Lutto mamma, strana reazione

Buongiorno, cercherò di raccontare in breve, premetto che sono sempre stata una persona pessimista..ogni problema lo vivevo come un dramma, insomma un pò complessa..io 26 anni , il 27.08.13 mia mamma è volata in cielo a causa di un tremendo tumore all'età di 65 anni, io l'ho assistita per tutto il tempo..le corse contro il tempo, gli esami, le cure, ore di internet per cercare qualche spiraglio, l'illusione, la disperazione..insomma in questi due anni sono passata per molte fasi, ma ci siamo unite tanto, le ho dato tutto l'amore che potevo...ci siamo vissute intensamente, l'ho vista consumarsi giorno dopo giorno,l'ho assistita giorno e notte anche nella settimana di coma, poi però per spirare ha scelto l'unico momento in cui io non c'ero..ho sempre pensato che dopo la sua morte non mi sarei rialzata, che avrei avuto bisogno di aiuto..e invece...il giorno del funerale è stato bello, un saluto meraviglioso...ho sentito molto affetto e calore e da quel momento la mia vita si è resettata..certo la mamma mi manca terribilmente, ma quando esco sono sempre sorridente..sto cercando di riorganizzare una casa troppo grande per me, di rieducare mio papà....insomma sto vivendo...tre gg dopo sono tornata a lavoro..è dura, non dico che non lo sia..ma sto vivendo meglio..mi sento meglio..ho perdonato un ex che mi aveva lasciato per la migliore amica...le cose mi scivolano addosso e alla mattina mi sveglio sorridendo..insomma mi sento un altra..ho una sensazione di pace infinita e proprio non la capisco...sento che non ho bisogno di uno psicologo..però volevo chiedervi se questa mia reazione è normale...alla sera qualche lacrima la faccio, tra me e me...non c'è minuto che io non la pensi..ma la penso con il sorriso..amo parlare di lei..ne parlerei per ore.
Purtroppo quando la ricordo la ricordo ancora malata, la ricordo contorcersi nel letto per il dolore, la ricordo magra..ma mia ha dato così tanto amore e affetto che non riesco a non sorridere quando la penso....l'unico mio problema è a casa, mi sento molto sola, tra mio papà mio fratello e me non c'è molto dialogo e mi manca qualcuno che mi chieda come sto, che si preoccupi per me...però per il resto sono in pace...è normale??io nonni non ne ho più, e nemmeno un ragazzo, ho degli amici splendidi però. Mi chiedo se questa mia reazione sia normale, mi chiedo se arriverà il giorno in cui crollerò....
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signorina,
Anzitutto le esprimo la vicinanza mia e dei colleghi che leggeranno il suo post.
La perdita della mamma e' una svolta nella vita di chiunque e da come la si metabolizza si comprende quanto questa figura enorme viva ancora dentro di se'.
Penso sia questo il senso della sua reazione: il rapporto con la sua mamma non ha lasciato zone vuote. Lei lo ha vissuto appieno e l'ha accompagnata con amore verso l'ultimo viaggio.
L'ha vista soffrire e questo ha contribuito a costruire in lei la capacita' di lasciarla andare verso un luogo dove la sofferenza non ci fosse piu'
Accetti per ora il suo stato d'animo. Con il tempo trovera' amiche, un partner con cui costruire un legame affettivo profondo e soddisfacente, diverso da quello che aveva con la mamma, ma gratificante.
Ci mandi sue notizie, l'aspettiamo.
Un abbraccio.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
in questi anni ha assistito sua madre in modo incondizionato, offrendosi la possibilità di condividere con lei le emozioni, non solo la sofferenza, tutto ciò le ha permesso di avviare un processo di elaborazione della perdita che oggi le consente di vivere serenamente la separazione da sua madre.

"ho una sensazione di pace infinita e proprio non la capisco...sento che non ho bisogno di uno psicologo"

Ha assolto il compito che si era attribuito in quanto figlia e, oggi, sta affrontando il percorso di elaborazione del lutto da una prospettiva diversa da quella che aveva immaginato prima che sua madre venisse a mancare.
In altre parole, l'esperienza percepita non confermando la sua rappresentazione mentale viene avvertita come una "stonatura", qualcosa di diverso da ciò che si era immaginato.
In realtà, la descrizione del suo vissuto non ha nulla di patologico ma, al contrario, rivela il percorso di una figlia che si è presa cura della madre senza riserve e, oggi può affrontare il presente e il futuro rafforzata proprio da quella sofferenza così temuta.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
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Vi ringrazio delle risposte, sono molto felice di sapere che queste mie sensazioni non siano così anormali....ho pensato quasi che mi stavo reprimendo, che stavo negando..ma non è così...so che la mia mamma non c'è più..so che la mia vita è cambiata e se penso che un giorno al mio matrimonio mia mamma non ci sarà mi viene un colpo al cuore..se penso che non vedrà mai i suoi nipoti...ma so anche che lei sarà sempre al mio fianco..sono certa che mi guiderà e mi sosterrà in altri modi....mentre scrivo queste parole una lacrima mi scende...ma è veloce..poi passa subito. Sinceramente un pò a volte mi vergogno...perchè vedo che la gente mi guarda (vivo in un paese piccolo) e magari penserà che io sia insensibile o chissà che altro. Durante la malattia ci sono stati dei momenti in cui avrei tanto voluto un aiuto psicologico..perchè non ce la facevo...dovevo dare forza a lei ma per farlo dovevo prima essere forte io.....però ora non ne sento più il bisogno...ho solo voglia di parlarne, di parlare di lei...ne parlerei con chiunque..è una cosa che mi fa star bene. Grazie di tutto, le vostre risposte mi rassicurano