Un amore che non riesce a spiccare il volo (in tutti i sensi possibili)

Buonasera,
sono una ragazza di 25 anni che fra un mese si laureerà e finalmente finirà il suo percorso universitario. Sono stata fidanzata per tre anni emmezzo con un ragazzo "perfetto", molto innamorato di me. Sono andata in un'altra città a studiare e lì ho conosciuto un ragazzo spagnolo che lavorava nella stessa città. Ho perso la testa e ho lasciato il mio ragazzo "storico" dopo appunto tre anni emmezzo. Continuo a ripetere e ripetermi che non l'ho lasciato perlui, ma in realtà è questa la realtà. Nei primi mesi la relazione tra alti e bassi e insicurezze dall'altra parte è progredita, anche se a volte lo sconforto per essermi imbarcata in una relazione instabile lasciando la stabilità mi ha tormentata. L'estate è andata bene, sono andata in Spagna e tutto filava liscio. A Settembre il mio ragazzo si è licenziato in quanto il lavoro non gli piaceva da tempo ed è tornato in Spagna per fare un master che poi si è rivelato una delusione e fonte di ansia. Da quel momento la relazione è diventata a distanza e tutto piano piano si è disgregato, fino a Novembre quando, con il biglietto dell'aereo in mano mi ha detto che non aveva il piacermi di vedermi. Sono andata lo stesso, è andato tutto bene è ho imputato il tutto a un momento di stress temporaneo. Prima del capodanno risuccede lo stesso. Mi dice che non è sicuro di volere una relazione, non sa quali sono le sue priorità e che non vuole venire in italia per una vacanza programmata. Alla fine viene e passiamo dei giorni molto belli in montagna. Sembra tornare tutto come prima quando a metà gennaio mi fa capire che non gli manco e che non desidera vedermi. Decido di sparire , questa volta basta. In una breve conversazione mi dice che non vuole lasciarmi che gli manco e altre dolcezze. Gli dico che se non vogliamo perderci dobbiamo (deve) fare qualcosa, se no spiccherò il volo . Non si fa più sentire e io non so cosa fare. Obbiettivamente sono una ragazza intelligente, colta e bella, so che non farei fatica a trovare "un altro", ma mi sento incastrata in una relazione che so che non avrà futuro , che non mi rende in questa situazione felice, ma non riesco a lasciarlo perché so che il sentimento c'è, ma è intrappolato in lui da insicurezze che non lo lasciano viver questa storia in pace. Mi dice che sono una persona importante nella sua vita, che mi vuole ma che "non sa cosa vuole". Sinceramente preferirei che mi dicesse "basta" in modo definitivo, invece no. Ora è sparito ma so che è lì che soffre per questa situazione ma che non sa cosa fare. E intanto la mia vita si è "fermata" a un mese dalla laurea e dai cambiamenti che avverranno dopo.
Cosa devo fare? Lottare per questo amore? Aspettare una dimostrazione da parte sua? intanto io penso a quello che ho perso l'anno scorso e ho la terrible sensazione di aver perso un treno importante per una persona che non mi sa amare.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Certo lasciare il certo per l'incerto non è che sia una cosa saggia, ma tant'è questo pare fosse il diverso, la passione , l'altrove fatto ragazzo..
Mi sembra pulsionale e confuso questo Lui , forse sarebbe bene darsi un tempo per la pazienza ed intanto riflettere su cosa vuole Lei dalla vita, quali aspettative lavorative, amorose, esistenziali vede davanti a sè.. Per cui ancora qualche mese di tenacia e poi .. decida, perchè non deve diventare un gioco di potere questo amore..
Con i migliori auguri per tutto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Quello che Le ha piu' volte comunicato il ragazzo e' fin troppo chiaro ed esplicito.
E non e' su questo che bisogna ragionare.
Bisogna ragionare su di Lei.
E' Lei che non riesce ad accettare la realta' del ragazzo. Peche' non la "partecipa" davvero e Le costa.
Lei ha rinunciato ad un fidanzamento storico, ha investito in questo progetto e ora vederlo fallire non Le sembra accettabile. E' comprensibile. Umanamente.
Ma quando un progetto per potere essere realizzato ha bisogno di qualcun altro esso puo' fallire.
E' questo il senso che vorrei restituirLe. Per quanto doloroso.
Quello che Le posso consigliare ora se lo vorrà e' cercare un aiuto in una terapia psicodinamica per elaborare in profondita' cio' che e' accaduto in Lei, perche' non resti una cicatrice inutile, ma si trasformi in un processo trasformativo.
