Nausea al solo pensiero del cibo

Buonasera, scrivo perché da circa 3 settimane ho un problema che mi attanaglia (non esagero!) mi capita questo: ogni volta che vado a cena fuori(con parenti o amici, chiunque) mi viene una nausea fin dal pomeriggio ed aumenta sempre di piu fino a quando, seduta al ristorante o in pizzeria, arriva ciò che ho ordinato e alla sola vista del cibo la nausea è cosi forte che rischio di vomitare, le mani mi diventano fredde ed inizio a tremare (esattamente come quando sto per rimettere) ed inevitabilmente lascio tutto il mio cibo lì, provando anche una grande vergogna nei confronti dei commensali che giustamente si chiedono per quale motivo non mangio. Ormai è diventata una situazione do stress e non capisco per quale motivo mi succeda solo a cena fuori.. Anche a casa ultimamente prima dei pasti (solo pranzo e cena, per quanto riguarda la colazione e la merenda non ho nessun tipo di problema) mi viene Questo senso di agitazione con un po di nausea, ma poi siedendomi a tavola riesco comunque a rilassarmi e a mangiare senza problemi. Non so se puo incidere il fatto che prenda la pillola (mercilon) ma non credo perche la prendo da una vita e questi problemi li ho solamente da un mesetto circa. Ho il terrore di stare male e di lasciare tutto nel piatto e a forza di pensarci va a finire veramente cosi: mi si chiude completamente lo stomaco. So che è un fattore psicologico, altrimenti avrei problemi anche a casa in famiglia e nei pasti secondari come colazione e merenda, ma pur non avendo mai avuto un buon rapporrto con il cibo, non ho nemmeno mai avuto questo problema! Il fatto poi è che salto completamente i pasti ed anche una volta tornata a casa non ho fame ( ieri sono stata tutto il giorno con un caffè e mezzo piatto di pasta) non so piu che cosa fare, nè come risolvere la situazione.. Sono sempre andata a cena fuori con gli amici o a casa del mio ragazzo ed ora non posso piu farlo.. Vorrei combattere l'agitazione ma non so da cosa è causata (è un periodo sereno, privo di grandi preoccupazioni) e non so come fare.. Vorrei poter tornare a divertirmi con i miei amici senza essermi a tavola e desiderare di andarmene.. PS: non so se puo centrare qualcosa ma quando facevo la scuola materna a pranzo in mensa non mangiavo mai: mi si chiudeva lo stomaco (esattamente come mi succede adesso) perche le maestre se non si mangiava tutto ciò che era nel piatto ci sgridavano ed io avevo un'agitazione pazzesca di subire i rimproveri cosi per paura di non mangiare alla fine non mangiavo sul serio. Non so se puo essere stato un trauma per me..ma se anche lo fosse perche non ho mai avuto questi problemi in vita mia e mi vengono fuori adesso a 21 anni? Sono molto preoccupata... Continuo a provare a cenare fuori solo per non dire no ai miei amici, ma se continuera ad andare sempre cosi credo che mi rassegnerò a rifiutare qualsiasi invito..
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza, io farei un pensiero sulle sue rappresentazioni circa il mangiare fuori casa e sulle compagnie che partecipano ai suoi pasti fuori casa.
Le e' capitato di consumare pasti fuori casa con le stesse persone con cui mangia in casa? Come si e' sentita?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Esposito.
Forse dovrebbe valutare la relazione che ha con il cibo e quella con i commensali; è molto difficile riuscire da soli in queste circostanze, ritengo importante che si rivolga ad uno psicologo di persona.
Prenda questa osservazione con le molle, dato che è poco serio effettuare diagnosi on line, ma quanto ci racconta sembra strettamente connesso con un problema ansioso. Sintomi gastrointestinali come la nausea sono comuni in questi casi, così come le sue "rimuginazioni" sul cibo che anticipano l'evento.
Ci rifletta.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
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Sono andata una volta a cena con il mio ragazzo: un po d'ansia iniziale ma ho mangiato senza problemi.. Mentre le altre volte sono andata con persone che conosco bene e mai con persone poco conosciute che potessero mettermi in imbarazzo.. Insomma le stesse persone che ho sempre frequentato senza mai avere problemi.. L'ultima volta proprio l'altro ieri, a cena con i miei amici dell'Università con i quali ormai da 3 anni ho un rapporto ottimo (tra loro c'è una mia amica che ha sofferto per anni di anoressia e problemi alimentari, quindi non mi sentivo neanche giudicata anzi mi stanno vivono il piu possibile).. con I miei genitori non sono andata in questo ultimo mese a cena fuori.. Ma loro non sono ben informati di questa mia situazione e il silo pensiero un po mi preoccupa.. Ho un'altra cena stasera con il mio gruppo di amici storici e verrà anche il mio ragazzo.. È tutta la settimana che accetto e poi disdico.. Ma alla fine ho deciso di andare perche ogni volta penso "magari è la volta buona che mi sblocco".. Non so se è il ragionamento giusto o se dovrei lasciar perdere le cene fuori per un po.. Non so proprio come comportarmi..
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
D'accordo con i Colleghi nel ritenere che sotto a questo suo blocco ci siano dei problemi ansiosi, noto che è molto sottopeso, non sarà che l'idea di "dover" mangiare la fa sentire minacciata.. inoltre le chiedo se quando va a cena fuori è lei che sceglie cosa mangiare oppure se si sente in teoria costretta a mangiare quello che mangiano gli altri.. tipo pizza per tutti, spaghetti per tutti.. inoltre come si pone la sua famiglia nei confronti del cibo ? è iperinvestito ?
Certo è che un caffè e mezzo piatto di pasta non vanno bene , perchè per restare in pista ha bisogno anche di proteine e vitamine..si faccia aiutare da uno psicoterapeuta.. potrebbero esserci anche dei problemi sulla necessità di poter controllare tutto , da parte sua..problemi da chiarire..
neanche le modelle mangiano così poco..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
La mia famiglia fin da piccola mi ha insegnato a mangiare tutto senza fare capricci, tanto che mangio più o meno tutto (tranne la bistecca che è l'unica cosa che proprio non riesco a mandar giù). Inoltre anche i miei genitori non mangiano molto, insomma non siamo di certo una di quelle famiglie da primo, secondo e contorno.. piuttosto un piatto di pasta a pranzo e carne/verdure a cena, anche se ultimamente mangiamo molti più piatti a base di verdure che di carne rispetto a quando ero più piccola..
E' vero, in effetti sono un po' sottopeso, ma vi assicuro che esteticamente parlando non mostro un "magro malato", insomma ho un aspetto normalissimo (sono stata veramente molto magra nel periodo della prima adolescenza, poi crescendo mi sono rinforzata un pò). L'episodio del caffe e del mezzo piatto di pasta fortunatamente è stato solo un episodio.. se mangio a casa come vi ho già detto apparte un pò di agitazione iniziale poi mangio tranquillamente.. Infatti non mi spiego nemmeno perchè, dopo che a cena fuori non tocco cibo, una volta arrivata a casa da sola non mi viene comunque fame (eppure a casa dovrei essere rilassata) e vado praticamente a letto senza cena..
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
gentile utente.

