Bambino selettivo con il cibo.
Buongiorno, volevo un parere su mio figlio di 3 anni e 1/2, è un bambino vivace, in salute, è alto 1 metro circa per 16,50 kg, non ha mai avuto problemi particolari di salute, l'ho allattato solo un mese e poi son passata all'artificiale, ho partorito naturalmente e tutto è andato per il meglio, parla bene, cammina da quando aveva 13 mesi, non ha mai voluto il ciucio, dorme da sempre nella sua cameretta e io l' ho cresciuto solo per i primi 5 mesi poi, causa lavoro, l'ho lasciato ai miei genitori (non è mai andato al nido) tutto il giorno finchè quest' anno non ha iniziato l'asilo.
Il bimbo, è molto selettivo sul cibo che mangia e fargli assaggiare qualcosa di nuovo è molto difficile se non impossibile...la sua dieta è abbastanza varia (biscotti, briokes, pane, crekers, pasta al pesto, al sugo e carbonare, bistecca ai ferri, agnello cucinato in un certo modo, sogliola cucinata in un certo modo, zucchine, yogurt, pizza, patatine, beve acqua e te' pesca e limone ) ma non troppo, perchè oltre a questi cibi si rifiuta categoricamente di assaggiarne altri.
Gli piace molto mangiare cio' che gli piace e ne mangia in abbondanza.
Tutto andava piu' o meno bene nonostante la selettività e quando ha iniziato l'asilo, durante l'ora del pasto lui non mangiava nulla (a parte il pane)...abbiam provato a negargli il cibo a casa per vedere se si sbloccava ma nulla di fatto..anzi..si è chiuso ancora di piu'...poi abbiam deciso di lasciarlo comunque in mensa ma con la promessa che a casa avrebbe mangiato se voleva e allora pian piano ha iniziato ad assaggiare e mangiare qualcosina all' asilo (e devo ammettere che sembrava che anche a casa si avvicinava a cibi nuovi con meno timore)...se non che, a causa di una semplice indigestione è stato molto male (vomito) per un paio di giorni e, terrorizzato da cio' si è "chiuso" nuovamente..rifiutando, oltre che il cibo all'asilo, anche certe cose che mangiava quotidianamente (forse a causa proprio del vomito).
Ora, a casa si sta riprendendo piano piano mangiando cio' che gli piace, ma all'asilo nulla!!!!
Non sappiamo piu' come aiutarlo e nemmeno le maestre!
Mi da l'impressione che abbia timore ad assaggiare le cose nuove perchè lui è sempre stato un po' timoroso dei confronti delle novità (ad esempio, visitare un posto nuovo, conoscere persone nuove ecc) e la cosa sta migliorando un po' grazie alla crescita ed un po' alla vita sociale che conduce all'asilo.
A questo punto chiedo se si tratti di un "disturbo alimentare" o è piu' un problema mio e come poterlo aiutare a superare la cosa in modo che si possa godere al meglio la vita?!
Il bimbo, è molto selettivo sul cibo che mangia e fargli assaggiare qualcosa di nuovo è molto difficile se non impossibile...la sua dieta è abbastanza varia (biscotti, briokes, pane, crekers, pasta al pesto, al sugo e carbonare, bistecca ai ferri, agnello cucinato in un certo modo, sogliola cucinata in un certo modo, zucchine, yogurt, pizza, patatine, beve acqua e te' pesca e limone ) ma non troppo, perchè oltre a questi cibi si rifiuta categoricamente di assaggiarne altri.
Gli piace molto mangiare cio' che gli piace e ne mangia in abbondanza.
