Suicidio

Ho deciso di porre fine alla mia vita.
Sto trascinando, da anni, o più probabilmente da sempre, un’esistenza senza più alcun senso né direzione. Mi sento ormai esiliato da me stesso.
Penso che qualche impulso naturale (ricerca di piacere), durante la mia crescita, si sia come pervertito, snaturato, portandomi più o meno inconsciamente a scelte sempre più sbagliate fino a giungere ad una situazione senza scampo. Credo di essere afflitto da una virulente forma di masochismo, sono vittima di un’autocritica spietata e repressiva, che ha finito per annientarmi totalmente. Volontà di impotenza io la chiamo. Adesso sopravvivo soltanto grazie all’idea del suicidio. Ho raggiunto i trent’anni di vita, e non ho più intenzione di proseguire. Ho immolato tutta la mia vita allo spreco: spreco di tempo, di denaro, di energie. Più o meno consapevolmente, questo spreco mi riforniva di piacere, un piacere deviato. La mia mente si mette realmente in moto soltanto per creare handicap o impasse al fine di paralizzarmi.Tutto ciò che ho di positivo o di coltivabile in me lo trascuro o, peggio, lo danneggio. Ho scoperto che questa operazione mi dà piacere. Ad esempio so di essere di bell’aspetto, cercato dalle ragazze, ma anziché curarmi e tentare qualche approccio ho preferito starmene chiuso anni ed anni, in casa, in camera mia, isolato, con un unico pensiero fisso: sei impotente, di fondo sei un pessimista, ma cosa vuoi offrire ad una ragazza? Le attiri soltanto per il tuo aspetto fisico, appena capiscono chi sei veramente si allontaneranno e allora tu, soffrirai come un cane. Ho tirato per le lunghe questo assurdo gioco e mi sono ritrovato a trent’anni con una sola, drammatica, esperienza sessuale. Tanto che mi conosce pensa che io sia omosessuale, perché non si capacitano di vedere un bel ragazzo sempre da solo. E a me sembra di godere nel far così. E questo è soltanto uno dei tanti esempi che potrei portare, potrei anche raccontarvi come ho delapidato tutti i soldi che i miei genitori mi hanno messo a disposizione. Università mai terminate, attrezzature costose (telecamere, pianoforte, computer) mai utilizzate seriamente, e poi tanti altri soldi buttati tra medici, psicologi e inutili cure alternative al fine di arginare invano, una ipocondria che non si è mai arginata. Da un sospetto di calvizie (in realtà ho ancora tutti i capelli), sono passato all’idea di aver innestato, con questa vita assurda, processi neurodegenerativi. Non esercitandola mai, avendo smesso sia di studiare che di leggere, ho la memoria di un anziano. La notte non riesco neppure più a produrre sogni. Tutto questo stress credo abbia danneggiato la capacità della mia mente di produrre immagini mentali, indispensabili per ogni processo cognitivo.
Fin dall’età di 15-16, inoltre ho sofferto di emicrania e di una cronica forma di insonnia, che nonostante alcuni periodi di latenza, non mi ha mai abbandonato.
Se sono ancora in vita lo debbo ai miei genitori che continuano ad accudirmi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La sua richiesta di consulenza sembra un grido di dolore...
Ho riletto lo storico dei suoi consulti e la maggior parte ruotavano attorno a problematiche sessuologiche
Le ha risolte?
La sua è.p.?
Il deficit erettivo?

Il senso di " importanza" di cui parla, potrebbe essere causa o conseguenza delle sue difficoltà relazionali//sessuali

Provi, se ne ha voglia, a rivolgersi ad un nostro collega de visu, sono certa che l' ascolterà con cura ed avrete modo di leggere oltre la sua sintomatologia

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
considerato che la Sua situazione si trascina da tempo, come il Suo consulto dolorosamente racconta a come i Suoi contatti con noi dimostrano, faccia un ultimo tentativo per "far muovere" questa situazione ormai statica: si rechi dal Suo medico di base, anche i farmaci possono aiutare.
E una consulenza presso un nostro collega sarà oltremodo utile!
Saluti cari.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
come evidenzia la mia collega, il suo sembra un grido di dolore, una richiesta di aiuto.
Quello che mi viene da dirle è appunto si lasci aiutare.
Credo che il consiglio più sensato che possiamo darle da qui sia proprio quello di rivolgersi ad un collega di persona.
La sua prospettiva della vita è legata ad un sentimento di impotenza, di disperazione, che la porta a distruggere il futuro ed il passato, vivendo un presente angoscioso.
Forse a ragione a pensarla così, ma forse.....

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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