Sintomi da ansia cronica debilitanti

Salve gentili dottori,
In altri consulti ho giá rivolto alcune domande, ma ora sono riuscito ad identificare meglio la mia situazione e dal momento che personalmente la ritengo grave e abbastanza debilitante, vorrei esporvela e chiedervi un consiglio per riuscire quantomeno a migliorare i miei disturbi.
Premetto che sin da piccolo ho sofferto di ansia a livello piuttosto accentuati e conseguenti disturbi somatoformi: ogni fatto, avvenimento o situazione diversa dal quotidiano ha sempre rappresentato per me una fonte di preoccupazione, di ansia e di mille pensieri continui che non riesco a fermare, così ho avuto durante infanzia e adolescenza i problemi somatoformi più disparati come emicrania, disturbi gastrointestinali, dolori diffusi, tremori, tachicardia, eruzioni cutanee ecc che mi hanno fatto perdere diversi giorni di scuola alle elementari, alle medie e in parte anche alle superiori, e hanno rovinato molti periodi della mia vita. Inoltre dall'adolescenza ho iniziato a fare molta fatica a relazionare con le persone, finendo per dovere compiere una sforzo immenso con ansia a livelli estremi per parlare con una persona sconosciuta, per entrare in un negozio o anche per fare una telefonata a qualcuno che non conosco. Molto spesso mi sono sentito depresso, ma sono sempre riuscito a riprendermi in periodi relativamente brevi. A tutto ciò aggiungo che tutti questi disturbi si acuivano durante la stagione calda. All'etá di 19/20 anni ho notato un miglioramento nelle mie condizioni, non ho più avuto disturbi somatoformi e l'ansia sembrava rientrata nei limiti del normale, anche se per carattere devo dire che è sempre rimasta più accentuata che nella maggior parte delle persone, ho riacquistato entusiasmo per le attivitá quotidiane. Insomma mi sentivo bene.
Peccato che questo periodo di "tregua" sia durato poco più di un anno. Infatti circa 5 mesi fa ho iniziato ad avere dolori alle gambe molto forti e debilitanti che perdurano tuttora e per i quali ho fatto decine di visite ed esemi tutti con risultato negativo, a questi dolori si è aggiunta stanchezza cronica che per un periodo mi ha costretto a letto, tremori cronici, tachicardia, una leggera depressione, crampi, un amplificamento nella difficoltá a relazionare, ansia incontrollabile e un malessere generale che mi causa una fatica sproporzionata a fare ogni cosa. Dopo aver accuratamente escluso ogni possibile causa fisica e biologica (sono anche ipocondriaco) posso concludere con ragionevole certezza che tutti questi disturbi sono di origine psicofisica. Nonostante tutto ho continuato a lavorare e svolgere quasi tutte le mie attivitá. Attualmente sono in cura da uno psichiatra e a breve inizierò psicoterapia. Vorrei sapere una vostra impressione e accetterei volentieri qualche consiglio, perchè io mi sento un caso disperato e in questo ultimo interminabile periodo mi sembra di "averle tutte". Purtroppo non vedo un'uscita e non capisco perchè tutto si sia amplificato all'improvviso dopo anni in cui avevo più meno trovato un equilibrio impararando a gestire l ansia anche con aiuto di psicologi.
Vi ringrazio in anticipo
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazzo, ci parla diffusamente dei suoi disturbi, ma niente ci dice della sua storia ..che famiglia, che educazione, che rapporti affettivi e sociali ha ed ha avuto..perche ' tutto parte da lontano.. Bene che venga preso in carico da uno psichiatra, per un aiuto farmacologico, e da uno psicoterapeuta, questa e' la strada giusta.. Per ritrovarsi, sentirsi compreso ed aiutato a vivere una vita normale e ad affrontare il mondo esterno con uno sguardo calmo e positivo..non ci sono tutti nemici allarmanti la' fuori, mi creda.. Le faccio molti auguri, se vuole ci riscriva..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
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Gentile dottoressa, la ringrazio per la tempestiva risposta.
Ho avuto una famiglia normale che mi ha trasmesso tanti valori, ma mi ha dato un'educazione un po' severa nel senso che mi ha sempre scoraggiato verso il divertimento e lo svago per insegnarmi che il dovere viene prima. Questo sicuramente mi ha segnato, perchè in me c'è una sorta di repressione allo svago e al relax e un senso di dovere che non mi abbandona mai, nemmeno quando avrei l'occasione di non pensarci. In seguito posso dire di essermi per diversi anni sentito mal accettato da mia madre per aver deluso alcune sue aspettative in ambito scolastico. Sicuramente sono stati fatti che mi hanno segnato, però credo che il mio problema abbia innanzitutto una forte componente caratteriale, molto diffusa nella mia famiglia. Ho inoltra la fortuna di avere una ragazza ormai da diversi anni, che mi ama e mi sostiene. Un punto a mio sfavore potrebbe invece essere quello di avere pochi amici, o meglio pochissimi amici fidati con cui confidarmi e magari ricevere un consiglio o un appoggio. In ogni caso ribadisco che questo periodo mi ha letteralmente distrutto: mi sento come un anziano nel corpo di un ragazzo: non ho più energie, al minimo sforzo mi sento stanchissimo, ho dolori cronici, crampi, problemi del sonno, pochissima o nessuna iniziativa o voglia di fare e anche quando mi obbligo ad uscire è raro che mi diverta.
Questo non fa parte della mia persona: le energie non mi sono mai mancate, sono sempre stato iperattivo e difficile da stancare.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Anche io, come la Collega, concordo con l'utilità di una terapia combinata.

