Ansia fobia
O ripreso persino a fumare poco
da quello che lei scrive, si potrebbe ipotizzare che il suo disturbo di panico sia insorto in seguito al susseguirsi degli shock anafilattici dovuti alla sua allergia.
Il disturbo di panico, poi una volta instauratosi, diviene come un circolo vizioso, in cui si ha "paura della paura" e cioè di avere un altro attacco.
L'attacco di panico, include tra i suoi sintomi, la paura di stare in luoghi chiusi.(dormire con al finestra aperta).
Gli attacchi di panico, possono risolversi in modo ottimale effettuando un percorso di psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale, a tal riguardo, può consultare un elenco online, per trovare il/la professionista più vicina alla sua zona di residenza.
Uno psicoterapeuta di questo orientamento, la aiuterà a superare il panico e qualora lo reputi necessario può indirizzarla da uno psichiatra, che le prescriverà una cura farmacologica idonea, con farmaci privi di lattosio.
In alternativa, dovrebbe ricercare uno psichiatra psicoterapeuta.
Per quel che concerne il mal di testa, essendo questo insistente da un mese, occorrerebbe escludere una causa fisica, rivolgendosi ad un centro specializzato per cefalee e dopo un'opportuna diagnosi, potrebbe farsi prescrivere un farmaco più specifico ed in tal senso efficace.
Se lei sta allattando infine, è sconsigliato fumare, direi anzi vietato!
si rivolga alla sua asl (consultorio familiare) di appartenenza dove troverà ulteriore sostegno (gratuito) per gestire l'ansia in questa particolare fase dell'allattamento con la sua bambina.
saluti
Dr.ssa Silvia Michelini
Coppia, Famiglia, Adolescenza, Identità Sessuale
sito: www.silviamichelini.com; blog: www.psicologiadicoppia.net
a che punto è lo svezzamento della sua piccola? Quante poppate giornaliere fa ancora?
Fino a che età aveva pensato di prolungare l'allattamento?
Il pediatra cosa le dice in merito?
C'è qualcuno che l'aiuta nell'accudimento della piccola?
Riesce a ritagliarsi degli spazi per se stessa e per i suoi interessi (un'uscita con il suo compagno o con le amiche, una passeggiata, il parrucchiere, il cinema....)?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
La fatica è sicuramente tanta e le energie richieste sono molte.
Le allego un utile articolo sullo svezzamento:
https://www.medicitalia.it/minforma/pediatria/486-la-prima-pappa.html
Il suo non è un capriccio: considerata la sua situazione, e dal momento che la piccola ha già ormai otto mesi, io spiegherei bene come stanno le cose alla pediatra o sentirei piuttosto anche il parere di un altro pediatra sulla possibilità di terminare l'allattamento e potersi prendere cura di sé, "ricaricando le batterie" in modo da potersi occupare anche più serenamente della sua bella famigliola.
Magari non sarà facile o immediato, ma la bambina si adeguerà come tutti anche al latte di proseguimento.
Che ne pensa?
Buon fine settimana.
Cosa posso fare
deve necessariamente chiedere al suo medico curante, anche in virtù del fatto che ha una bambina piccola che sta allattando, mi sembra.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
la gestione di queste crisi può avvenire soltanto attraverso un adeguato training, come quello cognitivo-comportamentale di cui Le parlava sopra la Collega.
Però deve sapere che, se stiamo parlando di crisi d'ansia, i sintomi riguardano proprio tremori, tachicardia, depersonalizzazione e derealizzazione. Quindi sentirsi in uno stato confusionale è un altro sintomo sintomo d'ansia.
Il lavoro per combattere queste crisi però riguarda le credenze disfunzionali che stanno alla base del problema e che con buona probabilità riguardano ciò che è successo quando stava male per l'intolleranza alimentare e che forse -per apprendimento- ha memorizzato e adesso teme.
Non sottovalutarei l'opportunità di chiedere una consulenza psicologica.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Sì, ci sono rimedi per trattare l'ansia in modo naturale, ma chiaramente da qui non è possibile fornire alcuna indicazione terapeutica, così come non è permesso prescrivere farmaci on line.
Inoltre è indispensabile una diagnosi accurata.
Perciò La invito nuovamente a non perdere tempo e a rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Un cordiale saluto,
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.