I miei saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Gent.me Dottoresse,
Grazie delle vostre risposte utilissime. Sono figlia di una psicologa e vi devo confessare che è da mesi che mi sto facendo una "auto analisi" su quello che sta succedendo. Mia mamma prima di Natale mi ha esortato a non lasciare perdere , a cercare un dialogo con lui "non ha senso che non venga proprio in Italia , chiudete così la cosa senza parlarvi ?" Mio papà da bravo medico "pratico" alla ricerca di una soluzione al dolore mi ha detto di lasciare perdere.
Sinceramente vorrei far capire che la situazione non è così semplice . Se fosse come dice lei Dottoressa , cioè che lui è stato più che chiaro e che sono io a dover mettere un punto (questo è vero ), avrei finito questa storia a novembre . Non sono un'illusa, mi reputo una persona intelligente e di buon senso, sono anche abbastanza impaziente come persona e spesso voglio tutto subito. Io sono convinta , conoscendomi , che se ho portato la storia fino ad adesso (non stiamo parlando di mesi e mesi i problemi sono iniziati a metà novembre poi risolti poi ritornati ) un motivo obbiettivamente c'è , perché comunque ricevevo dall'altra parte dei segnali che mi hanno spinta ad andare avanti. So benissimo , come dicono le mie amiche , che là fuori c'è qualcuno che mi amerebbe e probabilmente non farei fatica a trovarlo ma evidentemente fino ad ora non è quello che sentivo . Questa premessa è per farvi capire che obbiettivamente questa situazione è molto strana e particolare (non mi sono mai trovata a dover consigliare un'amica in una situazione del genere , di solito le cose erano più definite, o bianche o nere ) e in effetti le amiche da cui ho cercato un consiglio obbiettivamente sono rimaste perplesse e non mi hanno detto "lo devi lasciare perché lui obbiettivamente non ti vuole", sono rimaste senza idee anche loro.
Dall'esterno può sembrare che io sia qui ad insistere su una storia ormai fallita senza speranze (a parte che non sto insistendo , non ci sentiamo quasi da una settimana) in realtà ho ricevuto segnali molto discordanti tra loro. In montagna il mio ragazzo si è comportato normalmente , affettuoso , insomma mi ha dimostrato il suo amore, mi ha detto che vuole esserci alla mia laurea , e per me in futuro .Sarà una cretinata , all'epifania per il compleanno di mia mamma ha mandato di sua spontanea volontà un messaggio di buon compleanno molto affettuoso a mia mamma . Sinceramente a volte mi sembra di trovarmi davanti a un bipolare (prendendo chiaramente con le pinze questo termine). Se avessi ricevuto dei segnali FORTI da parte sua , COERENTI e COSTANTI, non ci avrei messo molto a prendere una decisione , come dice mio papà a questa età sono esperienze che servono anche per la nostra crescita . Quando dico che mi sento incastrata è vero , perché so che lui non mi vuole perdere.
Cosa fare allora ? Chiudere nel l'incertezza? Forse sarebbe la cosa giusta. Se mi doveste chiedere "ma tu cosa vuoi ora ?" La mia risposta sarebbe "tornare a come eravamo ad agosto e settembre". Ma non so se questo sarà possibile.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Se mi doveste chiedere "ma tu cosa vuoi ora ?">>

Gentile Ragazza,
a me è venuto da porle questa domanda, non tanto però in relazione al rapporto con questo ragazzo, quanto piuttosto rispetto al suo futuro di giovane donna.
Tra poco si laureerà: quali sono le sue aspettative e i suoi desideri in merito al "dopo laurea"? Ha già idea di quale lavoro cercare? Oppure ha già qualche prospettiva concreta di occupazione?
Resterà a vivere nella città dove ha studiato o tornerà dove vive la sua famiglia?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Come Le dicevo, umanamente il Suo desiderio e' comprensibilissimo.
Ma da psicoterapeuta dinamica, che sa come l'inconscio riesca a stravolgere cio' che le cognizioni razionali "vedono" , Le consiglierei di farsi illustrare nei particolari da Sua mamma psicologa come funziona la "percezione".
Capire questo la portera' a rendersi conto di quante manipolazioni involontarie della realta' si possano fare a fini difensivi e Le potra' essere di aiuto al fine di non ipotizzare patologie "bipolare" nelle altre persone.
