Terapia fobia sociale

Buongiorno,
sono un uomo di 40 anni e da tanti anni vivo la convinzione radicata di valere poco, sento un profondo senso di inadeguatezza nella vita di relazione, con un enorme timore delle critiche e della disapprovazione altrui. Conduco una vita ritirata, priva di stimoli, triste, senza senso; evito di espormi per evitare di vivere il malessere dell’inferiorità e del senso di inadeguatezza. Non ho un gruppo di amici con i quali uscire la sera.
Desidero fortemente instaurare delle relazioni, negli ultimi anni molto meno a causa di una condizione depressiva, condividere esperienze ed interessi con i gli altri. Ma la difficoltà a vivere l’imbarazzo e l’umiliazione delle relazioni sociali mi induce ad evitare il confronto con le altre persone.
Sto affrontando attualmente un ciclo di terapia strategica, che devo dire per me ha rappresentato qualcosa di nuovo e sta contribuendo a ridarmi un po' di ottimismo.
Dopo le prime manovre terapeutiche che hanno dato discreti risultati, tipo cercare di cogliere negli altri i segnali che mi indichino il loro rifiuto nei miei confronti con lo scopo di modificare la mia modalità di interazione con le altre persone, ora il terapeuta mi ha proposto un compito più "espositivo". Cioè, considerando la mia condizione di ansioso sociale ed il mio comportamento evitante, che cerca di nascondere il proprio disagio agli altri per evitare la vergogna e l'umiliazione di manifestare la propria condizione di debolezza con tutto il corollario di sintomi fisiologici (come rossore e sudorazione eccessiva), mi ha proposto di dichiarare esplicitamente la mia condizione, i miei sintomi appunto nei rapporti sociali in cui si manifestano.
Ora, considerando che una dichiarazione di questo tipo è per me difficilissima perché dovrei ammettere apertamente ciò che in realtà cerco di nascondere con tutte le miei forze, prefigurandomi scenari "apocalittici" se mettessi in atto veramente la sua prescrizione, chiedo, se possibile ad un terapeuta di approccio strategico, se questo compito viene dato proprio nei casi, come il mio, di fobia sociale. Il mio terapeuta sta cercando di convincermi in tal senso, ed io ho realmente fiducia in lui, ma un altro parere, anche se a distanza, mi potrebbe confortare visto l'arduo ostacolo che rappresenta per me un compito come quello sopra descritto.
Grazie dell'aiuto.
Cordiali Saluti
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

in attesa di un parere tecnicamente più specifico vorrei farla riflettere sul fatto che quando una persona in terapia si rivolge a noi può significare che qualcosa non va con il collega che la segue.

Cosa cambierebbe infatti per lei nel sentirsi dire che compiti di questo tipo sono assegnati abitualmente in casi come il suo?
Vedrebbe sotto una diversa luce il suo terapeuta?
Che peso ha per lei la convalida di un professionista esterno e che non la conosce in merito ai compiti terapeutici?
Sta solo cercando un valido motivo per opporsi a quanto suggeritole o sta pensando che il suo terapeuta non la capisce?

Da quanto è in terapia?
Finora non ha mai avuto dubbi?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le confermo che le prescrizioni ricevute sono adatte al suo caso.

L'eventuale successo o insuccesso della terapia dipenderà ora da quanto lei sarà disposto a buttare il cuore oltre l'ostacolo e seguire fedelmente le ulteriori indicazioni ricevute.

>>> evito di espormi
>>>

Il suo problema è mantenuto in vita esattamente da questo. Ciò di cui ha bisogno è di sperimentare l'esposizione, cioè affrontare a viso aperto ciò che più la spaventa.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ho molta fiducia nel mio terapeuta, ma avendomi chiesto dei compiti altamente espositivi per quanto riguarda il mio problema, cercavo una conferma esterna per aumentare la mia motivazione, comunque consapevole che il successo o meno della terapia dipenderà solo dal mio impegno nell'eseguire le indicazioni che mi verranno date e dalla buona collaborazione terapeutica che spero diventi ancora più solida con il mio terapista.
Grazie per i solleciti interventi!
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Molto bene.
Se vuole ci aggiorni, le faccio tanti auguri
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto