Terapia per timidezza e difficolta a relazionarsi

Gent.mo dottore.....ora ho 28 anni...da piccolo rifiutavo categoricamente di parlare con i miei coetanei...li evitavo...fino a pochi mesi fa stavo bene con persone anziane...ora...mi è venuto spontaneamente una sofferenza per la solitudine e la voglia di trovare amici..che purtroppo ora...ho difficoltà a trovare....ho avuto una mamma iperprotettiva che mi ossessiona come fossi un bambino.. ora mi sono rivolto a una psicologa...e ha detto che poiche ho i nonni e mio cugino a Milano...di allontanarmi da solo per 8 giorni...in modo che mi sblocco a uscire con gli amici di mio cugino e acquisti maggiore sicurezza di me stesso..L'ha definita una medicina andare a Milano da solo...La psicologa inoltre ha detto che quello che mi sta succedendo è un miracolo...che ci vorrà tempo ma con la mia determinazione...uscirò alla via..Voi cosa ne pensate?Mi farà bene?
Grazie per la risposta
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Mah! Guardi, esistono tanti approcci psicoterapeutici, alcuni molto orginali dal mio punto di vista.
Che approccio segue la sua terapeuta???
Per l'approccio psicodinamico che io pratico il suggerimento datole e' poco effecace, ma consoiderando che lei segue una terapia conviene tentare.
Saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Gent.ma dottoressa....come mai le sembra poco efficace il suggerimento della dottoressa?

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Lei ha tracciato un suo breve ma dettagliato profilo.
Ci sono degli elementi che penso abbiamo strutturato la sua peronalita' (madre iper proettiva, che la ossessiona come fosse un bambino! ) Timidezza, solutudine.
Tutto questo e' radicato dentro di lei e non basterebbe 1 anno a. Milano per sdradicarlo se non le si forniscono delle solide risorse alternaive.
Lei dovrebbe lavorare per strutturare una sua autonomia che le permetta di relazionarsi con coetanei (che non la proteggeranno! Mi spiego?)
Ma tentar non nuoce!
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Utente
Utente
Gent.ma dottoressa....io lavoro solo d'estate in un villaggio turistico...ma mi limitavo al lavoro...la sera non uscivo con i giovani......Pensa anche lei come la collega che mi segue che il fatto che a questa età voglio eliminare questa timidezza e relazionarmi con gli altri è gia un miracolo?

Grazie per la risposta
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Lei e' giovanissimo. Ed e' alla sua eta' che si tirano le prime somme.
La esorto anche io ad attivarsi per migliorare le sue possibilita' relazionali.
La sua timdezza potrebbe essere dovuta all'impostazione familiare. Una madre iperprotettiva crea una zavorra mentale pesante. Lo sa?
Lavora in un villaggio turistico d'estate? Mi sembra un ambiente molto idoneo allo "svezzamento" , e dura almeno qualche mese all'anno.
Il mio consiglo e' comunque lavorare sulla sua identita' di uomo autonomo. Il cambiamento verra' a seguito di questa identita' piu' forte e autonoma.
Mi faccia sapere!
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma dottoressa...lavoro in una piscina da giugno a settembre...e quest'anno mi impegnerò di piu a relazionarmi con gli altri......Mia madre è una montagna da scalare lo so....Non vuole accettare il fatto che io mi assenti per 8-10 giorni a Milano...ma io sono stato determinato a fare i biglietti...perche in me c'e la volontà di migliorare....adesso parteciperò in parrocchia alle cene organizzate..., all'azione cattolica giovani.......e innanzitutto seguo la psicologa....
Un consiglio....ho iniziato a farmi seguire da una psicologa,ma dovrebbe tornare quella che mi conosce..da piccolo.....Pensi sia meglio trasferirmi da lei che gia mi conosce?

Grazie per la risposta
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Guardi,
La psicologa la deve "sentire" lei. Capire se l'impostazione e' "autonomizzante" per lei o no.
Il fatto che una la conosca da piccolo non e' detto che sia un pregio ai suoi occhi . Non vorrei che inconsciamente lei cercasse un'altra mamma iperprotettiva... Se e' abituato a vivere cosi' potrebbe trovarla una condizione piacevolmente "familiare". E' questo il meccanismo patogeno che lei dovrebbe evitare.
Saluti
[#8]
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Utente
Utente
No assolutamente...se torno da lei....questa volta nessuno mi impone di andare da lei....la ascolterò ogni consiglio che mi dice...perche voglio uscire...da questa timidezza......Iavorare al campeggio...mi farà bene?

Grazie per la risposta
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Penso che lei debba cercare delle occasion che le permettano emotivamente di allontanarsi dall'ambito familiare. Trovare delle soddisfazioni in questo, solo cosi' cerchera' attivamente questa condizione.
Un ambiente sportivo e' senz'altro piacevole.
Saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei riferisce di essere seguito da una psicologa e che la Collega Le abbia prescritto di "...ha detto che poiche ho i nonni e mio cugino a Milano...di allontanarmi da solo per 8 giorni...in modo che mi sblocco a uscire con gli amici di mio cugino e acquisti maggiore sicurezza di me stesso..."

Dal mio punto di vista potrebbe non essere una prescrizione sbagliata in sè, ma forse Lei non ce la sta descrivendo in maniera accurata.
Ad esempio, come mai non può attuare la stessa prescrizione nel paesino in cui abita con altri conoscenti?

Quali obiettivi avete fissato? Quali di questi avete in mente di poter raggiungere, attuando questi comportamenti?

Con la psicologa ha declinato in "passi" più piccoli da eseguire questi comportamenti (ad esempio, iniziare una conversazione, presentarsi, ecc...)?

"L'ha definita una medicina andare a Milano da solo..."
In effetti, potrebbe esserlo, perchè si tratta di un'esperienza che può permetterLe di confrontarsi con un'altra realtà, non contare sulla mamma, cavarsela da solo, poter prendere nota delle Sue modalità di funzionamento. Non credo sia però risolutivo questo viaggio, nel senso che andare fuori città senza degli obiettivi precisi e senza sapere che cosa fare, potrebbe solo fare in modo che Lei metta in atto i Suoi schemi comportamentali e cognitivi che ha sempre messo in pratica.

Se, invece, la psicologa psicoterapeuta Le fornisse delle indicazioni più precise su come utilizzare questo viaggio, allora la Sua percezione delle cose (e delle difficoltà) potrebbe cominciare a cambiare...

Legga qui per capirci di più:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4335-la-psicoterapia-cognitivo-comportamentale-non-rimuove-le-cause-del-problema.html

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gent.ma dottoressa....in effetti....ho inviato dei curriculum a Milano e mi hanno fissato l'appuntamento per un colloquio...per lavorare in un call center....Pensi che se mi prenderebbero anche per un mese o due...mi farebbe bene al mio carattere?

Grazie mille per la risposta