a caratteristiche solo in parte coscienti, quindi probabilmente continuano ad esistere in voi delle collusioni "inconsapevoli" anche legate alle sfera sessuale, visto che anche lei in passato non ricorda di aver avuto rapporti abbastanza soddisfacenti.

Le auguro una buona vita!
[#15]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio tanto, penso che proverò ad iniziare una terapia almeno individuale per poi magari passare ad una di coppia più in la visto il periodo poco propenso. Ricorderò volentieri i suoi consigli e colgo ancora l'occasione per ringraziarla
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
alle osservazioni del Collega aggiungo solo l'invito a leggere il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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