Ansia per visita dall'andrologo

Buongiorno a tutti,

Ho 33 anni e da circa un anno mi sono accorto di avere problemi come deficit erettile e disturbi dell'eiaculazione.
Vorrei farmi visitare da un urologo/andrologo per capire cosa c'è che non va, visto che prima non ho mai sofferto di questi problemi.
Purtroppo però, sono anche un tipo molto ansioso, specie quando c'è di mezzo qualcosa di nuovo da fare o non conosco bene la situazione che andrò a vivere.
In questo particolare caso inizio ad andare in paranoia se penso che potrei essere colto da imbarazzo nel cercare di illustrare il problema, quasi da non riuscire a parlare e inoltre, ho anche paura di ciò che mi verrebbe detto, ad esempio che magari è qualcosa di grave.

Nonostante mi renda conto che avrei a che fare con un professionista serio abituato a questo tipo di problematiche, e che io non sarei il primo paziente che visita, la cosa mi provoca ansia, specialmente la notte, nelle quali mi sveglio agitato e accaldato, quasi con degli attacchi di panico.
Alla fine decido di rimandare la visita.

Questo mi capita sopratutto nei giorni immediatamente prima dell'eventuale appuntamento, per cercare di ridurre i tempi di attesa (e quindi di ansia!) sto cercando di posticipare la prenotazione... l'ideale sarebbe prenotare per il giorno dopo, ma non sempre è possibile purtroppo.

Come posso fare per farmi passare o almeno, ridurre quest'ansia ? Sto anche valutando di prendere degli ansiolitici da usare al bisogno o la sera prima di addormentarmi.
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
la decisione di rivolgersi ad un andrologo è certamente una buona idea.
Ha una compagna che potrebbe accompagnarla?
Le è capitato di annullare visite già prenotate o pensa solamente che potrebbe accadere?
Ha pensato di rivolgersi ad una struttura pubblica o ad un professionista privato?

Le allego delle letture che potranno aiutarla a riflettere:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/212-che-cos-e-l-andrologia-chi-e-l-andrologo.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie 1000 per la risposta dottoressa,

Effettivamente l'idea di andarci con la mia fidanzata sarebbe stata ottima, ma non stiamo più insieme, ci siamo lasciati poco prima che comparissero questi fenomeni e adesso abbiamo chiuso i contatti.

Per quanto riguarda le altre visite devo dire che, fortunatamente, non ho mai avuto grossi problemi di salute, ho avuto visite con ortopedico (quando feci un incidente col motorino da ragazzo), dermatologo, oculista, dentista... ma in nessuno di questi casi ci fu il bisogno di rimandare o annullare la visita, perchè non avevo imbarazzo.

Avrei deciso di rivolgermi ad un professionista privato, principalmente perchè ci sono tempi di attesa minori, posso gestire meglio l'appuntamento e posso disdire, mentre in una struttura pubblica dovrei necessariamente parlarne col mio medico (che mi conosce da una vita e quindi ho ancora più imbarazzo), e tempi di attesa molto pi lunghi. Inoltre le visite che ho fatto nel pubblico non mi hanno molto soddisfatto.

Ho letto gli articoli che mi ha linkato e specialmente nel primo mi ci riconosco molto!
Comunque per il momento pensavo di aspettare un po' di giorni e vedere se riesco a rilassarmi e a ridimensionare la cosa, alla fine sono consapevole che non è poi chissà che e devo precisare non è molto tempo che ho iniziato SERIAMENTE ad attivarmi per prenotare una visita (prima c'era solo l'intenzione).
Credo che una cosa che mi dà molto fastidio è l'attesa, per questo cercavo un'appuntamento "last minute", lei che ne pensa ? cosa mi consiglierebbe ?
Grazie in anticipo.
[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<per il momento pensavo di aspettare un po' di giorni e vedere se riesco a rilassarmi e a ridimensionare la cosa>>

Non conoscendola e sulla base dei pochi elementi offerti, non so se sia il suo caso, ma questa strategia mi sa proprio di un meccanismo di evitamento messo in atto con la vana speranza di placare l'ansia...
Solitamente, così facendo, in realtà non solo l'ansia non scema, ma si amplifica ulteriormente, alimentata da pensieri e previsioni sempre più catastrofiche.

Partire già con l'idea di poter/voler disdire, forse non è iniziare nel modo più efficace: meglio pensare che non sia possibile farlo ed affrontare la situazione.
Scelga lo specialista a cui rivolgersi che le ispira più fiducia, basandosi magari su esperienze dirette di amici o parenti.
Anche recarsi di persona a prendere l'appuntamento in modo da iniziare ad "esplorare" l'ambiente e a prendervi confidenza potrebbe essere un escamotage utile a ridurre almeno un po' l'ansia e riuscire a mantenere la giusta lucidità.
In fondo, cosa c'è da temere? Cosa potrebbe accaderle di così terribile?
Se davvero, poi, ci fossero dei problemi gravi, prima li scopre e prima può cercare di porvi rimedio...

In generale si definirebbe una persona ansiosa, o è solamente l'imbarazzo legato a questa particolare situazione che ha risvegliato in Lei tale agitazione e preoccupazione?

Saluti.

