Abbuffate incontrollabili

buona sera!
ho bisogno d'aiuto sono disperata! è da un pò di tempo che non riesco più ad avere un rapporto sano con il cibo. Sono sempre a dieta nonostante non sia in sovrappeso ma lo faccio per compensare alle abbuffate che mi capita di fare anche più volte alla settimana. non mi riesco a controllare, mischio dolce e salato poi cerco di vomitare ma non ci riesco e poi mi metto a piangere.mi è capitato solo due volte di tirare su saliva come il rigurgito dei bambini. poi mi vergogno e mi sento malissimo. a volte penso di sgarrare mangiando solo un biscotto ma dopo averlo mangiato penso di aver rovinato tutto e allora mangio tutto quello che trovo. o tutto o niente, se inizio poi non finisco più e ho paura di ingrassare e di diventare obesa. mi sono comprata un tapis roulant e mi aiuta a sentirmi meno in colpa ma non è abbastanza per bruciare tutto quello che mangio...ho bisogno di consigli per evitare questi attacchi..cosa posso fare quando mi capitano?penso che la mia vita sia rovinata e sarà sempre peggio se continuo così perchè rovinerò ulteriormente il mio corpo. sono sempre stata golosa ma una volta non mi sentivo così in colpa ogni volta che mangiavo qualcosa e soprattutto avevo dei limiti, ora no non riesco più a godermi un pezzo di cioccolato, una fetta di torta senza poi abbuffarmi fino a scoppiare e stare male fisicamente e psicologicamente.
grazie in anticipo a chi risponderà
gloria
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Dr. Adriano Raffaele Principe Psicologo 70 3
Cara Utente,
dalle sue parole sembra che lei ci voglia comunicare non solo il fatto che è in disaccordo con il suo corpo, ma anche che usa il suo corpo come un posto dove mettere tutte le cose e non lasciarle più uscire.
Sembrerebbe che ha comprato un tapis roulant e lo tiene li, utilizzandolo come la provocazione del vomito, come un arma contro se stessa, come se dovesse pagare qualche cosa, le dico che lei non deve pagare nulla.
Sembra una persona delicata e fragile e purtroppo lei non basta a se stessa per contenere ciò che la fa soffrire e che la riempie di un vuoto che va colmato.
Lei è molto giovane e la sensazione di vedere il mondo che ci crolla sotto i piedi, sotto il peso di un'angoscia fa tanto male, forse è tanto giovane che si sente in colpa verso altre cose e forse questa è la sua reazione per sentire ciò che la colpa ha mangiao che non è solo se stessa.
Le chiederei altro di lei stessa, ma forse farei ciò che hanno fatto gli altri mangiandola da dentro.
Mi dica lei se vuole parlarci un poco di più del suo mondo.
La saluto cordialmente,

Dr. Adriano Raffaele Principe
Psicologo Infanzia e Adolescenza - CTU -
Psicoterapeuta Psicoanalitico
Collaboratore Università di Chieti

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
aggiungo qualche riflessione a quelle del collega,

Ha risolto le problematiche sessuali per le quali ci ha scritto?

Il rapporto con il cibo è un rapporto molto delicato e si interfaccia spesso con la sfera dell'affettività e sessualità, il cibo diventa un surrogato....
Un sostituto...
Un padre/madre amorevole....
Un antidoto alla noia...
Solitidine...
Un antidepressivo...
Crea eccitazione, compensazione...e soprattutto colpa!

Restituire al cibo il suo reale significato di nutrimento - del corpo, non dell'anima- è compito di un nostro collega, che unitamemte ad un endocrinologo, le insegneranno a mangiare bene ed a risolvere le sue problematiche oro/alimentari.

Legga questa lettura , dovrebbe aiutrala

http://www.valeriarandone.it/articoli/19-disfunzioni-sessuali-femminili/153-conflitti-femminili-tra-sessualita-ed-alimentazione

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
grazie per le risposte!
allora io ho 22 anni, studio all'università,è vero sono una persona molto ansiosa, insicura, con poca fiducia in se stessa, di carattere molto debole. però non ho capito a quali sensi di colpa si riferisce, io non ho sensi di colpa se non quello di essermi abbuffata dopo averlo fatto. e non ho capito neanche in che senso altre persone mi "mangiano da dentro" ..nessuno è stato cattivo con me o mi ha trattata male.

per quanto riguarda le fantasie sessuali sono contenta che me lo abbia chiesto così ho l'occasione di dirle che da quando ho questo problema mi capita spesso di pensare(nei momenti di autoerotismo) a me che mi abbuffo e che mangio cose grassissime e piene di calorie. ma come è possibile che io in questi momenti pensi alle cose che mi mettono paura/ansia? l'altra volta avevo paura/ansia di essere omosessuale e pensavo a quello...ora ho paura di avere gli attacchi di ""fame"" e penso proprio a quello...non è normale vero?
invece per quanto riguarda il mio orientamento sessuale raramente mi capita ancora di avere fantasie omosessuali ma diversamente da prima e nonostante da quando avevo questo dubbio non abbia avuto una relazione ne rapporti sessuali sono uscita con due ragazzi che mi piacevano molto (che poi sono rientrati nelle mie fantasie). di uno penso anche di essermi innamorata ma come diceva lui non era "uno da sentimenti",infatti quello che c'è stato è stato solo fisico (sebbene non abbiamo avuto rapporti) comunque ora è una cosa passata e lo sto dimenticando.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
I sensi di colpa sono ovviamente relativi all'iper alimentazione, soprattutto senza controllo.

Le fantasie denotano, ma siamo online lo prenda con le pinze, un'erotizzazione dei cibo, come spesso accade in chi ha problematiche come le sue.

Il cibo diventa una supplenza affettiva...
Un surrogato...
Una chiara compensazione...

Ha letto la lettura?
Si ritrova?
[#5]
dopo
Utente
Utente
mi ritrovo nel secondo caso per quanto riguarda il comportamento alimentare, dal punto di vista emozionale e affettivo non saprei..non mi sembra di essere così carente d'affetto; è vero mi piacerebbe avere un ragazzo (anche perchè nei periodi in cui ho avuto relazioni stabili sono sempre stata bene) però so farmene una ragione. per il resto ho una famiglia che mi vuole bene e abbastanza amiche...non so..io vorrei solo non pensare sempre al cibo, a programmare i pasti ecc ogni ora del giorno, e anche se cerco di tenermi occupata poi ritorno a casa e mi vengono gli attacchi. e non so come fare per smettere...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Il primo step è una diagnosi clinica del suo malessere, dopo si stabilità il da farsi.