Tutto andava piu' o meno bene nonostante la selettività e quando ha iniziato l'asilo, durante l'ora del pasto lui non mangiava nulla (a parte il pane)...abbiam provato a negargli il cibo a casa per vedere se si sbloccava ma nulla di fatto..anzi..si è chiuso ancora di piu'...poi abbiam deciso di lasciarlo comunque in mensa ma con la promessa che a casa avrebbe mangiato se voleva e allora pian piano ha iniziato ad assaggiare e mangiare qualcosina all' asilo (e devo ammettere che sembrava che anche a casa si avvicinava a cibi nuovi con meno timore)...se non che, a causa di una semplice indigestione è stato molto male (vomito) per un paio di giorni e, terrorizzato da cio' si è "chiuso" nuovamente..rifiutando, oltre che il cibo all'asilo, anche certe cose che mangiava quotidianamente (forse a causa proprio del vomito).
Ora, a casa si sta riprendendo piano piano mangiando cio' che gli piace, ma all'asilo nulla!!!!
Non sappiamo piu' come aiutarlo e nemmeno le maestre!
Mi da l'impressione che abbia timore ad assaggiare le cose nuove perchè lui è sempre stato un po' timoroso dei confronti delle novità (ad esempio, visitare un posto nuovo, conoscere persone nuove ecc) e la cosa sta migliorando un po' grazie alla crescita ed un po' alla vita sociale che conduce all'asilo.
A questo punto chiedo se si tratti di un "disturbo alimentare" o è piu' un problema mio e come poterlo aiutare a superare la cosa in modo che si possa godere al meglio la vita?!
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro
Psicologo
12.5k 233 114
Gentile Signora,
i problemi che ci sottopone sono due: la selettività nell'approccio al cibo e il rifiuto di cibarsi all'asilo.
Per quanto riguarda la prima questione si tratta di un fenomeno diffuso, perchè il bambino non sempre ama ciò che è nuovo e solo alcuni piccoli mangiano tutto quello che si mette loro davanti senza problemi.
Di per sè se la dieta di suo figlio è varia non è un problema se prova avversione verso alcuni cibi: col tempo potrete riproporglieli accettando che qualcosa proprio non gli piaccia, come accade a chiunque.
Per quanti riguarda il rifiuto di alimentarsi quando è all'asilo, invece, penso possa trattarsi di un fenomeno legato al periodo di adattamento ad un ambiente diverso e a cibo diverso rispetto a quello che ha sempre conosciuto.
Potrebbe comunque anche essere presente una componente di rifiuto dell'asilo: come si trova?
Ha protestato quando avete iniziato a portarlo lì ogni mattina?
Vi sentite in qualche misura in colpa o preoccupati per il fatto di affidarlo a estranei?
Com'è il clima in casa?
Ci sono stati altri cambiamenti?
i problemi che ci sottopone sono due: la selettività nell'approccio al cibo e il rifiuto di cibarsi all'asilo.
Per quanto riguarda la prima questione si tratta di un fenomeno diffuso, perchè il bambino non sempre ama ciò che è nuovo e solo alcuni piccoli mangiano tutto quello che si mette loro davanti senza problemi.
Di per sè se la dieta di suo figlio è varia non è un problema se prova avversione verso alcuni cibi: col tempo potrete riproporglieli accettando che qualcosa proprio non gli piaccia, come accade a chiunque.
Per quanti riguarda il rifiuto di alimentarsi quando è all'asilo, invece, penso possa trattarsi di un fenomeno legato al periodo di adattamento ad un ambiente diverso e a cibo diverso rispetto a quello che ha sempre conosciuto.
Potrebbe comunque anche essere presente una componente di rifiuto dell'asilo: come si trova?
Ha protestato quando avete iniziato a portarlo lì ogni mattina?
Vi sentite in qualche misura in colpa o preoccupati per il fatto di affidarlo a estranei?
Com'è il clima in casa?
Ci sono stati altri cambiamenti?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
dopo
Utente
All' asilo si trova molto bene...certo non è uno di quelli che si lancia nella mischia immediatamente ma cmq va volentieri.
Non ci sentiamo per nulla in colpa ad affidarlo ad estranei, anzi, eravamo molto contenti ed emozionati che iniziasse la sua vita sociale in mezzo a tanti bambini...
