Tachicardia ed attacchi di panico

Buonasera a tutti.
Sono un ragazzo di 21 anni, scrivo per chiedere un consiglio su un episodio accadutomi circa un anno fa e che ha portato delle ripercussioni sulla mia quotidianità.
Durante un rapporto protetto con la mia ragazza, sfortunatamente la protezione si è rotta (prima dell'eiaculazione). La sera stessa, visibilmente agitato, mi sono recato al pronto soccorso poiché mi sentito il battito a 1000 (i miei genitori non sapevano dell'accaduto). Con la dottoressa del pronto soccorso mi sono confessato raccontandole l'accaduto e mi ha tranquillizzato dicendomi che non c'erano rischi. I battiti erano effettivamente alti (non ricordo di preciso, parliamo di dicembre 2014) e mi diede delle gocce sotto la lingua (credo tranquillizzanti) oltre a prescrivermi delle analisi del sangue e una visita dall'endocrinologo perché non l'avevo mai fatta. I giorni successivi ero agitato ugualmente, e proprio in sala d'attesa nello studio dell'endocrinologo mi è venuto il mio primo attacco di panico: tachicardia, brividi di freddo, agitazione e sensazione di svenimento e di oppressione. Gentilmente l'endocrinologo mi fece stendere e mi misurò la pressione e il battito, alte entrambe ed io continuavo a tremare. La visita andò ok, mi diede gocce di Xanax per tranquillizzarmi, ma la sera ebbi comunque difficoltà ad addormentarmi sereno. Andai anche dal cardiologo nonostante ci fossi andato 7-8 mesi prima per normale controllo di routine. In entrambi i casi tutto ok, per accortezza voleva farmi anche un esame con l'Holter ma poiché sono uno studente fuori sede non sono ancora riuscito a farlo.
Dopo questo episodio scatenante (prima non sapevo cosa fosse un attacco di panico) non riuscìì a giocare più a calcetto con gli amici, avevo paura di extrasistoli e tachicardia che magari si sarebbero verificate all'improvviso. Insomma ho avuto da quel giorno fino a quest'estate attacchi di panico, ma sempre più con la consapevolezza che era tutto nella mia testa e che io stavo bene.
Ho fatto anche la visita presso la medicina dello sport (spirometria, urine, ecocardiogramma pre e dopo sforzo), naturalmente tutto ok e ho ripreso a giocare a calcetto (ne ho fatte un paio).
Lo Xanax lo interruppi gradualmente dopo qualche giorno l'accaduto dall'endocrinologo e da quel momento anche se ero agitato ed in preda ad attacchi ho sempre cercato di evitarlo e ci sono riuscito non prendendolo mai più. Penso che sia una cosa positiva, nonostante tutt'oggi abbia il vizio di controllarmi le pulsazioni spesso mettendo le dita alle tempie o la mano sul cuore e se il battito è veloce mi agito con conseguenti dolori "finti" credo, come fitte e extrasistole varie dovuti allo stato di agitazione.
Cosa mi consigliate per evitare di continuare a preoccuparmi di questo problema del battito e delle conseguenti risposte del mio corpo? A volte cerco di non pensarci ma anche quando vado a letto, nel silenzio lo sento e mi agito dii conseguenza. Ribadisco che sono consapevole che è tutto ok, ma i dubbi sono dietro l'angolo ed ogni minimo segnale mi mette in ansia.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
se ha già effettuato tutte le indagini mediche dovrà effettuare la valutazione psicologica

Comprendere cioè cosa le sta gridando il suo corpo che non va...

Il corpo non mente mai e si esprime soltanto con la sintomatologia, ascoltare i sintomi, decodificarli, restituire loro le parole evase, é compito dello psicologo.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
(...)Cosa mi consigliate per evitare di continuare a preoccuparmi di questo problema del battito e delle conseguenti risposte del mio corpo? (..)
gentile utente, intanto legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
"A volte cerco di non pensarci .."
ed è proprio questo tentativo di non pensarci che invece non la fa distogliere dal continuare a porre attenzione a ogni battito o sintomo corporeo, innescando più agitazione e ansia.


E' da circa un anno che va avanti così e visti gli esiti negativi degli esami medici, le tornerebbe utile un consulto psicologico di persona; come sta sperimentando, purtroppo non sempre sapere e "sempre più con la consapevolezza che era tutto nella mia testa e che io stavo bene" non è sufficiente a stare meglio.

