Trauma post operatorio

salve a tutti sono un ragazzo di 30 anni.da una 15 giorni sono ricaduto in uno sconforto e malessere totale....causa un post operazione molto complicata un semplice bombrardamento ai calcoli renali sono stato 20 giorni d'inferno dolori atroci coliche renali di giorno e di notte,appena tornato ha casa mi sono ributtato subito nel lavoro stando solo un giorno a casa a riposarmi il mio capo che mi chiamava anke sul ospedale per sapere quando tornavo in zona ha svolgere la mia attivita da rappresentante,un venerdi sono tornato dal lavoro a casa ho iniziato ha vomitare non ho mangiato ho iniziato ad avere paura della morte ed allora non mi tolgo piu questo pensiero fisso dalla testa non vivo piu non riesco ad aprezzare le piccole cose che prima mi appagavano e mi riuscivano a far star bene,. adesso sto andando da una psicanalista premetto che sono stato bombardato di antidolorifici e mi anno dato anke morfina.adesso mi chiedo puo essere una deppressione post operatoria o un trauma post operatorio
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Dr. Sergio Sposato Psicologo 147 6 14
Gentile ragazzo,

Gli interventi chirurgici possono generare paure e preoccupazioni di varia natura. Bisogna tenere conto però che non sono le esperienze in sé a generare questi stati d'animo, ma piuttosto la rappresentazione che si ha di esse. Se lei è un tipo che tende a preoccuparsi molto per la propria salute può dunque succedere che anche il più semplice degli interventi appaia ai suoi occhi come qualcosa di potenzialmente rischioso per la sua vita. Dopo essersi sottoposti a un'operazione sarebbe opportuno considerare un adeguato periodo di riposo, a prescindere dalle necessità del suo capo. Lo stress accumulato e i postumi dell'intervento possono infatti influenzare negativamente la performance lavorativa. Meglio dunque un giorno in più di riposo che diverse settimane di lavoro improduttivo. Sul piano clinico non esiste alcuna diagnosi di depressione post-operatoria o trauma post-operatorio. I suoi sintomi possono suggerire alcune categorie diagnostiche, ma non è possibile fornirle una diagnosi on-line poiché è vietato per legge. La diagnosi psicologica richiede infatti un percorso d'indagine molto complesso che deve essere svolto di persona, mediante l'utilizzo di strumenti e tecniche specifiche. Lei scrive di essersi rivolto a una psicoanalista la quale, dopo averle fatto firmare il consenso informato e il modulo per il trattamento dei dati personali, avrà certamente iniziato un percorso di valutazione in grado di darle le risposte che cerca. Mi chiedo dunque come mai abbia richiesto una consulenza on-line, piuttosto che porre queste domanda alla sua analista. Sarebbe più utile che affrontasse con lei i dubbi relativi alla diagnosi e al trattamento e qualora le informazioni ricevute non dovessero soddisfarla, potreste considerare insieme l'ipotesi di consultare un altro specialista.

Cordialità

Dr. Sergio Sposato MSc, CPsychol, AFBPsS
Practitioner Clinical and Counselling Psychologist
EuroPsy Certificate (Clinical and Health Psychologist

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dopo
Utente
Utente
sono molto apprensivo per la mia salute,diciamo che odiavo gli ospedali aghi siringe sangue etc etc pensa lei ho dovuto affrontare tutte queste paure per causa maggiore, in piu dolori allucinanti,si di giorno che di notte, lei non pensa che dopo un abbattimento fisico adesso siamo passati a quello psicologico?
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Dr. Sergio Sposato Psicologo 147 6 14
Gentile ragazzo,

Come le ho già spiegato, non è possibile fare diagnosi e valutazioni on-line. Certamente, se lei è così apprensivo è possibile che l'intervento possa avere avuto delle ripercussioni sul piano psicologico. Mi sembra però che al di là dello stress legato all'operazione, lei stia cercando una diagnosi a tutti i costi. Per quanto non sia ancora ben chiara la ragione che le impedisce di approfondire la sua condizione con la psicoanalista alla quale si è rivolto, sarebbe utile che indagasse con lei le ragioni alla base delle sue preoccupazioni e le motivazioni che la spingono a cercare una patologia entro la quale collocarsi. Sembra quasi che lei senta il bisogno di sentirsi dire che è malato, mentre magari sta semplicemente dando troppo peso ai suoi sintomi. Provi piuttosto a non pensarci, magari concentrandosi sul lavoro o su un hobby che l'aiuti a distrarsi, e vedrà che col tempo le cose miglioreranno, soprattutto se seguirà il percorso psicoterapeutico già in atto. Tenga conto che più lei continua a cercare informazioni on-line, a fare autodiagnosi e a chiedere conferme, più è probabile che le sue preoccupazioni aumentino, mentre se lei si rilassa con qualcosa di piacevole, vedrà che miglioreranno. Le auguro di riuscire a rimettersi presto.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
sembro invecchiato di 10 anni dentro di me dopo questo periodo non capisco il perche la mia vita non mi da piu gioia tutto piatto non sento piu gli stimoli di un giovane eppure ho solo 30 anni io penso ke sia una depressione la ringrazio per le risposte