Ansia a scuola.

Salve,
il mio nome è Laura e sono una studentessa, ho grandi problemi di insicurezza che mi hanno portato qualche anno fa a soffrire inizialmente di anoressia, che poi è sfociata nella bulimia. Ho paura di confrontarmi con gli altri a causa della mia scarsa autostima e temo di non riuscire a portare a termine nulla nella vita proprio per la mia mancanza di coraggio, che mi porterebbe inevitabilmente ad arrendermi al primo ostacolo. Non mi sono mai accettata, qualche volta ho pensato anche al suicidio per motivi personali troppo complicati da spiegare. Questa mia ansia ovviamente condiziona ogni mia giornata, a partire dalle ore a scuola che diventano un vero e proprio incubo, non tanto per colpa del rapporto con i miei compagni quanto il dialogo con i professori, in particolare di lingua straniera. Mi piace studiare e impegnarmi, a differenza di molti miei amici, e ottengo quasi sempre dei buoni voti, ma so che potrei fare molto di più se non fossi bloccata dalla mia paura di sbagliare. Vorrei superare questa fobia, questa ansia che influisce negativamente sulla mia vita....vi ringrazio in anticipo della risposta.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

ha già preso in considerazione la possibilità di consultare un Collega di persona? Potrebbe essere utile per affrontare queste sue insicurezze che meritano un approfondimento specialistico.



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

tutti questi problemi che dichiari qui possono essere risolti e affrontati nella maniera migliore con il giusto aiuto.
In genere nell'adolescenza si costruisce e quindi una certa quota di insicurezza è più frequente che non in età adulta.
Tuttavia tu parli anche di disturbi alimentari che hai affrontato in passato: adesso come stai?
I tuoi genitori che cosa ti dicono e che cosa pensano di questa tua difficoltà e timore di sbagliare?

Per approfondimenti, puoi leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio di nuovo per la risposta, sono uscita dal mio disturbo alimentare da qualche mese, anche se devo ammettere che ultimamente ci sono state delle ricadute. I miei genitori sono a conoscenza di tutto e, anzi, mi sostengono e mi incoraggiano già da quando frequentavo le elementari(tutto è cominciato con un'interrogazione). Nonostante ciò, sono trascorsi molti anni e non c'è stato nessun cambiamento. Abbiamo preso in considerazione più volte, anche in passato, l'idea di rivolgerci ad uno psicologo, purtroppo però non ci sono le possibilità economiche. Anche i miei amici e i miei professori se ne sono sempre accorti, ci tengo a specificarlo perchè significa che si nota anche dall'esterno. Un'altra precisazione: non ho mai avuti episodi quali diarrea, vomito o pianti, comuni in chi ha attacchi di panico. Il mio problema è più che altro psicologico, è come se vivessi in situazioni di continua tensione, sono sempre nervosa, mi capita solo di tremare o di avere lo stomaco in subbuglio. Spero solo in qualche consiglio da parte vostra.
[#4]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

se hai difficoltà economiche ti puoi comunque rivolgere presso il servizio pubblico della tua AUSL, in particolare presso il Consultorio Familiare.



[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Scusate, non vorrei risultare insistente, ma non potreste nemmeno offrirmi qualche "banale" consiglio?
[#6]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

purtroppo non ci sono suggerimenti da poter elargire on-line.
Lo psicologo non offre "un banale consiglio", anche perché non servirebbe.



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