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sono d'accordo con il parere della collega: più evita, più sta confermando a se stesso di essere un ansioso e quindi, in definitva, sta alimentando da solo la sua ansia.

Le paure vanno affrontate in prima persona, non sono delegabili. Perciò inizi, faccia un primo passo e vada dallo specialista. Se è una persona ansiosa, con tutta probabilità (succede spesso) le verrà detto che non ha niente di organico e che il suo è un problema a base psicogena. E a quel punto dovrà fare il passo successivo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Beh, io sono un tipo ansioso e questa reazione ce l'ho anche di fronte a situazioni differenti che possono essere impegni a cui è molto difficile rinunciare (lavoro o altro) ma anche situazioni piacevoli tipo un'uscita o qualche cena dove non conosco tutti o dove non sono sicuro della situazione che andrò ad affrontare.

Di solito in queste situazioni mi chiedo sempre se è quello che voglio fare ed agisco di conseguenza, vado o non vado, ma in questo particolare caso si aggiunge anche il problema imbarazzo che rende il tutto più difficile, oltre al fatto che se rinuncio non perdo un'uscita qualunque ma ci rimette la mia salute (questo per aggiungere altra pressione)

Sapete qual è la cosa buffa ? Mettiamo il caso che domani io andassi a prenotare, mi dicessero che c'è posto in giornata, sarebbe perfetto.
Ma il dover attendere 2,3,4 giorni (se va bene) dopo aver prenotato mi manda in panico, perchè ho troppo tempo per "pensare".

Comunque l'idea di andare di persona a prenotare a prenotare la visita la trovo geniale, la metterò sicuramente in pratica!
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ma in questo particolare caso si aggiunge anche il problema imbarazzo
>>>

No, per chi è ansioso esporsi comporta sempre un certo imbarazzo.

In questo particolare caso la differenza, invece, è che lei sa benissimo che se evita di andare a cena con sconosciuti poco male, ma se evita di sottoporsi a cure la sua vita sentimentale ne potrebbe restare gravemente menomata.

In altre parole, ciò che fa la differenza in questo particolare caso è la COGENZA.
[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie per i consigli e per l'incoraggiamento.
Ho prenotato una visita per venerdi alle 17,00 quindi mi è andata abbastanza bene dato che c'è solamente un giorno di attesa; ovviamente c'è molta ansia e penso di prendere qualcosa per passare una notte più tranquilla, spero che sia in gran parte ansia anticipatoria e che dopodomani sparirà.

In caso vi faccio sapere venerdì sera.
Saluti
[#8]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Molto bene.
Attendiamo sue notizie: vedrà che sarà meno difficile di quanto ora immagina.

[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Alle indicazioni e riflessioni dei Colleghi, le allego delle letture sul d.e., così se l' ansia dovesse prendere il sopravvento, comprenderà l' importanza -opportunità - di andare dall' andrologo e di iniziare una eventuale cura

Probabilmente è la stessa ansia che le rende la vita sessuale difficoltosa.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#10]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Cari dottori, è stata dura ma alla fine ce l'ho fatta.
L'ansia è stata forte, sopratutto durante le notti, nelle quali ho avuto diversi risvegli in cui mi svegliavo agitato e accaldato.
Le giornate invece passavano lente, oggi in particolar modo contavo in continuazione quante ore mancassero alla visita perchè volevo levarmela di torno.

Più di una volta ho pensato di disdire, ma continuavo a dire che dovevo farlo perchè ne andava della mia salute, alla fine sono contento perchè sapevo che se avessi rimandato anche stavolta, avrei continuato a rimandare per sempre.

Quanto all'imbarazzo devo dire che sarà durato si e no 20 secondi, forse sono stato fortunato a trovare un medico giovane e alla mano, chissà, tant'è che ad un certo punto mi ha anche detto la classica frase "non ti vergognare, tanto siamo tra uomini".
Mi ha fatto un'ecografia ai testicoli (sono andato anche per un varicocele) e controllato la prostata.

Unica nota negativa è che non ho capito il perchè di questo deficit erettile e della mancanza di "getto" nell'eiuculazione, anche se è pur vero che non ho rapporti sessuali da quasi 2 anni, quindi andrebbe visto se succede anche durante i rapporti.
Probabilmente gli esami che mi ha dato da fare aiuteranno a restringere un po' il campo; per quello comunque, aprirò un consulto dai colleghi in andrologia.
Nel frattempo abbiamo constatato che la prostata è di dimensioni regolari e non è infiammata, per il resto vedremo.
Un grosso scoglio oggi è stato superato e penso ora la strada può solo essere in discesa.

Grazie davvero per il supporto!
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Nelle letture che le abbiano allegato, troverà spiegato il " perché" del suo d.e , ma una valutazione clinica diventa indispensabile.
La psiche è complessa e la sessualità pure
[#12]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
#8 <<vedrà che sarà meno difficile di quanto ora immagina.>>

#10 <<Quanto all'imbarazzo devo dire che sarà durato si e no 20 secondi>>

Visto? Valeva la pena tutta quell'ansia e quella procrastinazione?
Faccia tesoro di quest'esperienza per il futuro!
E ora prosegua con le indagini.

Saluti.

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto