Stanchezza e svogliatezza

Salve, sono una ragazza di 19 anni e ultimamente mi sento sempre stanca, svogliata e non riesco a fare niente. Dovrei avere un esame a breve e non sarò neanche in grado di darlo. Penso che la mia stanchezza, sia più che altro mentale, non ho voglia di mettere in lavoro il cervello, di pensare, come una sorta di pigrizia mentale. Tuttavia cerco di combatterla ma non mi riesce proprio. Il mio ragazzo e mia madre mi spronano a studiare, a concentrarmi soprattutto sull'università, visto che son perennemente giù di morale per il mio peso. Peso 74 kg e sono alta 180 cm, mi vergogno di uscire, la mattina è una tragedia quando devo decidermi cosa mettere, scoppio a piangere ogni volta e vorrei restare chiusa in casa tutto il giorno. Ultimamente sono ingrassata di circa 4 chili, ma a settembre dell'altro anno scorso pesavo addirittura 65. Il mio problema è che quando pesavo 65, era perché saltavo in continuazione pasti , anche se capitava mi abbuffassi circa due volte alla settimana. Pian piano col passare dei mesi, non ero più in grado di sostenere la fame, ma non riuscivo neanche ad avere un'alimentazione regolare, infatti le abbuffate sostituivano i pasti; tuttavia riuscivo ad avere un peso stabile intorno ai 70 chili. Da circa settembre sto cercando di mangiare in maniere più regolare, cercando di evitare abbuffate e ci son riuscita, finora. Il punto è che con un'alimentazione regolare, quindi colazione, pranzo, merenda, cena, e una dieta comunque varia, ho acquistato 4 chili in tre mesi. Adesso sono estremamente demoralizzata e non sono più in grado di seguire un'alimentazione corretta, soprattutto visto che mi porta ad essere ancora più grassa di prima.
Riepilogando i miei problemi sono la stanchezza, la svogliatezza e soprattutto l'alimentazione e il peso che non sono più in grado di controllare...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

sembra che la sua vita abbia alcuni aspetti che sfuggono al suo controllo e che questo le crei una certa ansia, portandola a cercare di ripristinare un minimo di senso di padronanza di sè che però potrà recuperare più agevolmente cominciando a chiedersi cosa nella sua vita non la soddisfa, quali scelte non sono le sue, cosa la fa sentire in conflitto con sè stessa.

Immagino che stia frequentando il primo anno di università (o forse il secondo): che corso di laurea sta seguendo?
Come mai l'ha scelto?
Cosa si aspetta per il suo futuro?
Cosa non va nella sua vita?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
visti questi problemi legati all'alimentazione, non ha mai pensato di rivolgersi ad un dietologo per intraprendere una dieta equilibrata, evitando digiuni e abbuffate?
Dal momento che il problema non è solo legato al cibo, ma anche agli aspetti psicologici ad esso connessi e al suo vissuto corporeo, il suggerimento è quello di verificare se nella sua Asl sia presente un servizio o un ambulatorio dedicato a queste problematiche che possa prendersi cura di Lei da entrambi i punti di vista (medico e psicologico).

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie mille delle risposte. Io vorrei rivolgermi ad un dietologo, purtroppo al momento mia madre non è molto d'accordo (e dal momento in cui dipendo ancora da lei, non ho modo di andarci se lei non è d'accordo). Sto tentando di convincerla, sottolineandole il mio disagio.
In ogni caso, sì sono al mio primo anno di studi, dipartimento di studi umanistici, discipline storiche e filosofiche. Il mio sogno è insegnare, ed è una mia scelta, nessuno mi ha obbligata. Purtroppo temo che tutto il mio malessere in realtà c'entri esclusivamente con il mio fisico, per quanto possa essere triste. Il mio peso non mi fa stare bene con me stessa, e temo che questo influisca su tutto il mio agire, essendo tra l'altro un pensiero costante.
L'unica cosa che vorrei in più nella mia vita, sarebbe non dovermi preoccuparmi costantemente del mio fisico. Avrei una vita perfetta, se solo non dovessi pensare sempre a come nascondere meglio il grasso in eccesso.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Avrei una vita perfetta, se solo non dovessi pensare sempre a come nascondere meglio il grasso in eccesso"

E' proprio sicura che non ci sia qualcos'altro che non va?

Quando un problema fisico (ammesso che lei sia davvero in sovrappeso, visto il suo bmi, e che non sia solo una sua percezione) ha ripercussioni importanti come quelle che lei descrive dicendosi "sempre stanca, svogliata" e aggiungendo "non riesco a fare niente", di solito "cattura" tensioni di altra natura e mette in luce la carenza di risorse psicologiche disponibili in quel momento per farvi fronte.

Forse il suo corpo, che sfugge al suo controllo, le sta dimostrando che non può controllare tutto e che si può vivere anche una vita "non perfetta".

In genere è abituata ad eccellere o comunque ad avere buoni risultati in tutto?
Quando questo non avviene come si sente?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Per quali motivi sua madre non è d'accordo che Lei si rivolga ad un dietologo?
Essendo molto alta, il suo peso non è forse eccessivo, ma questo non significa che Lei abbia un buon rapporto con il cibo e l'alimentazione e i significati che essi possono veicolare. E, come Lei stessa ha scritto, anche con se stessa.
Rivolgendosi ad un servizio pubblico con il solo costo del ticket, potrebbe trovare un'équipe (dietologo, endocrinologo, psicologo...) che l'aiuterebbe ad affrontare il discorso dalle varie prospettive.
Potrebbe iniziare almeno a chiedere informazioni (anche al suo medico di base) per sapere come muoversi e spiegare meglio a sua mamma cosa vorrebbe fare.

Saluti.
[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Sinceramente non ho capito bene perché non voglia, forse sottovaluta la mia situazione, non so, ma comunque ho intenzione di insistere.
In ogni caso, a me sembra che in questo periodo della mia vita questa sia l'unica cosa che mi assilla, non saprei se sia legata ad altri problemi e se così fosse non avrei idea di quali potrebbero essere. Comunque di norma mi pongo obiettivi alti, talvolta al di sopra delle mie capacità, due anni fa soffrivo molto quando non arrivavo agli obiettivi che mi prefissavo, e arrivavo anche a compiere atti di autolesionismo che non riuscivo a controllare. Tuttavia non accade più da molto tempo, ho imparato quali sono i miei limiti. C'è da dire che quello che avrei tra pochi giorni sarebbe il mio primissimo esame di università, forse ho paura che anche dando il meglio non sarò in grado di eccellere con i voti (come accadeva alle superiori), ma non saprei.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Probabilmente è sotto stress perchè considera che l'eccellenza sia il minimo, e non il massimo, cui aspirare.

Ci ha nominato sua madre e il suo ragazzo: suo padre invece che cosa le dice?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
I miei sono separati e mio padre lo vedo il weekend, purtroppo non ho molto dialogo con lui, quindi non ne ho mai parlato con lui...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Perchè non si confronta con lui?

La figura paterna è fondamentale nella vita e nella crescita delle figlie, da un rapporto poco equilibrato con il padre possono derivare molti problemi.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
È che è molto difficile parlare con mio padre, non per niente il motivo di divorzio dei miei genitori era proprio questo, il fatto che mio padre non parlasse mai...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se i suoi problemi derivano del tutto o in parte dall'assenza di suo padre, cosa che non è da escludere, è importante che cerchi di creare un rapporto con lui per evitare di continuare a basare la sua autostima (e il suo umore) sui risultati, su ciò ciò che fa/ottiene e non su ciò che sente di essere.
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