Del cibo ha parlato e abbiamo compreso.

Spesso però la relazione che abbiamo con il nostro corpo e/o con il cibo può nascondere disagi di altro tipo, più profondi, di natura emotiva ed affettiva.

Per il resto che succede nella sua vita? Lei come sta?

E' felice con il suo ragazzo? Come vanno le cose tra voi?

Cosa fa lei nella vita? Le piace ciò che fa? Le riesce bene?

Com' è il rapporto con i suoi genitori?

Cordiali saluti.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per il vostro interessamento.
Per il resto io sono una persona molto emotiva, quando ho qualche preoccupazione ne risento molto.. Ma questo è un periodo per me felice: con il mio fidanzato sto benissimo, frequento l'università (sono anche impegnata a preparare la tesi) dove ho molti amici che considero veri e sinceri, ed un altro gruppo di amici che sono gli amici che frequento sempre.. insomma va tutto benissimo, altrimenti non mi preoccuperei così tanto (so come sono fatta e quando ho qualche preoccupazione grande la riverso sul cibo, quindi se avessi qualche problema vedrei la cosa più "normalmente".. già una volta , alla fine del mio primo amore, avevo smesso di mangiare..ma non avevo nausee, avevo semplicemente poco appetito.) Ciò che mi rende così preoccupata è proprio il fatto che sto passando un periodo tranquillo della mia vita..poco tempo fa è stato il mio compleanno..si avvicina il natale (periodo che adoro) e la settimana prossima inizio anche un corso di ginnastica perchè mi sento molto attiva. Con i miei genitori il rapporto è ottimo, anche se, come tutti, anche la mia famiglia sta risentendo della crisi economica e questo porta spesso a dei contrasti, ma in generale, ripeto, sto bene, va tutto benissimo.. il mio unico problema è questo recente rapporto che ho col cibo..
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
Va tutto benissimo nella sua vita ed il suo unico problema è con il cibo.

Mi permetta di dubitarne, almeno qui, dove non siamo in terapia ma in uno spazio dove c'è la possibilità di un consulto a volte anche più diretto.

L'idillio che lei rappresenta sembra sin troppo marcato. Innumerevoli volte ascolto da ragazze come lei, la prima volta che si parla, storie di una felice normalità che nascondano il più delle volte un forte diniego. I sentimenti poi pian piano emergono e raccontano cose un po' differenti.

Ma occorrerebbe affrontare questo discorso con un professionista da vicino a questo punto.

In ogni caso non trascuri di chiedere anche al suo curante un accertamento medico, lasci perdere la "prova" della colazione.

Cordiali saluti

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