Depressione con possibili conseguenze

Salve a tutti.. avevo già espresso tempo fa un mio personale disturbo-parere per quanto riguardava un mio disturbo su un fattore al quale voi gentilissimi avete dato modo di "aiutarmi" nel mio piccolo consigliandomi qualcosa... Adesso ho un altro particolare problema ke nn riguarda più la mia persona, ma quella di una terza persona, mio padre. Da quasi 2 mesi soffre di una forma di depressione che gli comporta diversi fattori. Da circa 1 mese siamo in cura dal nostro psicologo, dove gli ha ordinato dei farmaci e delle punture, ma ancora nn vediamo risultati. Fino a oggi ha manifestato delle crisi di pianto e lui stesso dice ancora di sentirsi la testa confusa, nessun reale miglioramento. (preciso ke i suoi disturbi iniziali ad oggi sono quelli di: ansia, crisi di pianto, insicurezza, non avere voglia di uscire e vedere nessuno, momenti di stanchezza fisica e non voler far nulla, momenti di tensione e pensieri sul relazionarsi con quello che lo circonda come persone, luoghi, cose e giorni, e, da adesso abbiamo notato anche tremolio alle gambe). Bene, proprio su quest'ultimo volevo avere la vostra maggior attenzione e consulto. Ieri dopo quasi un mese ke non usciva di casa, lo abbiamo fatto uscire e scendendo le scale ha avuto dei capogiri e tremolio alle gambe, scendendo le scale lo abbiamo tenuto ed io stessa ho visto quell'evidente tremolio alle gambe. Come mai? a cosa può essere dovuto? Possibile ke potrebbe trattarsi di sclerosi multipla o cose varie?? E' venuto questo dubbio per il semplice fatto ke già in famiglia c'è qualcuno ke soffre di disturbi derivati alla schiena e alle gambe.. potrebbe essere ereditario.. ma nello specifico volevo sapere di cosa potrebbe trattarsi.. Grazie x la vostra attenzione. Spero ke possiate in qualche modo aiutarmi. Distinti saluti.
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

innanzitutto si accerti che chi Vi prescrive i farmaci sia anche medico, dato che i medici sono gli unici professionisti autorizzati alla prescrizione dei farmaci.

Tenga presente anche che è impossibile formulare diagnosi via web, senza conoscere la storia clinica dell'interessato e senza vederlo e visitarlo di persona.

E' quindi opportuno che, per avere risposte certe, si rivolga _di persona_ a un/a professionista di Vostra fiducia.
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
mi accodo a quanto scrive il mio collega, dr Repici.
Il professionista al quale vi siete rivolti non è uno psicologo (o per lo meno non solo) dato che gli psicologi non sono medici e non possono prescrivere farmaci.
In ogni caso non credo cambi molto dal suo punto di vista circa il conoscere la diagnosi "precisa". Quello che è curioso è che lei/voi saltiate immediatamente a conclusioni "catastrofiche" attribuendo a vostro padre il peggiore dei mali, contribuendo probabilmente a peggiorare la sua condizione psicologica.
Il tremito alle gambe può essere legato a numerosi fattori, non ultimo la tensione circa il dover affrontare situazioni che attualmente gli mettono paura.
Oltre ai trattamenti farmacologici forse potrebbe essere utile prendere in considerazione l'idea di una terapia familiare.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
avete già sentito cosa ne pensa il vostro medico di famiglia?
Credo che la persona competente che più possa conoscere il percorso compiuto fino ad ora da suo padre sia il medico di base: domandate a lui se ritiene opportuno effettuare un consulto neurologico, o se affiancare all'attuale cura farmacologica (è seguito da uno psichiatra? La diagnosi di depressione da chi è stata fatta?) anche una psicoterapia.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti per il vostro interessamento.. ma ci tengo a sottolineare ke di quello ke vi ho scritto ovviamente nn ne ho fatto parola con lui, ne tanto meno il fattore "catastrofico" al quale sono andata a finire a pensare io. Per adesso proprio perchè ancora stiamo andando a visite (sentiremo altri pareri, altri psicologi, visto che quello attuale sta scarseggiando, anche se precedentemente si era rivelato abbastanza affidabile) non gli abbiamo detto nulla sul nostro timore.. anche perkè in questi casi è anche normale farsi un paio di calcoli, e proprio per questo ho chiesto un vostro parere.. è normale una diagnosi di persona anziché via web, senza dubbio, ma tante volte, vista la circostanza è bene sentirne tanti di pareri, non solo uno. Rinnovo i saluti, grazie...