Dismorfofobia, bulimia nervosa, depressione, attacchi di panico

Buonasera.
Mi rivolgo a voi perché sono nel baratro: una situazione che persiste da anni, vane illusioni di aver trovato la luce e ricadute continue.Tutto iniziò con l'infanzia... una famiglia difficile, due genitori che non si amavano e che litigavano in continuazione, violenza, tristezza, abbandoni. Avevo paura del buio e spegnevano la luce chiudendomi a chiave da sola, avevo paura di rimanere sola in casa e mi costringevano a restarci. Convinti che mi stessero facendo del bene queste paure da piccole macchie presero forma trasformandosi in grandi mostri, posseduti dall'infelicità di una famiglia e dalla solitudine. A scuola subivo atti di bullismo, mi prendevano in giro dandomi del mostro e fu così che nell'adolescenza subii un cambio estetico e comportamentale. Iniziai a ribellarmi, a fumare, a seguire canoni di bellezza che mi imposero diete drastiche per arrivare ad essere accettata... volevo essere più carina, ricevere finalmente quelle attenzioni che mi erano state negate. Così il dramma dei disturbi alimentari iniziò... anoressia, bulimia... e non finì mai. Da qualche anno ormai il cibo è diventato mio nemico travestito da amico: mi rinchiudo in casa, inizio a sfogarmi ingerendone grandi quantità... provo una sensazione di sollievo e perdo il controllo... passano giorni, settimane, mesi ed io non esco... ed io mi guardo allo specchio e realizzo di far schifo, di essere ingrassata tanto. Provo a digiunare perché mi convinco che in questo stato non posso uscire di casa, non posso affrontare una società che mi ferisce, non posso sopportare l'umiliazione di occhi scrutanti e cattivi che godono del mio brutto aspetto. E così io per un anno e due mesi non misi piede fuori di casa. Perdita di stimoli, depressione acuta... digiuni senza riuscita seguiti da abbuffate... voglia di suicidio. Dopo un anno che non uscivo di casa (questo risalente ad un anno fa) iniziai ad avere tic nervosi, perdita di concentrazione, sensazione di impazzire, angoscia asfissiante e decisi di rivolgermi al mio dottore. Egli mi prescrisse lo xanax: 15 gocce al mattino e 15 alla sera. Andai avanti con questo farmaco che non risolse granché se non l'insonnia, e mi associò un antidepressivo: Anafranil. Da qui... l'inferno! Mi svegliai in preda al terrore, non riuscivo a respirare, tachicardia, forti dolori al petto e al braccio sinistro, non riuscivo a parlare, a spiegarmi. Stavo per morire? No... e allora mi ricordai di quand'ero bambina e tutto fu più chiaro: attacchi di panico. Sospesi Anafranil, smisi di fumare e continuai con xanax fino a reagire, ad uscire, a lavorare, a dimagrire, a sentirmi meglio. Decidemmo insieme al medico di scalare le gocce e dopo alcuni mesi di convalescenza smisi di assumerle del tutto un mese fa. Ad oggi sto di nuovo male e non esco di casa, ho ripreso chili mangiando in modo compulsivo e sono di nuovo mirino di tic nervosi, panico e ipocondria. Vorrei entrare in un convento e diventare utile per l'umanità. Vorrei VIVERE, aiutatemi.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazza con il medico ha affrontato solo la cura farmacologica? Riprendere in mano la propria vita dipende anche dal tipo di elaborazione che si fa delle proprie esperienze e dal significato emotivo che ne attribuiamo. Oltre al farmaco potrebbe essere utile un confronto con un terapeuta che possa insegnarle ad utilizzare strategie più funzionali per affrontare i suoi malesseri.

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

la situazione che descrivi è piuttosto complessa e deve ricevere una valutazione accurata, non via mail...
Se leggi questo articolo https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html , ti renderai conto che i disturbi alimentari hanno precise caratteristiche psicologiche e devono essere trattati da più specialisti.

Il tuo medico non ti ha suggerito di rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta e/o ad uno psichiatra?

Adesso da chi sei seguita?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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