I migliori saluti
[#6]
dopo
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Gent.ma Dott.ssa,
Da settembre sono tornata nella mia città natale , quando lui è tornato in Spagna . Ho fatto una laurea che in Italia ahime non ha molti sbocchi , mentre la laurea triennale leggermente di più. Sinceramente non so cosa farò dopo, forse andrò all'estero (avevo anche pensato di fare richiesta per un dottorato in Spagna o un altro lavoro e il mio ragazzo mi ha molto aiutato in questo traducendomi email ecc fino a prima di Natale , tanto per farvi capire la incoerenza e aveva il desiderio di farmi andare lì), ora chiaramente le mie idee sono un po' cambiate ma sono disponibile a spostarmi.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima , .. "non deve diventare un gioco di potere questo amore ",le dicevo all'inizio. e confermao spero per Le di sbagliarmi, ma questo narcisistico saliscendi di distacchi e passioni a Lei fa solo male .. a Lui , magari migliora l'autostima..
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dopo
Utente
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Gent. Me Dottoresse,
Sono d'accordo con il discorso della percezione. Probabilmente mi sto costruendo attorno a me un alone di illusione dal quale non riesco ad uscire , ed è quello che sto cercando di capire in questo periodo, è vero , forse non vedo la realtà per quello che è ma vorrei sottolineare che la realtà non è così chiara come può sembrare dall'esterno. Come ho già detto ho parlato e mi sono confidata con amiche e amici che lo conoscono , che hanno vissuto la nostra storia sin dall'inizio , ragazze e ragazzi (anche uomini ) intelligenti e di buon senso che sono sicura che non mi abbiano aperto gli occhi per uscire da questa auto illusione che mi sono creata (e vi assicuro che nessuno mi vuole proteggere o farmk state bene per forza )perché anche loro sono sinceramente sbalorditi da questa situazione e non sanno spiegarsela .
Con questo non vi sto dicendo che sono wonder woman che non posso sbagliare e che sono assolutamente nella ragione in questa situazione ma vi assicuro che anzi, sono una persona con le sue debolezze (come tutti) . Però mi posso concedere di dire che non sono un'illusa ma anzi sono molto razionale e analizzo sempre molti aspetti della mia vita (anche grazie a mia mamma).
Questo ragazzo, che ha un anno meno di me (ma non credo c'entri) , ha perso la mamma a 7 anni . Il padre qualche anno dopo distrutto dal lutto della moglie che amava moltissimo ha cominciato ad avere problemi di alcolismo e si è ritirato per tre anni in un centro di recupero. I bambini sono stati cresciuti per tre anni dalla zia. In seguito il padre , guarito, è tornato a casa e le cose fra alto e bassi chiaramente, sono tornate alla normalità. Il mio ragazzo in tutto ciò ha dimostrato una maturità è una padronanza di sè nonostante la tenera età invidiabile , ma non giusta secondo me appunto per la sua età . Lui personalmente non è mai stato seguito "ad hoc" durante questo periodo e io credo che ora a 24 anni e a distanza di tanti anni stia tirando fuori tutto. Sono la sua prima ragazza seria , prima aveva avuto solo storielle insignificanti , sono la prima ragazza di cui si è innamorato e a cui ha raccontato queste cose. Prima di Natale durante la "crisi" ha passato giorni a piangere "coccolato" dal padre e a dormire con lui nel lettone . Questo per farvi il quadro della situazione con cui ho a che fare (non ho mai raccontato ai miei genitori la storia del padre).
Secondo me non si tratta di atteggiamento narcisistico del tipo "che bello , questa mi corre dietro , meglio di così !" Ma si tratta di insicurezze e problematiche profondissime davanti alle quali lui non sa come reagire. Sia suo papà che io gli abbiamo consigliato che forse è ora di rivolgersi a una persona che lo possa aiutare per fare i conti con il passato?
Posso dirla tutta? Lui è innamorato di me ma non è pronto ad avere a che fare "con un altro" e a instaurare qualcosa di profondo perché prima deve impegnarsi con se stesso. Il problema non sono IO (e questo me l'ha detto tante volte ) ma è la sua debolezza . Non è sereno in questa fase della sua vita , non gli piace il master non gli piace quello che sta facendo e neanche con me è felice anche se sa che sta perdendo una persona importante .
Prima di Natale suo padre (evidentemente per consolarlo .....!) gli ha detto "quello che ti sta succedendo è la riproduzione millimetrica di quello che successe tra me e tua mamma prima di sposarci " . Io le mie considerazioni su questa baggianata che gli ha detto (evidentemente per tirarlo su di morale per carità ) me le sono fatte , a voi l'ardua sentenza !
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