Difficile relazione di coppia

Salve, sto vivendo una relazione con un uomo che ha 13 anni più di me (io ne ho 24). Stiamo insieme da più di sei mesi, e per ora mi sembra che le cose funzionino. Io però vivo questa storia con i sensi di colpa (credo nei confronti dei miei genitori, che pure, anche se preoccupati, non mi stanno ostacolando). Inoltre passo molto tempo a fare valutazioni "oggettive" di quello che la nostra coppia è, di come ci comportiamo col mondo... Giudico il nostro comportamento di coppia, lo soppeso e lo valuto, e vedo ovunque limiti e pericoli. Inoltre non abbiamo ancora fatto l'amore (io sono vergine) e sebbene lui sia dolcissimo e non mi abbia mai fatto pressioni so che prima o poi si arriverà a quel punto, e ne ho paura...
Sono solo paranoie legate alla differenza di età oppure sono io che non sono adatta ai rapporti di coppia?
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
<<Sono solo paranoie legate alla differenza di età oppure sono io che non sono adatta ai rapporti di coppia? >>

Gentile Utente,

potrebbe darsi che i sensi di colpa che avverte siano legati alla paura di staccarsi dai Suoi genitori.

Probabilmente loro sono stati sempre presenti, limitando per Lei le occasioni di agire in autonomia, la quale è una condizione fondamentale del percorso verso l'età adulta.

Dovrà quindi decidere come vuole impostare la propria vita.



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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile ragazza,
Le differenze d" età, alla vostra età soprattutto, non sono affatto un deterrente.
Lei scrive però che soppesa e valuta tutto della sua coppia, forse allora qualcosa non la fa stare serena ..

Non ha mai avuto altri i danzati, relazioni?
Vive male la sua sessualità?

Se così fosse, il suo soppesare, potrebbe essere un meccanismo di difesa verso l ' amore e l ' intimità a cui la coppia obbliga.


Le allego qualche lettura sulla prima volta, le sue paure e simbolismi




https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

Lei dice che la relazione con il Suo uomo sta funzionando bene.
Qual è allora il problema?
Il problema sembrerebbero i sensi di colpa verso i Suoi genitori... perchè? Secondo Lei i Suoi genitori non gradiscono che quest'uomo non sia un Suo coetaneo? Ne avete mai parlato? Oppure non apprezzano altro nel Suo compagno?
Crescendo, Lei si è fatta un'idea di come i Suoi genitori avrebbero voluto per Lei un fidanzato? Se sì, come?
Com'è il Suo modello genitoriale?

A mio avviso è interessante affrontare il senso di colpa che viene da lontano, in quanto mi pare incongruo rispetto alla situazione che Lei sta vivendo. Il senso di colpa infatti serve esclusivamente per fare in modo di non rovinare qualcosa. Lei teme di rovinare la relazione con i Suoi genitori? Teme di perderli in qualche modo? Oppure teme di diventare davvero adulta se si staccasse da loro, se avesse una vita di relazione e una vita sessuale che, per definizione, riguarda solo gli adulti?

Lei scrive: "Giudico il nostro comportamento di coppia, lo soppeso e lo valuto, e vedo ovunque limiti e pericoli."
Potrebbe essere più precisa? Quali ostacoli vede?
E soprattutto, quali pericoli? Perchè una storia d'amore potrebbe essere per Lei pericolosa?

Posso infine chiederLe che tipo di paure ci sono dietro alla possibilità di fare l'amore con il Suo fidanzato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie davvero delle risposte. In realtà i miei genitori sono sempre stati molto presenti nella mia vita, ma non "invadenti" né mi hanno mai fatto pressioni di alcun genere, né nello studio né nelle relazioni... Questa è comunque la mia prima storia seria.
Quando ho raccontato mia madre di questa persona, lei l'ha presa molto male, come se le avessi detto di avere una specie di malattia... Pensa infatti che così tanti anni di differenza non siano "vivibili", forse perché la sua (bella) relazione con mio padre è una relazione fra persone coetanee. La mia paura è di rovinare in qualche modo il rapporto con lei. Lei mi chiede molto poco della mia storia, quasi avesse paura a sapere. Un po' credo abbia anche paura di perdermi, paura che avrebbe avuto comunque, penso, a prescindere dall'età del fidanzato. Mio padre è più tollerante, perché è una persona più serena di suo.

Personalmente, credo che di problemi questa storia ne implichi, anche solo perché questa persona con cui sto ha una vita già ben definita, mentre io mi sto per laureare e non ho la più pallida idea della vita che mi aspetta... Penso che farò un dottorato a firenze o milano e quindi non vivrò nella mia città per qualche anno. Inoltre mi sembra impossibile che riusciremo a frequentare un gruppo come coppia... Voglio dire, i miei coetanei sono ragazzi, i suoi persone con figli... E poi non so perché ma temo sempre di non potermi fidare al 100 per cento di lui, come se temessi che lui non voglia impegni, anche se il suo comportamento non mi dà alcun motivo di ritenere che prenda questa storia alla leggera e in maniera disimpegnata. Forse temo che non possa funzionare perché non avrei MAI pensato che potesse succedere, proprio perché il mio modello genitoriale è quello di due coetanei che hanno affrontato la vita insieme sin da molto giovani.

Per quel che riguarda i rapporti, la mia paura "superficiale" è quella delle malattie, delle gravidanze ecc. ma è chiaro che si tratta di paure che potrebbero essere facilmente superate. Probabilmente c'è qualcosa di più profondo dietro che non riesco a mettere a fuoco. Consigli?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

l'unico suggerimento è vivere questa storia per quello che è, tenendo conto di tutte queste informazioni.
Probabilmente la mamma è un po' ansiosa e fa fatica a gestire il tutto, ma perchè spinta da un profondo amore per Lei, che mi pare molto comprensiva con la mamma. Faccia attenzione a non colludere con tutto ciò, però.

Pensava che non potesse succedere di stare in una relazione con un uomo più grande e che non rispetta i "canoni" di famiglia?
Nessun essere umano però s'innamora a comdando e quindi può solo guardare questa situazione con sorpresa, ma viverla per quello che Le dà.

In fondo frequenta quest'uomo da sei mesi: si prenda il tempo che Le occorre per conoscerlo bene e potersi pienamente fidare.
Non è neppure detto che non sia possibile avere una vita sociale condivisa a causa della differenza d'età: non si lasci frenare da aspetti del tutto secondari.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Per quel che riguarda i rapporti, la mia paura "superficiale" è quella delle malattie, delle gravidanze ecc. ma è chiaro che si tratta di paure che potrebbero essere facilmente superate. Probabilmente c'è qualcosa di più profondo dietro che non riesco a mettere a fuoco. Consigli? "

Sicuramente ci sono ansie e paure più profonde......il consiglio è quello di rivolgersi ad un nostro colega di persona, online non è possibile spolpare il suo vissuto e trovare strategie risolutive

Le allego delle letture


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1797-il-piacere-in-educazione-sessuale.html


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1577-il-maschile-ed-il-femminile-a-confronto-nella-sessualita.html