Il clima in casa è molto bello e sereno e il bimbo non ha subito nessun cambiamento particolare ( aparte appunto l'inizio dell'asilo che comunque ha scombussolato la sua routine).
Oggi ho anche parlato con le sue maestre e per loro il problema è dato dal fatto che è bloccato emotivamente...e non sa gestire le sue emozioni...ed io confermo questa cosa...ad esempio, ieri è venuta a trovarci mia nonna a casa e lui appena l ha vista era molto felice ma gli son venuti gli occhi lucidi per l'emozione...
E' tanto emotivo riguardo le cose nuove e, al contrario, è molto sicuro di se ed ha sempre la risposta prontao quando si trova nel suo ambiente come ad esempio a casa.
Non ci sentiamo per nulla in colpa ad affidarlo ad estranei, anzi, eravamo molto contenti ed emozionati che iniziasse la sua vita sociale in mezzo a tanti bambini...
Il clima in casa è molto bello e sereno e il bimbo non ha subito nessun cambiamento particolare ( aparte appunto l'inizio dell'asilo che comunque ha scombussolato la sua routine).
Oggi ho anche parlato con le sue maestre e per loro il problema è dato dal fatto che è bloccato emotivamente...e non sa gestire le sue emozioni...ed io confermo questa cosa...ad esempio, ieri è venuta a trovarci mia nonna a casa e lui appena l ha vista era molto felice ma gli son venuti gli occhi lucidi per l'emozione...
E' tanto emotivo riguardo le cose nuove e, al contrario, è molto sicuro di se ed ha sempre la risposta prontao quando si trova nel suo ambiente come ad esempio a casa.
[#3]
Dr. Sergio Formentelli
Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo
7.5k 227 18
Gentile mamma, negli elementi che lei ha indicato relativi alla dieta di suo figlio, perantro abbastanza variata, mancano però le verdure, l'insalata, la minestra, e altri vegetali al di fuori delle zucchine.
Se deve "forzare" e proporre una novità, senza entrare nel merito delle problematiche psicologiche e della gestione del piccolo che solo lei può conoscere, proverei con queste, per equilibrare ancora di più la dieta di suo figlio.
Se deve "forzare" e proporre una novità, senza entrare nel merito delle problematiche psicologiche e della gestione del piccolo che solo lei può conoscere, proverei con queste, per equilibrare ancora di più la dieta di suo figlio.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone
Psicologo, Sessuologo
17.4k 317 528
Gentile Signora,
mi associo alle riflessioni dei Colleghi che mi hanno preceduta.
Il cibo ha sempre svariati significati simbolici, cibi molli, duri, salati, dolci....simbolici, consolatori, regressivi, compensatori....e così via.......ma le teppe del "palato" sono estremamente soggettive ..
A mio avviso, più che costretto, andrebbe incuriosito, senza fiabe, giochi e strategie.....spesso è la curiosità che porta a spingersi oltre, anche nell'esplorare il gusto
Da quanto leggo, tutto sommato mangia tanto, gli dia tempo e senza ansie, si accosterà anche ad altro......se diventa un vero braccio di ferro, il cibo diventerà un'arma da adoperare contro di voi
mi associo alle riflessioni dei Colleghi che mi hanno preceduta.
Il cibo ha sempre svariati significati simbolici, cibi molli, duri, salati, dolci....simbolici, consolatori, regressivi, compensatori....e così via.......ma le teppe del "palato" sono estremamente soggettive ..
A mio avviso, più che costretto, andrebbe incuriosito, senza fiabe, giochi e strategie.....spesso è la curiosità che porta a spingersi oltre, anche nell'esplorare il gusto
Da quanto leggo, tutto sommato mangia tanto, gli dia tempo e senza ansie, si accosterà anche ad altro......se diventa un vero braccio di ferro, il cibo diventerà un'arma da adoperare contro di voi
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4k visite dal 13/12/2013.
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