Cordialmente

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

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Dr.ssa Mirella Caruso Psicologo, Psicoterapeuta 52 1
Gentile ragazzo, il suo cuore ha cominciato a battere troppo velocemente la sera in cui quella "protezione" si è rotta ed ha avuto paura che qualcosa di irrimediabile potesse essere accaduto. E' stato tranquillizzato ed è andato tutto bene, tuttavia, quel battito accelerato è diventato il centro della sua attenzione e della sua preoccupazione. Tutti gli esami e i medici consultati l'hanno tranquillizzata: fisicamente sta bene e non c'è nulla di cui preoccuparsi. Eppure continua a essere tormentato da quel pensiero, si ausculta, si angoscia e sta limitando la sua vita per timore di...Ora vede, non cè un consiglio valido che la possa aiutare, nel senso che, se qualcuno di noi potesse darglielo, non farebbe psicologia e non l'aiuterebbe. Anzi, obbedirebbe alla logica del sintomo. Lei ha raccontato un episodio, quello della rottura della "protezione" e poi ha iniziato a sentire il cuore "impazzito". Ora, tra questi due episodi di cui scrive, è possibile ci sia un salto, una mancanza di significati, un vuoto emozionale. Che cosa ha provato, cosa sarebbe avvenuto se....Quali sono state le emozioni in gioco...Concentrarsi, anche se "involontariamente" sul sintomo è come spostare e distogliere l'attenzione da alcune emozioni che probabilmente sono state troppo forti, troppo disorientanti.
Come le è stato suggerito, il lavoro psicologico che potrebbe fare e rimettere in campo quelle paure, parlarne, ricercare delle ragioni, ricostruire dei significati. Saluti.

Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille a tutti voi per le risposte, siete stati gentilissimi. Quindi da quello che ho capito, una valutazione psicologica mi aiuterebbe a fare chiarezza e a togliermi di dosso questo peso che a giorni alterni è davvero fastidioso. Nel frattempo ho acquistato il libro del dott. De Vincentiis "I segreti della mente non ansiosa" sperando che possa capirci qualcosa in più!
Il fatto comunque di aver rinunciato da subito ai farmaci è un buon passo di avvicinamento verso il ritorno alla normalità? Io sono consapevole che sto bene, e che è tutta colpa della mia testa, che ancora non riesce a trattare al 100% i segnali che inevitabilmente poi si trasformano in quelle che sono le preoccupazioni.
Per la dott.ssa Caruso, si c'è stato un salto. Dopo l'accaduto sono stato in paranoia per i primi 4-5 mesi buoni, nonostante ormai ci fosse la sicurezza che alla fine non era accaduto nulla ma ho avuto tempi moolto ma molto lunghi per tranqullizzarmi del tutto nonostante comunque le rassicurazioni della dott.ssa del consultorio e dei vari familiari. Purtroppo in certe situazioni credo che chi non le vive in prima persona, non può capire...nel senso che comunque magari la mia reazione è stata esagerata (visto che 2 giorni dopo ebbe il ciclo) ma ho poco da rimpiangere, non riuscivo ad essere tranquillo non avendo prove certe. Sicuramente avete molta più esperienza di me e queste cose le sapete bene.
Grazie ancora per le risposte!
Saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
1- Quindi da quello che ho capito, una valutazione psicologica mi aiuterebbe a fare chiarezza

La risposta è si.

2- Nel frattempo ho acquistato il libro del dott. De Vincentiis "I segreti della mente non ansiosa" sperando che possa capirci qualcosa in più!

Ha fatto benissimo, capirà di sicuro qualcosa di più, ma non per questo si curerà, la cura passa dai clinici, dal dr. De vincentis per esempio.

3- fatto comunque di aver rinunciato da subito ai farmaci è un buon passo di avvicinamento verso il ritorno alla normalità?

No, i farmaci vanno assunti e, soprattutto, svezzati sotto supervisione medica ed a terapia psicologica già avviata, solitamente medico e psicologo si parlano e valutano in sinergia il Pz.

4-Io sono consapevole che sto bene, e che è tutta colpa della mia testa, che ancora non riesce a trattare al 100% i segnali che inevitabilmente poi si trasformano in quelle che sono le preoccupazioni.

Appunto, deve lavorare anche su questo, ma non da solo.

Spero di avere fugato i suoi dubbi
[#7]
dopo
Utente
Utente
Salve.
Scrivo in quanto stamattina mentre ero al pc, improvvisamente ho sentito un brusco cambio di ritmo cardiaco accelerato per 4-5 secondi. È una delle prime volte che mi capita, ma è ben diverso da quelli a cui ormai sono abituato. Oggi è sembrato come se il cuore improvvisamente cominciasse a battere irregolarmente e molto rapidamente e sembrava fuori controllo. Mi sono preso un gran spavento, ma credo che poco abbia a che vedere con gli attacchi di panico che non ho ormai da tempo o con la tachicardia che comunque mi accelerava solo il battito ma era regolare.
Cosa mi consigliate? È la seconda volta che mi capita, è come se il cuore battesse non nella solita sede. L'ultima volta un paio di settimane fa mentre ero a letto tranquillo ho avvertito il medesimo sintomo.
Cercando su internet (si, ho maledettamente sbagliato) mi sembrava simile ai sintomi della fibrillazione atriale.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le abbiamo già detto cosa fare, ed evidentemente, non lo ha fatto.

Segua le nostre indicazioni, evitamdo di monitorare i sintomi.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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