I sintomi, sono dei rivelatori di verità: il corpo non mente mai!

Ci dicono tanto di noi..
Delle nostre ansie ..
Paure..
Emozioni negate ..
Parole non dette ...
Desideri ecc....


Lei ha bisogno di fare amicizia con le sue paure, di entrare nello sconosciuto che alberga in lei per scegliere di provare un'esperienza.
Abbracci le sue paure e vedrà che troverà in esse grandi tesori, delle vere e proprie risorse ....da utilizzare, non so da tacitare!

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Dottoressa, ringrazio molto anche lei per la risposta.
Lei mi dice cose giustissime, ma di cui ero giá a conoscenza: ci ho messo 3 mesi a capire che i miei sintomi fisici erano legati alle mie ansie e paure, però alla fine me ne sono convinto e ora mi sembra la cosa più chiara del mondo. I problemi che mi assillano però sono altri: come recuperare l'energia fisica perduta? Come affrontare la quotidianitá quando mancano l'iniziativa e la forza? Meglio costringersi a fare e stancarsi a morte o rinunciare? Come reagire quando non c'è nulla che ti sembra positivo o ti entusiasma? Come ignorare i dolori alle gambe quando ti complicano le normali attivitá? Come impedire allo stato depressivo di evolversi ( sto cercando di tenerlo ad uno stato embriobale, ma appena abbasso le difese un secondo sembra progredire )? Ecc
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
come recuperare l'energia fisica perduta? Come affrontare la quotidianitá quando mancano l'iniziativa e la forza? Meglio costringersi a fare e stancarsi a morte o rinunciare? Come reagire quando non c'è nulla che ti sembra positivo o ti entusiasma? Come ignorare i dolori alle gambe quando ti complicano le normali attivitá? Come impedire allo stato depressivo di evolversi ( sto cercando di tenerlo ad uno stato embriobale, ma appena abbasso le difese un secondo sembra progredire )?

Imparerà in terapia, se deciderà di curarsi.
niente passa da solo e la semplice comprensione, non significa guarigione…purtroppo.
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Utente
Utente
Certo,gentile dottoressa ha perfettamente ragione per questo ho deciso di intraprendere un percorso nonostante sia stato avvertito che necessiterá di parecchio tempo perchè andrá ad agire su disturbi che sono ormai radicati nella mia personalitá da molti anni. Sto solamente aspettando che lo psichiatra mi fornisca il nome di un bravo psicoterapeuta a cui affidarmi adatto al mio caso.
Vorrei solo sapere se ha qualche consiglio per come gestire l ansia e i disturbi correlati nell attesa di iniziare.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

Come gestire ansia e depressione (o meglio la sintomatologia ) è una prescrizione comportamentale che viene data in alcune forme di terapia, ad esempio la cognitivo comportamentale.
Qui mi pare però che la problematica sia anche un altra e cioè il fatto che tutte le sue ansie non vengono mentalizzate ma finiscono sul corpo proprio perché pare che lei sia incapace di leggere ciò che il suo corpo le dice.
Le nostre emozioni si esprimono normalmente anche sul corpo ma è importante imparare a leggerle e riconoscerle.
Ad esempio sembra che lei abbia un costante monitoraggio sul corpo e quindi ogni piccola attivazione ha una grande rilevanza e certamente lei non riesce ad ignorarlo.
Anche la stanchezza che sente...potrebbe essere tristezza che lei non riesce a riconoscere e che la spaventa...

In ogni caso le auguro di trovare presto uno psicoterapeuta che l aiuterà nella comprensione e nel cambiamento della situazione che la sta facendo soffrire.

Cordiali saluti e ci aggiorni se vuole

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Sicuramente è come dice lei. Il problema è che mi è impossibile bloccare questo processo di spostamento di ansia e malessere sul corpo. Vorrei poter sfogare questi miei sentimenti negativi senza che essi vadano a generare dolori o stanchezza, che poi sono abbastanza debilitanti dal punto di vista fisico e non fanno altro che peggiorare anche lo stato mentale che è sottoposto così anche a stress fisico.
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