Rapporto genitori e figlio

Gentile dottore/essa,
sono sposata da un anno e le cose non stanno andando bene, nel senso che ho fatto notare alcune cose a mio marito ma lui non discute sta zitto, sembra quasi ignorare ed evitare il confronto. ho accettato che sua mamma lo chiami ogni giorno perché vada là da loro e porti a casa quanto lei ha preparato da mangiare, ho accettato di andare ogni domenica di andare a pranzo da loro, nonostante mi senta a disagio in quanto soffrendo di colon irritabile ci sono cibi che non mangio e se non li mangio mi guardano male oppure fanno commenti sul fatto che sono magra.subito avevo detto a mio marito che queste cose mi davano fastidio ma lui non ha fatto nulla x cambiarle. questa settimana sono esplosa, gli ho detto che non è normale, tornare dal lavoro alle 6, stare dai suoi fino le 7, tornare a casa da me prendere e andare a kung fu, tornare alle 10,30 e io dopo vado a letto. vedrò mio marito un'ora al giorno sì e no. mi ha risposto che lui va dai genitori per dovere, perché gli anno prestato soldi x la casa. per 'dovere'. penso che l'unica soluzione sia che io mi ritagli degli impegni per me e non viva solo x fare felice lui. volevo un consiglio in merito.
grazie
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

se Lei si ritaglia degli spazi per sè perchè irritata, probabilmente non fa altro che irritarsi ulteriormente. Se Lei si ritaglia degli spazi perchè ne sente la necessità, che è diverso dal fare una ripicca, allora le cose cambiano.

Kung fu potrebbe essere utile anche per Lei. Si fa movimento, e, soprattutto s'impara a dosare la forza e l'energia, abilità che potrebbero tornarLe utili anche come filosofia di vita. Infatti se per esprimersi deve esplodere, vuol dire che accumula troppo e poi scarica. Daltronde, se non sbaglio, è condizione simile a quella biologica del colon irritabile.
Parlandone con il marito potrebbe valutare se è bene fare lo stesso corso o segliere palestre diverse.

Per quanto riguarda abitudini alimentari diverse, purtroppo è difficile far capire a chi è abituato in un certo modo a spiegargli che quel che è bene uno, è da evitare per un altro. Un tempo tutte queste esigenze personali di nutrizione non c'erano.

Vorrà dire che dovrà lavorare parecchio sui suoceri, e magari qualche volta saltare il pranzo della domenica, almeno Lei, e mandando il doveroso marito ad esprimere gratitudine. Lei poi potrà trovare una modalità più consona a Lei per esprimere la gratitudine dell'aiuto economico ricevuto, di cui Lei beneficia.

Compromessi.

Che ne pensa?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Cara Signora,
si, dovrebbe certamente ritagliarsi spazi e interessi personali, come è opportuno fare quando si è in coppia, pur sempre nel rispetto dell'altro. Servono più aria, più distrazioni, meno focalizzazione su quanto ci ha scritto e sul far piacere esclusivamente all'altro, guardi un po' più a se stessa, oltre che a suo marito e alla coppia.

Certo, da quanto descrive, suo marito sembrerebbe un po' "mammone", probabilmente un certo modo di funzionare nella sua famiglia, i doveri di lealtà verso i genitori, gli obblighi morali riguardo gli aiuti economici, fanno la loro parte in quanto sta accadendo.

Improduttivo scontrarsi, opportuno confrontarsi, trovare buoni equilibri e una sana reciprocità tra voi e anche nei rapporti con la famiglia allargata.

Tenga presente che suo marito si trova tra due fuochi, la sua famiglia di origine e lei, situazione non sempre così semplice da gestire.

Sarebbe però opportuno riuscire a dialogare in modo pacato e costruttivo, i problemi non risolti o accantonati, nel tempo si possono amplificare, alimentando il malessere nel nella coppia.

Se crede in questo articolo può trovare spunti di riflessione
http://www.psicologia-benessere.it/Coppiaefamiglia/Ilmatrimonioelesuedifficolt%C3%A0iniziali/tabid/116/Default.aspx

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
in effetti pensavo di dedicarmi al pilates, dicono che faccia bene all'intestino e mio marito è anche favorevole a questa cosa. io da parte mia riconosco l'aiuto dei suoi genitori e da parte mia in questa cosa della casa non ho mai voluto intromettermi tanto che lui ha avuto aiuto economico dai suoi, la casa se la sono scelti loro e ho voluto che la casa fosse solo di mio marito. ho voluto farlo per evitare che non lavorando volessi qualcosa da mio marito. ritengo giusto che se i suoi lo hanno aiutato economicamente la casa sia sua. il mio errore è stato forse quello di pensare troppo a lui, a farlo stare bene e meno a me stessa.
cercherò di trovare dei compromessi e dei punti d'incontro, del resto il matrimonio è condivisione. in effetti l'ho sposato che era 'mammone' e quindi non posso aspettarmi che cambi all'improvviso anche a 39 anni, insomma bisognerebbe darsi una mossa a mio avviso, perché correre dai genitori prima del lavoro pensando che stiano male e invece scoprire di essere stati chiamati solo per cercare di sbloccare il tasto mute della televisione non è proprio il massimo.
vi ringrazio per la vostra collaborazione, mi siete stati di grande aiuto e seguirò i vostri consigli
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